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 2010  luglio 28 Mercoledì calendario

Domande & risposte: Quanto perdono i parlamentari? La manovra economica all’attenzione della Camera, introduce anche un taglio agli stipendi dei parlamentari

Domande & risposte: Quanto perdono i parlamentari? La manovra economica all’attenzione della Camera, introduce anche un taglio agli stipendi dei parlamentari. Ma quanto guadagna un deputato? Un parlamentare nazionale italiano guadagna una cifra che oscilla tra i 180 e i 200 mila euro lordi l’anno, che significano circa 15 mila euro netti al mese. Di quante voci è costituito lo stipendio? Tre sono quelle principali. La prima è l’indennità in senso stretto, prevista dall’articolo 69 della Costituzione, che viene corrisposta per 12 mensilità ed è calcolata sulla retribuzione di un presidente di sezione della Corte di Cassazione. Oggi questa indennità è pari a 5.486,58 euro netti. Dal lordo di oltre 11 mila euro vanno infatti detratti 3899,75 euro di tasse, 784,14 di contributi previdenziali, 526,66 euro di contributi per l’assistenza sanitaria, e 1006,51 accantonati per il vitalizio di fine mandato. Quali sono le altre voci della busta paga? La seconda voce è costituita dalla diaria, pari a 4.003 euro mensili, e che dovrebbe servire a pagarsi il soggiorno nella capitale, ma di fatto viene percepita anche dai residenti a Roma. Questa è la voce più ballerina dello stipendio, in quanto il suo ammontare viene decurtato di 206 euro per ogni giorno di assenza dai lavori parlamentari. Chi meno lavora, meno prende. La terza voce è il rimborso per i collaboratori parlamentari ed è di 4.190 euro al mese. Poi ci sono voci accessorie, come i rimborsi per spostamenti (da 3.323 a 3.995 euro a seconda della distanza dell’abitazione dall’aeroporto) e per il telefono (3 mila euro l’anno circa). Una volta c’erano anche i rimborsi per viaggi di studio, ma sono stati soppressi. Rispetto a queste somme, quanto perdono con i tagli della finanziaria? E’ stato calcolato che perdano circa mille euro al mese, pari a circa il 7-8 per cento dello stipendio. Ma non era stato proposto un taglio più generoso da parte di alcuni esponenti del governo? In realtà, intorno alla riduzione dell’indennità parlamentare è stato fatto un lungo dibattito già dal maggio scorso. In un primo tempo si era parlato di un taglio del 10% dell’indennità parlamentare. Il ministro Calderoli poi, all’inizio del mese, aveva indicato come parametro di riferimento, il taglio che il premier inglese Cameron aveva apportato agli emolumenti dei suoi deputati: il 5% ma dell’intero pacchetto retributivo. Il Presidente dalla Camera, Gianfranco Fini, si era spinto oltre proponendo di arrivare a tagliare il 10% sull’intera busta paga, ovvero all’incirca 2200 euro. I Questori dei due rami del Parlamento hanno lavorato su queste ipotesi e il risultato è stato quello presente ora in manovra: mille euro al mese circa. I nostri parlamentari hanno anche altri benefici oltre allo stipendio? Sì, ne hanno vari. Alcuni molto semplici: il bar gratis, il ristorante interno (di ottima qualità) a prezzi irrisori, il barbiere, e simili. Altri benefit sono, invece, più importanti: hanno una assistenza sanitaria integrativa molto vantaggiosa e poi non pagano i trasporti interni (autostrade, aereo, treno, nave). Quanto sono pagati i parlamentari negli altri Paesi? Se confrontiamo i dati con i grandi paesi europei - Francia, Germania, Regno Unito - possiamo dire che le retribuzioni sono simili, anche se Francia e Germania hanno un po’ meno parlamentari di noi. Quanto alle somme percepite, se prendiamo le sole indennità, da noi è di 5.486 euro mensili, in Francia di 5.261, in Germania di 5.765, in Inghilterra 4.543. Le altre voci della busta paga sono però molto diverse, e in genere superiori alle nostre. Come funzionano le pensioni per i parlamentari italiani? La disciplina è molta varia, a seconda di quando sono stati eletti e di quante legislature hanno alle spalle. Un tempo i benefici erano maggiori, poi gradualmente sono stati ridotti. Ma i parlamentari più anziani possono arrivare anche all’80% dello stipendio. Per i più giovani, invece - quelli eletti per la prima volta - i benefici saranno parecchio inferiori e le loro pensioni somiglieranno sempre più a quelle dei comuni mortali. Possono cumulare pensione con altri redditi? Normalmente un parlamentare ha una professione alle spalle, che spesso continua ad esercitare anche durante il mandato elettivo (per esempio gli avvocati, i giornalisti, gli imprenditori). Da questa professione procede anche una posizione previdenziale che viene alimentata. Quindi, spesso i parlamentari percepiscono una pensione oltre al loro vitalizio. Quest’ultimo viene sospeso solo se vengono chiamati ad un’altra carica elettiva che sia remunerata.