La Stampa 26/7/2010, pagina 12, 26 luglio 2010
New York a caccia di oche - Con l’eliminazione di 400 oche selvatiche canadesi a Prospect Park, a Brooklyn, è iniziata la strage di volatili ordinata dal Ministero dell’Agricoltura, d’intesa con il sindaco Michael Bloomberg, per rendere più sicuri i cieli di New York
New York a caccia di oche - Con l’eliminazione di 400 oche selvatiche canadesi a Prospect Park, a Brooklyn, è iniziata la strage di volatili ordinata dal Ministero dell’Agricoltura, d’intesa con il sindaco Michael Bloomberg, per rendere più sicuri i cieli di New York. Il piano prevede la sistematica eliminazione di almeno 170 mila oche selvatiche sulle circa 250 mila che si stima siano presenti sull’area della Grande Mela e la decisione è stata presa perché negli ultimi 10 anni sono stati accertati almeno 78 casi di collisioni con aerei commerciali. L’episodio più drammatico risale al gennaio dello scorso anno, quando solo l’abilità del pilota del volo 1549 dell’Us Airways consentì un atterraggio sulle acque del fiume Hudson capace di salvare la vita a passeggeri ed equipaggio. A rischiare di più le collisioni-killer con le oche sono gli aerei in fase di decollo o atterraggio negli scali aerei di John F. Kennedy e LaGuardia: da qui la decisione di Bloomberg di eliminarle del tutto «da ogni proprietà pubblica» in un raggio di 10 km dalle piste. Il metodo prescelto per compiere la strage è quello di affidare ad un esercito di veterinari il compito di trovare, catturare, riunire e gasare le oche, che poi vengono sepolte nei parchi dove sono state trovate, come è avvenuto nel caso di Prospect Park. Inevitabili le proteste. Gli animalisti sono sul piede di guerra, accusano governo federale e sindaco cittadino di voler mettere in atto una «frenetica eutanasia in massa» moralmente sbagliata, economicamente dispendiosa nonché destinata a non risolvere il problema della sicurezza dei cieli perché «realizzata senza logica». A spiegare l’obiezione di fondo è Paul Curtis, professore di Scienze della Natura alla Cornell University: «Non tutte le oche selvatiche canadesi presenti a New York pongono lo stesso rischio agli aerei» perché si dividono in due popolazioni separate, una stanziale da molti anni e l’altra che arriva con le migrazioni stagionali per la riproduzione. E le oche selvatiche che causarono il blocco dei motori del volo dell’Us Airways non erano stanziali, a conferma che il pericolo viene dagli stormi migratori, mentre il piano di «eutanasia selvaggia» non fa alcun tipo di distinzione e comporta dunque il rischio di eliminare i volatili sbagliati.