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 2010  luglio 28 Mercoledì calendario

BP AFFONDA NELLA MAREA NERA E PERDE 17 MILIARDI - LONDRA

Robert Dudley, l´americano di 54 anni che formalmente dal 1° ottobre sostituirà Tony Hayward alla guida di Bp, ieri non ha aspettato molto per andare in tv a recitare il suo credo. «Alla Bp dobbiamo cambiare cultura», ha detto cancellando in un attimo le paure e le gaffe del suo predecessore, «a volte eventi come la marea nera nel Golfo del Messico ti scuotono fino al midollo e ti danno due possibilità: scappare e nasconderti, oppure rispondere e cambiare veramente la cultura della società, assicurandosi che non succeda di nuovo».
Hayward era scappato, si era nascosto, aveva sottovalutato: stressato aveva detto "rivoglio indietro la mia vita" mentre 11 operai Bp erano morti, oppure se n´era andato in barca nella Manica. Ora per Dudley la partenza è in salita: innanzitutto il conto economico è pesante, 16,9 miliardi di dollari di perdite nel trimestre, un accantonamento di 32 miliardi di dollari per prepararsi a pagare le spese della marea nera, la messa in vendita in 18 mesi di asset e partecipazioni per almeno 30 miliardi di dollari, il 10% delle riserve della società. Ma poi c´è la notizia c´è potrebbe devastare ancora di più l´immagine della Bp se le cose fossero vere: la Sec, la Consob americana, e il Dipartimento della Giustizia hanno avviato un´indagine su operazioni di trading messe a segno durante le fasi critiche della perdita nel Golfo del Messico. Il Dipartimento della Giustizia stava già indagando su possibili violazioni civili o penali della legge sulla tutela ambientale, ma adesso arriva la possibile accusa di insider trading, aver venduto e comprato conoscendo notizie decisive sulla lotta alla marea.
Sarebbe un nuovo incubo per Dudley: in questi primi 100 giorni dall´incidente era stato mandato in prima linea, diventando il "mister marea nera", il manager attivo e decisivo dopo le incertezze di Hayward. Nato a New York da un ufficiale di marina passato a poi dirigere un laboratorio universitario in Mississipi, Dudley è un figlio del Golfo: «Sono cresciuto nuotando e pescando su quella costa. Quello che ho visto è doloroso, le immagini in tv colpiscono, ma quando lo vedi di prima mano diventa un fatto personale».
Arrivato alla Bp ai tempi della fusione con la Amoco americana, per 5 anni Dudley ha diretto la società petrolifera russa Tnk-Bp, posseduta al 50% da Bp e da un gruppo di oligarchi del petrolio vicini a Putin. Proprio alla Tnk-Bp verrà "esiliato" l´uscente Hayward che mantiene il suo bonus di un anno di stipendio (1 milione di sterline) la liquidazione di 28 anni passati alla Bp (altri 10 milioni) e le stock options a cui aveva diritto. Un pacchetto da 18 milioni di dollari complessivi.
L´uomo sa troppo degli affari della Bp perché il consiglio d´amministrazione, oltre al posto, potesse strappargli via anche l´onore. Era stato lui, ad esempio, che nel 2007 aveva negoziato con i libici l´accordo che porterà la Bp a estrarre petrolio nel Golfo della Sirte; di sicuro è uno di quelli che sanno tutto anche dei contatti fra il governo Brown e Gheddafi per liberare il terrorista malato di Lockerbie.