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 2010  luglio 28 Mercoledì calendario

A DETROIT NON SI SCIOPERA FINO AL 2015

Niente scioperi fino al 2015, paghe congelate fino al settembre 2011, taglio drastico ai benefit e all’assistenza sanitaria per i pensionati, tetto di 14 dollari ai salari dei nuovi assunti. Queste le condizioni di lavoro che gli operai della Chrysler hanno accettato l’anno scorso come condizione
sine qua non per il salvataggio dell’azienda da parte dell’Amministrazione Obama. Ad esse si sono aggiunte le modifiche in direzione di una maggiore flessibilità, come il fatto che i lavoratori con qualifiche più elevate possono ora anche svolgere compiti di linea, o la politica più rigorosa nei confronti dell’assenteismo.
Un insieme di condizioni che la Uaw ha accettato con la pistola del fallimento puntata alla tempia da parte della task force di Obama (e con pressioni da parte di Sergio Marchionne, secondo la stampa americana); in cambio delle concessioni, il fondo di assistenza sanitaria gestito dalla Uaw è diventato il maggiore azionista della Chrysler.
Il referendum convocato il 29 aprile 2009 dalla Uaw vide comunque quasi il 20% di no tra gli operai della Chrysler, mentre un mese dopo, oltre un quarto di quelli della General Motors bocciò l’intesa parallela firmata dal sindacato con l’altro colosso di Detroit. Quest’ultima è simile a quella di Chrysler (compresa la rinuncia allo sciopero) anche se non identica nei dettagli. «Abbiamo chiuso il gap di salari e condizioni di lavoro con gli impianti stranieri negli Usa» disse allora la Gm subito dopo l’intesa. Le condizioni negoziate nel 2009 dalla Uaw sia con Chrysler che con Gm si aggiungono alle concessioni già incorporate nel contratto collettivo del 2007, la cui validità è stata prorogata per Chrysler fino al settembre dell’anno prossimo.
Secondo le tradizionali modalità di negoziazione contrattuale negli Usa, ogni tre anni la Uaw negozia con una delle tre case il nuovo contratto, e concentra su di essa eventuali scioperi; una volta firmato l’accordo seguono vertenze più brevi con le due concorrenti, con intese che vengono modellate sulla prima. Per ottenere il massimo, il sindacato "prende di mira" di solito l’azienda più in salute: è largamente atteso che l’anno prossimo sarà la Ford, unica delle Big three a non aver portato l’anno scorso i libri in tribunale.
Proprio Ford ha firmato nel 2009 due contratti con la Uaw: uno in febbraio e uno nell’autunno, dopo che le due rivali erano emerse dalla procedura fallimentare. Quest’ultimo le ha permesso di riallineare alcune condizioni di lavoro con quelle delle concorrenti. Il negoziato dell’anno prossimo, secondo le attese, potrebbe discutere del possibile ampliamento dei programmi di partecipazione agli utili dei dipendenti.