Fulvio Bufi, Corriere della Sera 27/07/2010, 27 luglio 2010
SCENE DELLA TRAVIATA E SUITE. VILLA ZEFFIRELLI ORA E’ UN HOTEL - L’
unica cosa storta è che potranno permettersela in pochi. Ma quei pochi se la passeranno benissimo. Perché quando andranno a trascorrere un weekend, una settimana o quello che sarà a Villa Tre Ville - più che un albergo una dimora di charme che macchia di bianco, rosa e azzurro la roccia della Costiera amalfitana subito accanto a Positano - sarà come andare a casa del maestro Franco Zeffirelli. Non c’ è lui, ma ogni stanza, ogni mobile, ogni patio raccontano di quando questo luogo raccoglieva ospiti come Leonard Bernstein, che qui compose le musiche di «Fratello Sole Sorella Luna», o Liz Taylor o il ballerino e coreografo Leonida Massine o Sergei Diaghileff, fondatore dei Balletti Russi. O Liza Minnelli ed Elton John. O Carla Fracci e le gemelle Kessler. O Maria Callas, che di Zeffirelli fu l’ ospite prediletta. L’ idea di trasformare il buen retiro del maestro in «qualcosa di più di un albergo» è venuta a Giovanni Russo, proprietario tra l’ altro della vicina isola dei Galli. Un imprenditore nato 69 anni fa in Eritrea ma sorrentino a tutti gli effetti, uno che nel suo lavoro ragiona a 360 gradi, capace di portare in Costiera il turismo congressuale, mettendo in piedi un hotel di quattrocento camere a Sorrento, e di investire una fortuna su una villa che ha solo tredici suite, e di non modificare nulla, perché l’ impegno preso con il regista era proprio la continuità, la salvaguardia di ricordi che sono un patrimonio culturale non solo di Positano. Nella suite Zeffirelli, il grande appartamento che il padrone di casa aveva tenuto per sé, dove tutto è bianco o azzurro, ci sono ancora i libri che lui ha scelto di lasciare qui, e i mobili di madreperla intarsiata che acquistò in Siria. E nella suite Traviata, nata dalla trasformazione dell’ antica serra, chissà che sensazione proveranno gli ospiti quando sapranno di alloggiare all’ interno di una scenografia teatrale. Perché per creare l’ ambiente in cui coltivare i suoi fiori, Zeffirelli scelse di trasportare a Positano un’ intelaiatura in ferro utilizzata nella messa in scena della Traviata. E Russo ha deciso di lasciare anche quella, creando una suite con ampie vetrate a fare da pareti e impianto di climatizzazione potenziato. E ovviamente motivi floreali che dominano nelle scelte d’ arredo. Perché va detto che quello che non è originale l’ hanno aggiunto Giovanni Russo e la sua compagna Nicoletta Fiorucci affidandosi rigorosamente ad artigiani locali (siamo nella zona dei maestri della ceramica vietrese), oppure portando alle Tre Ville oggetti d’ arredamento acquistati durante i loro viaggi in giro per il mondo. «Lo scopo - spiega l’ albergatore - è mantenere fino in fondo l’ ambiente di una casa, l’ accoglienza di una casa. Offrendo il massimo comfort senza l’ ostentazione del lusso». Dalla recente apertura, a godere dell’ incanto di questo luogo (dove, per dirne una, l’ antico forno a legna per la cottura del pane è stato trasformato in «cabina» doccia della suite Bernstein lasciando intatte forma, dimensioni e rivestitura in mattoni) sono stati molti americani, qualche russo, qualche italiano. E a breve potrebbero arrivare ospiti dall’ India. Spendendo dai 1.100 euro a notte per le suite più piccole, ai 5.000 per i tre appartamenti con piscina privata della Zeffirelli. Iva esclusa.
Fulvio Bufi