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 2010  luglio 26 Lunedì calendario

CHIESE VUOTE LIBRERIE PIENE

Com’è che il «thriller dell’ortodossia» ­ per usare un’espres­sione di Chesterton - non esce mai dalla classifica dei più venduti? Ci riferiamo al fatto che nonostante quasi tutto nel cattoli­cesimo sia in crisi- dalle vocazio­n­i sacerdotali alla presenza dei fe­deli alla messa- paradossalmen­te l’editoria religiosa non subisce contraccolpi, anzi viaggia a gon­fie vele. È quello che si evince dal report Il mercato dell’editoria cat­tolica e della libreria religiosa 2010, curato da Giovanni Peres­son dell’Associazione Italiana Editori. Vi ritroviamo numeri che farebbero invidia a Mondadori, Gems e Rcs messe insieme: negli ultimi due anni i lettori «creden­ti » o «in ricerca» sono aumentati del 10,1 per cento (negli ultimi dieci anni l’incremento è stato del 25,32 per cento). A questa buona notizia se ne aggiunge un’altra stupefacente:il pubblico dei lettori è progressivamente più giovane: il 52,8 per cento di es­si è compreso nella fascia 18-54 anni (erano il 44,2% nel 2000) e questo senza aver ancora calcola­to l’imminente ondata «ebook» e il suo probabile effetto traino. Tut­to ciò corrisponde a una quota di mercato del 13%, due punti in più rispetto a dieci anni fa, e a un giro di affari di 260 milioni di euro al­l’­anno se comprendiamo le pub­blicazioni religiose scolastiche e i DVD, nonché alcune riviste parti­colari acquistate principalmente su abbonamento, come il Messag­gero di Sant’Antonio .
Nei periodi di crisi, anche spiri­tuale, si legge di più, d’accordo, ma quello che esce dal report è un mondo in totale controten­denza rispetto alla vulgata che vuole l’editoria libraria in crisi e il sentimento religioso ai minimi storici. Come si spiega tutto ciò? «Pensi che le cifre- ci dice Giovan­ni Peresson - sarebbero ancora più alte se si comprendesse an­che l’editoria cattolica da edico­la, Famiglia cristiana per esem­pio, radio e tv religiose, nonché il sommerso di quegli enti religiosi che non tengono una contabilità precisa delle loro tirature. La mia spiegazione è che negli ultimi an­ni è cambiato il concetto di libro religioso. Una volta con questa espressione ci si riferiva alla saggi­stica teologica, con il suo pubbli­co di studiosi e specialisti, non­ché di credenti, mentre oggi alcu­ne tematiche come la famiglia, l’ambiente, l’etica, vengono trat­tat­e spesso con approccio cattoli­co e questo ha dato il via a una pro­duzione ad hoc di titoli che non vengono più percepiti come reli­giosi tout court, ma come libri di biologia, etica, psicologia scritti secondo una visione spirituale. Si è allargata la base dei lettori».
Dunque, la crescita dell’edito­ria religiosa non è simmetrica a un ritorno alla fede? «Accanto ai libri cattolici - continua Peresson - assistiamo alla crescita, sebbe­ne con numeri più piccoli, della vendita di titoli riguardanti le reli­gioni orientali e la psicologia in senso lato. Questo è il vero para­dosso: la religione è in crisi, la ri­cerca spirituale, anche quella sconfinante nell’auto-psicotera­pia, no. In questo contesto è faci­le che predomini l’area divulgati­va rispetto a quella riflessiva o di meditazione. L’arrivo degli ebook aumenterà questa tenden­za, anche se riguarderà in un pri­mo momento la saggistica teolo­gica e il settore dei testi patristici commentati. Già da oggi, comun­que, la Bibbia e altri libri fondativi cristiani sono disponibili gratis sul web in formato adatto ai vari e-reader».
Ma torniamo in libreria. Quali sono i best seller di questo nuovo trend editorial-spirituale? Pur­troppo le librerie religiose (242 in tutta Italia, due in più dell’anno scorso, più 480 punti vendita ge­nerici collocati in monasteri, mu­sei, chiese) non fanno parte del panel di rilevazione dei «più ven­duti » e non esistono classifiche in senso stretto, se non quelle tenu­te mensilmente da catene come le Paoline. La distribuzione è sud­divisa tra le strutture dei grandi gruppi, come San Paolo, che pri­vilegia lo sbocco commerciale dei propri negozi, e realtà indi­pendenti, come Dehoniane, che distribuisce il proprio catalogo in­sieme a quello di altri piccoli edi­tori. Oltretutto, molti celebri be­stseller religiosi (Giovanni Paolo II, Padre Enzo Bianchi, Vittorio Messori) sono pubblicati da gran­di editori laici come Bompiani, Ei­naudi, Mondadori e distribuiti perfino nei centri commerciali, così come alcuni importanti sag­gi di storia religiosa li troviamo presso editori laici come Jaca Book (che pubblica anche l’ope­ra omnia di De Lubac e von Bal­thasar, nonché titoli di John Hen­ry Newman, beato il prossimo set­tembre, o il bestseller Confessioni di una religiosa di Suor Emma­nuelle) o Carocci. Difficile, poi, monitorare i «fenomeni popola­ri » come quello che anni fa fece vendere, tra chiese e librerie nella sola Milano, 150mila copie in una settimana della raccolta di omelie del cardinal Martini. Co­sì, l’unico modo per sentire un po’ il polso della situazione è quel­lo di andar sul campo, per libre­rie.
«Nella saggistica e memoriali­stica - ci hanno raccontato in di­verse librerie del settore tra Mila­no e Roma- vendiamo bene nel­­l’ultimo mese Caterina.
Diario di un padre nella tempesta di Anto­nio Socci, Rizzoli, e il libro di pa­dre Enzo Bianchi sulle Beatitudi­ni, Le vie della felicità , sempre Riz­zoli. Corre molto, nonostante sia un volumone, Diario di un’amici­zia. La famiglia Poltawski e Karol Wojtyla di Wanda Póltawska, San Paolo edizioni. Poi i due libri su Giovanni Paolo II non accen­nano a diminuire: Santo Subito di Andrea Tornielli, Piemme, e
Perché è santo. Il vero Giovanni Paolo II raccontato dal postulato­re della causa di beatificazione di Slawomir Oder e Saverio Gaeta, Rizzoli. A seguire, il volume del­l’opera omnia di Ratzinger intito­lato Teologia della liturgia e Co­me l’erba che germoglia. Precarie­tà dell’uomo e fedeltà a Dio di Bru­no Maggioni, Vita e pensiero. Questi due sono libri un po’ diffi­cili, ma li vendiamo quasi quanto gli altri, cioè almeno due copie la settimana, così come la nuova edizione della Bibbia con com­menti su tre livelli di lettura, ese­getico, teologico e liturgico».
Centomila copie raggiunte an­che per Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio del calciatore del­la Juventus Nicola Legrottaglie (Piemme), mentre altrettanto de­ve aver venduto complessiva­mente uno dei più famosi scritto­ri di fede e psicoterapia, Vittorio Albisetti, di cui Paoline pubblica libri come Felici nonostante tutto , In pace con se stessi ,Il cambiamen­to , I sogni dell’anima . Un po’ più «teologici» i libri di Anselm Grün e Henri Nouwen, ancora per po­chi quelli di Annick de Souzenel­le e Christiane Singer. Discorso a parte per la narrativa: a quanto pare nei gruppi religiosi di lettu­ra, come quello di CL, vanno mol­to, «per rilassarsi» (almeno que­sto ci hanno detto alcune suore Paoline), i romanzi di Michael O’Brien pubblicati da San Paolo. Ma i titoli - chiediamo a una commessa di una libreria religio­sa indipendente - di un certo cri­stianesimo, quei titoli che «procu­rano ferite all’anima, ma ferite buone», come si dice nella tradi­zione, li vendete? «Si riferisce a Bernanos, Peguy, Léon Bloy?». «Anche a Claudel, Mauriac, Ju­lien Green, Kierkegaard, Bonho­effer e alcuni mistici tedeschi». «Ne vendiamo pochi, pochi».