Giuseppe Fumagalli, Oggi, n. 30, 28 luglio 2010, pag. 51, 28 luglio 2010
Gioacchino Campolo, re dei videopoker, era stato arrestato nel gennaio 2009 per le sue compromettenti amicizie con cosche varie
Gioacchino Campolo, re dei videopoker, era stato arrestato nel gennaio 2009 per le sue compromettenti amicizie con cosche varie. Le sue fortune erano state stimate in 70-80 milioni di euro. Dopo un anno di indagini, oggi si valutano tra i 350 e i 400 milioni di euro. Campolo e famiglia possedevano immobili, una pinacoteca con oltre 100 quadri di autori dal 1600 a oggi, una flotta di 15 automobili, una scuderia di 6 moto, danaro, azioni e obbligazioni. Gli uomini della Finanza gli hanno censito 260 unità tra case, terreni, ville, negozi e palazzi. Il 90 per cento del suo impero era concentrato nel capoluogo calabro. Oltre a un appartamento a Parigi, uno a Taormina e un paio a Milnao. A Roma aveva acquisito 17 immobili che oggi sono valutati 60 milioni di euro. La metà solo per la villa di 28 stanze al 121 di Viale dell’Aventino. Nella sua collezione d’arte un paio di opere di Giorgio De Chirico e altre due di Renato Guttuso. In più, 98 dipinti tra cui un Pablo Picasso, un Salvador Dalì, un Ligabue e un rarissimo dipinto seicentesco di Mattia Preti.