GIAMPIERO MARTINOTTI, la Repubblica 27/7/2010, 27 luglio 2010
SE LA MENTE SI CURA SULLA CHIATTA
Quando si osserva l´elegante chiatta ormeggiata sulla Senna, il primo pensiero corre alla Nave dei folli di Sebastian Brant, formidabile poema dell´Europa umanista, ispiratore dell´omonimo quadro di Hieronymus Bosch: dentro quella placida imbarcazione si cela uno stabilimento psichiatrico, un day hospital sull´acqua. Una strana idea, giustificata con passione dal professor Eric Piel: «La psichiatria ha bisogno di luce, di vita. Il più bel viale di Parigi è questo, la Senna. E allora perché non metterci qui?», ha detto a Libération. Un ospedale psichiatrico galleggiante non è uno scherzo, se non altro perché l´acqua attira gli aspiranti suicidi: «Abbiamo lavorato molto sull´argomento con il personale e i malati. Ma in un qualunque palazzo in città è facile buttarsi da una finestra», dicono i difensori del progetto. I quali ammettono anche che non sono solo la luce e la vita ad aver spinto in questa direzione: la chiatta è costata due milioni di euro, l´affitto di un immobile nel centro di Parigi costerebbe 500 mila euro all´anno. La luce e la vita, a volte, riescono a sposarsi con la logica economica.