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 2010  luglio 27 Martedì calendario

L’ecstasy e la cultura rave

Notizie tratte da: Simon Reynolds, Energy flash. Viaggio nella cultura rave, Arcana 2010, pp. 676, 28 euro.

(Libro in Gocce in sch. n. 1384884)

PRINCÌPI Princìpi della cultura rave: amore, pace e unità. [465]

INTERAZIONE I brani di musica rave, canzoni d’amore dedicate alla droga o all’interazione tra droga, musica, luci e persone. [528]

MIGLIORE «Tutta la musica sembra migliore quando sei sotto Ecstasy» (Simon Reynolds). [28]

FUORI Estasi, dal greco estasis. Letteralmente vuol dire «stare fuori da se stessi». [24]

SIGNIFICATI Secondo il vocabolario la parola estasi significa: «stato dell’essere al di là della ragione e dell’autocontrollo», «stato in cui si è sopraffatti dalle emozioni», «trance mistica o profetica», «deliquio» ecc. Dai primi anni Ottanta fu usata per indicare l’MDMA. [23]

MDMA MDMA, che vuol dire metilenediossimetamfetamina. È una droga che mette insieme marijuana, LSD, speed e alcool. Fu sintetizzata e brevettata alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. [23- 24]

LOVED- UP Primo effetto dell’MDMA: la tendenza a essere espansivi senza freni (ecco perché ai rave si usa tanto l’espressione loved-up). L’affetto è generalizzato: ci si sente legati sia agli amici sia a gente mai vista prima. [28]

AMORE L’Ecstasy, detta anche «droga dell’amore». Questo soprannome riguarda più gli abbracci affettuosi che la copula, più le effusioni che le secrezioni ormonali. [526]

INTENSIFICARE La possibilità di amplificare l’effetto dell’Ecstasy, scoperta per caso dai primi che mischiarono musica e droga. Negli anni la musica rave è diventata una scienza che punta a intensificare le sensazioni provocate dall’MDMA. [28]

PREZZO Prezzo di una pasticca di Ecstasy a Londra alla fine degli anni Ottanta: almeno venti sterline. [86]

RAVE Nel 1988 la parola rave si usava soprattutto come verbo («I’m going raving at this warehouse party» cioè «vado a fare baldoria a una festa illegale»). L’anno dopo diventa un sostantivo. Raver, partecipante a un rave, era quasi un insulto. [112]

PRECEDENTI I blues, feste raggae da cui derivano i rave. Alla fine degli anni Settanta erano organizzate in bettole in cui si servivano di nascosto alcolici fuori orario. Negli anni Ottanta la scena divenne più articolata. Tra gli eventi più famosi, quelli organizzati in depositi ferroviari e in scuole abbandonate dalla Mutoid Waste Company, collettivo anarcopunk i cui componenti vivevano in roulotte e costruivano sculture con rottami e materiali di recupero. [102-103]

FUORI ORARIO Paul Oakenfold, che a metà degli anni Ottanta aveva fatto parte della scena hip hop londinese come dj e poi se n’era andato a Ibiza, vero epicentro festaiolo della Spagna. Tornato a Londra aveva convinto il proprietario del Project Club di Streatham, il locale dove metteva i dischi il venerdì, a organizzare un evento fuori orario. Alla chiusura – le due del mattino – le porte del club si riaprivano per 150 veterani di Ibiza. In breve le feste notturne al Project divennero tanto popolari da richiedere l’intervento della polizia. [79]

DELINQUENTI I personaggi che guidarono il passaggio dagli eventi fuori orario ai rave di massa in hangar per aeroplani, in silos per cereali o in aperta campagna, soprattutto nelle vicinanze del raccordo autostradale M25 che circonda Londra, erano più che altro delinquenti. [107]

POTERE AL POPOLO Jay Pender, promoter al World Dance di Londra: «Realizzai subito che il rave era una faccenda che aveva a che fare con concetti tipo “potere al popolo”, qualcosa che ti permetteva di fare quello che volevi, se avevi un po’ di contatti e il nerbo sufficiente». Gli venne l’idea di organizzare il party più grande di tutti i tempi e per questo chiese a un amico della city di un prato nelle vicinanze del raccordo M25. Quello nel giro di mezz’ora lo richiamò e gli disse che aveva trovato un posto. Organizzarono la cosa ma tutto andò all’aria il giorno prima del rave perché non avevano chiesto i permessi e litigarono con la polizia. [109]

PUBBLICO Partecipanti ai party illegali di fine anni Ottanta: 4mila al massimo. Al Midsummer Night’s Dream, rave organizzato il 24 giugno 1989 in un hangar per aeroplani al White Waltham, nel Berkshire, erano in 11mila. [109]

IMPROVVISATE All’inizio degli anni Novanta le feste improvvisate nei parcheggi delle stazioni di servizio dell’autostrada a Knutsford e a Charnock Richard, in Gran Bretagna. [119]

RELIGIOSO «Quando sei a un rave e ci sono 30mila persone su un prato e arriva un disco e tutti amano quel disco contemporaneamente si tratta di un sentimento di tipo religioso» (Bill Drummond, musicista). [137]

PASSAGGIO Nel 1990 dai rave illegali si passa ai rave a pagamento. [149]

HOUSE E TECNO Musica che si ballava ai rave degli anni Novanta: house e tecno. [160]

ON AND ON La prima traccia house su vinile: On And On di Jesse Saunders e Vince Lawrence, prodotta dal duo nel 1983 con la propria etichetta, la Kes Day. Saunders e Lawrence si rivolsero a Larry Sherman, l’imprenditore che aveva rilevato l’unico impianto per la pressa di dischi esistente a Chicago, e gli avevano chiesto di stampare a credito 500 copie del brano in formato 12’’ con la promessa di tornare entro venti minuti e pagarlo quattro dollari a disco. Non solo tornarono e saldarono completamente il debito ma ordinarono anche altre mille copie. [55]

ASSALTATORI I rave europei degli anni Novanta, simili a corsi d’addestramento per assaltatori. Il discografico Renaat Van DePapeliere racconta di un club di Colonia in cui la sala raggiungeva temperature tropicali e i dj usavano le maschere d’ossigeno. A Berlino c’erano il Bunker, un labirinto di catacombe con i muri tinti di nero pece illuminate da mitragliate di luci strobo, l’E-Werk, centrale elettrica in disuso, il Tresor, un tempo deposito sotterraneo di un grande magazzino degli anni Venti, ora sauna in cui i raver ballavano con travestimenti paramilitari ecc. [170]

FACED Se la serata andava bene eri faced (stravolto), sledgied (mandato in coma a martellate), cabbaged o monged (ridotto a vegetale). I brani migliori erano mental, kickin, bangin, nosebleed o bone (nel senso di «instupidire»). [171]

CABBAGED Per raggiungere lo stato vegetale (cabbaged) i nutter (gli sballati) ricorrevano allo stacking, cioè buttavano giù da tre a sei pasticche di Ecstasy. Nel weekend arrivavano a venti. A metà settimana crollavano in depressione e si riprendevano solo col pensiero del venerdì successivo, quando avrebbero ripetuto l’esperienza (dalla ricerca del 1991 “Rave e droghe per ballare: i club house music e i party nel Nordest dell’Inghilterra” del dottor Russel Newcombe). [171]

SPEZZATO «Con l’Ecstasy seguire pienamente lo stile di vita da raver significa letteralmente innamorarsi ogni weekend e poi (con l’inevitabile crollo di metà settimana) ritrovarsi con il cuore spezzato» (Simon Reynolds). [528]

DOWN Nel 1992 i dj dei rave ogni tanto spegnevano improvvisamente il giradischi: il passaggio da 150 battiti al minuto a zero era un’anticipazione realistica della fase down della droga. [360]

AMICHEVOLE I rave commerciali, nati tra il 1990 e il 1992. Radunavano dalle dieci alle 25mila persone che ballavano tutta la notte in hangar o sotto tende da circo allestite in campagna. I volantini promettevano uno spettacolo «che non badava a spese», «l’impianto d’illuminazione intelligente», laser in quadricromia, fiori stroboscopici, luci puntate verso il cielo, palchi a tema, spettacoli di contorno, cibo, merchandising ecc. Per ottenere i permessi dalla polizia erano falsamente vietate le sostanze illegali e annunciati severi controlli da parte di un servizio d’ordine «risoluto ma anche amichevole». [177 - 178]

LOOK Come ci si acconciava ai rave negli anni Novanta: cappelli flosci, cappucci, guanti bianchi, maschere antigas, berretti di lana, jeans con i tasconi e t-shirt per i maschi, abiti di lycra per le ragazze ecc. Gli accessori: fischietti, trombette da stadio, bastoncini fluorescenti ecc. [178]

VICS VAPORUB Siccome si era diffusa la voce che i vapori di mentolo aumentassero e accelerassero l’effetto dell’Ecstasy, in tanti inalavano o si spalmavano sul petto il Vicks VapoRub. [178]

UNA VOLTA «L’Ecstasy non è più buono come una volta» (così si diceva quando gli spacciatori si misero a tagliare l’MDMA con droghe meno costose, LSD e amfetamina, o con tranquillanti. Per ottenere lo stesso effetto, si prendevano sempre più pasticche). [266]

CALVINISTI Quella volta che davanti a un hangar alla periferia di Arnhem, in Olanda, alcuni calvinisti si misero a distribuire volantini ai raver per salvare le loro anime. Sulle magliette di quelli c’erano teschi, folletti che brandivano asce, slogan che richiamavano all’oltretomba, al terrorismo, all’inferno ecc. [340]

SLAVES «We are slaves / to the rave» (siamo schiavi del rave, ndr) (ritornello dei una canzone degli Inferno Bros del 2001).

AMERICA Il rave in America, nato a Brooklyn nel 1989, modellato direttamente su quanto stava accadendo in Gran Bretagna. Uno dei party di maggiore successo si svolse in una fabbrica di mattoni rossi, dove quelli del gruppo Storm avevano costruito la piattaforma per il dj con blocchi di calcestruzzo. [372]

SCIAMANO Il dj a San Francisco, detto «sciamano digitale». [386]

CALIFORNIA Il Gilligan’s Island, il rave più stravagante mai organizzato nella California meridionale, che si svolse nel 1991 in un casinò con sala da ballo. 1200 persone furono imbarcate su due ferry boat e trasportate sull’isola. Alla fine la occuparono, rifiutandosi di obbedire alla polizia che intimava loro di interrompere la festa. [390]

NO «Just say NO» (scritta che compariva sulle magliette distribuite nei rave di Los Angeles. Traduzione: «Basta dire ossido di azoto» (in chimica NO). [398]

PALLONCINI Nei rave di Los Angeles si diffuse una nuova droga, l’ossido di azoto, contenuto in palloncini venduti a cinque dollari l’uno. Nel marzo 1992 tre giovani furono trovati morti in un camioncino sulla Topanga Canyon Boulevard: chiusi i finestrini, avevano lasciato aperta la valvola della bombola di azoto ed erano asfissiati. Commento del dottor Ronald Siegel, autore di ricerche sulle droghe: «Sostanzialmente andarono nel pallone». [397]

LANGUORE Effetti dell’ossido di azoto secondo un consumatore: «Provi una sensazione di calore e di languore diffusi per tutto il corpo e ti sembra di fluttuare nel vuoto come un astronauta. Ogni cosa sembra pesante e molle». [398]

BEVERLY HILLS L’episodio di Beverly Hills 90210 in cui Brandon fa il diavolo a quattro sotto l’effetto di una droga chiamata Euphoria che la sua ragazza gli aveva fatto prendere di nascosto durante un rave. Il giorno seguente si vergogna delle pseudo - profonde emozioni che aveva creduto di provare e che, svanite, l’avevano lasciato in preda a spaventosi postumi. [401]

STIMOLANTI Giovani inglesi con meno di 25 anni che verso la metà degli anni Novanta ogni weekend usavano sostanze psichedeliche e stimolanti: tra i 500mila e i due milioni. [515]

ALCOOL L’effetto MDMA, attutito dall’alcool. Per questo motivo nella cultura rave si è rapidamente sviluppato un tabù antialcolico. La diffusione dell’Ecstasy ridusse le risse provocate da abuso di alcool e gli incidenti per guida in stato d’ebbrezza. Per qualcuno dietro le leggi anti rave del governo britannico si nascondevano le pressioni dell’industria della birra, timorosa di perdere guadagni. [516]

TEPPISTI Nel biennio 1991 - 1992 gli episodi di teppismo in Gran Bretagna raggiunsero il livello più basso degli ultimi cinque anni. [516]

TRANCE La trance, tipo di musica rave più amato al mondo. [561] Diventa popolare alla fine degli anni Novanta. [554]

LOVE PARADE In Germania la trance è la colonna sonora della Love Parade, evento che si svolge ogni anno, «carnevale da strada che richiama un milione di partecipanti e talmente accettato dal sistema che i capi politici chiudono un occhio sullo sfacciato consumo di Ecstasy e fanno a gara per patrocinarlo» (Reynolds). [554]

FAN TRANCE Il fan trance è bianco, appartiene alla classe media, è apolitico, disimpegnato, disprezza gli elementi “urbani” (cioè “neri” e “proletari”) della cultura dance ecc. [561]

UNDERGROUND La psy-trance, cioè la forma più underground della trance. Esistono forme di psy-trance in Macedonia, Colombia, Polonia, Svizzera, Bolivia, Croazia, Portogallo ecc. Nell’agosto del 1999 il festival Solipse a Ozora, in Ungheria, ha radunato più di 30mila raver arrivati da tutto il mondo per celebrare l’eclissi solare. In Russia si svolge ogni anno il festival trance Orbita; l’Ucraina organizza rave trance sulle coste del Mar Nero; in Finlandia i rave si fanno nelle foreste, in Giappone all’interno della riserva nazionale del Monte Fuji ecc. [554]