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 2010  luglio 24 Sabato calendario

STIPENDI MENO D’ORO IN SICILIA

La Sicilia del governatore Raffaele Lombardo prende le forbici prima di camera e Senato. E forse taglia gli stipendi dei deputati dell’assemblea regionale prima di Camera e Senato dove gli onorevoli colleghi stanno studiando il da farsi. Peccato che gli stipendi dei siciliani erano stati aumentati poco tempo fa con una mossa che è sfuggita alla Corte dei conti. Intanto, l’assemblea siciliana prova a correre ai ripari con una manovra di contenimento dei costi deliberata dal consiglio di presidenza dell’assemblea regionale siciliana, presieduta da Francesco Cascio.
Il giro di vite prospetto è di quelli che potrebbe piacere all’Italia assetata di equità. La stangata dell’onorevole siciliano prevede la riduzione dell’indennità parlamentare netta in misura del 10%, quella delle auto blu (che passeranno da 14 a 12 visto che non saranno assegnate più ai presidenti di commissione e ai vice segretari generali ma soltanto al presidente, ai componenti del consiglio di presidenza dell’assemblea regionale e al segretario generale), il raddoppio della sanzione prevista nel caso di assenza dei deputati in riferimento ad ogni seduta d’aula (da 129 euro a 258 euro) e l’eliminazione dei rimborsi spese per i viaggi in Italia. Ma il pacchetto tutto compreso prevede anche il blocco dell’adeguamento dei contratti al tasso di inflazione programmato per il 2010 e la riduzione del 50% l’indennità per il lavoro svolto dal personale in notturno e nelle giornate festive per il 2010. Ma non finisce qui. Se tagli devono essere che lo siano fino in fondo come la cancellazione degli incentivi economici di produttività per il 2010. Sul fronte spese viaggio per missione saranno rimborsate solo le tariffe aere in classe economica. Blocco delle assunzioni per il periodo 2011-2012, eccetto per i concorsi già deliberati. Non male. La stessa espressione fu usata dai commentatori alla notizia invece quando nel 2008, in periodo di sacrifici, dall’altra parte del canale fu deciso un ritocchino alle prebende dei deputati regionali. Stipendi d’oro era il concetto che circolava dai tavolini dei bar ai titoli di giornale. Oggi la Regione siciliana prova a porre rimedio, fa intendere il presidente del consiglio regionale Cascio: «Tutti, e quindi anche l’istituzione parlamentare, devono fare qualche sacrificio a fronte della crisi economica che la nostra società sta attraversando».