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 2010  luglio 23 Venerdì calendario

C’ UN TEMPO PER OGNI COSA

C’è un tempo per ogni cosa. C’è un’ora del giorno, un giorno della settimana o del mese, un periodo dell’anno o di un’intera esistenza che si rivela ideale per fare qualcosa. Il momento perfetto per suonare il pianoforte è il tardo pomeriggio, quando la coordinazione mano-occhi raggiunge i livelli più alti.
Alle 17 è più facile convincere il capo per un aumento di stipendio. Ma c’è anche un orario ideale per fare i compiti, mangiare carboidrati, misurarsi la pressione e chiedere un appuntamento galante. Mark Di Vincenzo, ex giornalista investigativo americano, svela che è così: ci sono momenti sì e momenti no. Basandosi su statistiche e ricerche accurate, ha raccolto in un libro (Compra il cellulare in agosto e chiedi l’aumento alle cinque, edito da Sperling & Kupfer, 16 euro) centinaia di consigli: acquisti e investimenti, viaggi, lavoro, salute, studio. Una guida che insegna a fare ogni cosa quando conviene di più.
Se si deve ricordare qualcosa per poco tempo, conviene studiare la mattina dalle dalle 9 alle 11. In questa fascia oraria il cervello, per ragioni non del tutto chiare alla scienza, si concentra di meno. In Inghilterra nel corso di un esperimento è stata letta la stessa storia a due gruppi di ragazzi, in un caso alle 9, nell’altro alle 15. Quelli del primo gruppo, subito dopo la lettura, hanno saputo ricordare con più precisione alcuni dettagli del racconto. Ma una settimana più tardi sono stati quelli del secondo gruppo a rammentare più particolari rispetto ai compagni che avevano ascoltato la storia alle 9. La perfezione per studiare e ricordare a lungo qualcosa si raggiunge dalle 20 a mezzanotte. In quelle ore il sistema nervoso è particolarmente attivo. Tra le 10 e le 11 del mattino riescono bene anche i cruciverba, dove occorre una mente sveglia e reattiva.
Intorno alle 11 di mercoledì è il momento giusto per andare in banca. State lontani dagli sportelli subito dopo l’apertura, nella pausa pranzo e poco prima della chiusura e naturalmente il lunedì e il venerdì.
Alle 17, cascasse il mondo, si va dal capo per strappargli l’aumento; il giovedì e il venerdì della settimana sono i giorni ideali perché il colloquio con lui abbia successo. Verso la fine della settimana, spiega l’autore, siamo tutti più aperti alla trattativa e al compromesso, desideriamo terminare la settimana in modo sereno, senza aprire nuovi conflitti. Il venerdì è anche un buon giorno per ottenere una valutazione favorevole della propria performance in ufficio. Il mercoledì invece è il giorno peggiore per fare qualunque richiesta al capo. A mezzogiorno scatta l’ora per chiedere un appuntamento galante. Si avvicina il momento della pausa pranzo e la mente è sensibilmente più sgombra dagli impegni di lavoro. Il primo pomeriggio si è in forma per farsi fare una bella foto. Non si ha più la faccia gonfia ed è svanita anche quell’aria assonnata che spesso ci accompagna fino all’ora di pranzo. Bisogna evitare, però, di posare dopo le 16 perché sul viso cominciano a comparire i segni della stanchezza. Nel tardo pomeriggio si comprano le scarpe: i piedi sono più gonfi e si è certi di scegliere un modello che non dia fastidio anche se indossato tutto il giorno. La pennichella: sì dopo pranzo, ma mai dopo le 15. Sonnecchiare dopo quest’ora, infatti, rende difficile il sonno della sera. C’è anche uno studio della Nasa, l’Agenzia americana dell’Aeronautica e dello Spazio: dormire 26 minuti a metà pomeriggio migliora del 34 per cento le prestazioni dei piloti sottoposti al test. Suonare uno strumento (chitarra o pianoforte): meglio nel tardo pomeriggio, quando la coordinazione mano-occhi raggiunge livelli ottimali. La stessa fascia oraria è perfetta per chi gioca ai videogame. Il cane va portato fuori la sera, dopo cena, quando avrete più di tempo da dedicargli e il vostro amico a quattrozampe potrà fare tutte le soste-pipì che desidera e godersi la passeggiata. Il cane è felice e riesce a riposare meglio. Anche per il bucato in lavatrice e per la lavastoviglie l’orario notturno è l’ideale perché consente di risparmiare sul costo della bolletta soprattutto se si ha sottoscritto la tariffa bioraria.
E c’è un giorno della settimana in cui è consigliato andare a cena fuori: è il martedì. Si va sul sicuro per la freschezza dei prodotti perché la maggior parte dei ristoranti non riceve consegne il sabato e la domenica e molti sono chiusi il lunedì. Inoltre il martedì i locali sono poco affollati, i camerieri sono più rilassati e disponibili. Insomma fai la cosa giusta al momento giusto.