Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 24 Sabato calendario

AVVOCATO 35ENNE «PESA» I RISPARMI PER LA PENSIONE

Sono un avvocato di 35 anni, ho una capacità di risparmio di duemila euro l’anno, una buona propensione al rischio e un orizzonte temporale molto lungo (risparmio per la pensione). Il patrimonio attualmente destinato allo scopo è di circa 15mila euro così suddivisi: 6mila euro in polizza mista ventennale Ina con scadenza nel 2014; 2.500 euro in strumenti monetari; 2.000 euro in fondo Ubipramerica azioni globali; 2.000 euro in fondo Ubipramerica obbligazioni globali; 2.000 euro in fondo Ubipramerica obbligazioni euro medio lungo termine; piano di accumulo finanziario trentennale di 50 euro mensili in fondo Ubipramerica azioni globali.
Sarei intenzionato a investire il denaro che riesco a risparmiare (piano di accumulo a parte) destinando il 60% all’azionario globale e il resto in parti uguali ai menzionati fondi obbligazionari, anche eventualmente mediante un piano di accumulo sull’obbligazionario.
La prima domanda è: forse è il caso che riduca il numero dei fondi obbligazionari? Pensavo di liquidare il fondo Ubipramerica obbligazioni euro medio lungo termine e girare il tutto sul fondo obbligazioni globali o sul fondo Ubipramerica obbligazioni globali corporate. Pur dedicando, grazie alla lettura quotidiana del Sole 24 Ore, una buona quantità di tempo alla cultura finanziaria, non posso e non voglio andare oltre, un lavoro ce l’ho già. Scelgo i fondi globali proprio per evitare di dover elaborare strategie d’investimento per cui non dispongo delle risorse finanziarie e intellettuali e tutto sommato vorrei semplificare al massimo il portafoglio, pur mantenendo una buona diversificazione.
La seconda domanda è invece questa: per i risparmi futuri è forse il caso di osare di più sull’azionario (tenendo presente che anche qui sarebbe un azionario internazionale) oppure una proporzione grosso modo del 50 e 50 tra azioni e obbligazioni? Cosa pensate del mio portafoglio e della strategia di investimenti per il futuro? Lettera firmata - (Tortona) • Guardando alla storia, è facile dire che un portafoglio diviso 50/50 tra azioni e bond, o addirittura interamente rappresentato da investimenti azionari, potrà da qui ai suoi 65 anni offrire nella maggior parte dei casi un ritorno superiore a quello di un impiego totalmente obbligazionario. Ma sono i casi restanti, tutt’altro che rari e totalmente imprevedibili, che preoccupano. E la metodologia life-cycle tanto in voga nei fondi pensione, che consiste nel ridurre progressivamente la quota di azionario per aumentare quella in obbligazioni e liquidità all’avvicinarsi del pensionamento non è sempre la soluzione migliore.
Uno studio di Watson Wyatt di cui ho riferito sul Sole-24 Ore del 10 luglio scorso mette a confronto i risultati di un’accumulazione previdenziale analoga alla sua utilizzando tre alternative di investimento:
• un portafoglio bilanciato, che mantiene una ripartizione costante azioni-obbligazioni-liquidità;
• un portafoglio life-cycle;
• un portafoglio di titoli di Stato indicizzati all’inflazione (negli Usa i Tips, in Italia i BTpi).
Ipotizzando di versare un totale di 202mila dollari in 40 anni nei tre portafogli citati, il risultato di 100mila simulazioni casuali realizzate basandosi sui ritorni storici delle varie classi di attivo mostra che il portafoglio Tips arriva a un montante di 301mila dollari; nel 95% dei casi il portafoglio bilanciato genera un montante compreso tra 166mila e 1,4 milioni di dollari e il portafoglio life-cycle arriva a un montante compreso tra 174mila e 1,3 milioni di dollari.
Come si vede, il portafoglio lifecycle e quello bilanciato possono dare molto di più, ma anche molto di meno di un semplice BTpi o altri titoli di Stato inflation linked. In totale, life-cycle e bilanciato fanno peggio dei Tips nel 22% dei casi. Tra l’altro i risultati citati coprono il 95% delle osservazioni, lasciando fuori gli insidiosissimi "cigni neri", o eventi rari a grande impatto. In ogni caso, tra life-cycle e bilanciato, è il primo quello che offre una minore dispersione dei risultati.
Quanto all’uso dei fondi comuni per costruire il suo portafoglio previdenziale, lei fa bene in linea di principio a delegare a professionisti l’attività di selezione titoli e di market timing. Ma si deve altresì chiedere se in cambio delle commissioni che lei paga ai gestori ottiene in cambio un servizio migliore rispetto a quello che avrebbe con strumenti indicizzati ai vari mercati a basso costo.