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 2010  luglio 23 Venerdì calendario

I COCKTAIL, PER VOCE ARANCIO


«Il Martini cocktail è l’arma più potente degli Stati Uniti» (Nikita Kruscev a John Kennedy durante un incontro a Vienna, nel 1961).
Nel luglio del 1806, il giornale inglese The Balance pubblicò una nota esplicativa definendo il cocktail una «bevanda stimolante, composta di diverse sostanze alcoliche alle quali viene aggiunto zucchero, acqua e bitter».
La storia dei cocktail moderni inizia negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, quando scrittori, artisti, uomini politici, scienziati, frequentavano i grandi alberghi, le sale dei caffè alla moda (come la terza saletta dell’Aragno di Roma, il Caffè degli specchi di Trieste, il Pedrocchi di Padova, il Gambrinus di Napoli) per incontrarsi e conversare.
Rita Hayworth, al secolo Margarita Carmen Cansino, sarebbe l’ispiratrice del cocktail Margarita. Sembra sia stato chiamato così dal barman di un nightclub di Tijuana dove l’attrice, ancora sconosciuta, si esibiva come ballerina.
’Cocktails”, applicazione per iPhone e iPod Touch, che si scarica gratuitamente dall’Apple Store e contiene più di 2300 ricette (il database è in costante aumento). Ogni cocktail ha una descrizione dettagliata della realizzazione, un elenco degli ingredienti e la foto del risultato cui mirare.
Il cocktail è il risultato della ricerca di un equilibrio tra ingredienti differenti tra loro. La base è rappresentata sempre da un distillato importante (whisky, rum, gin, vodka ecc.), cui si aggiungono gli elementi che conferiscono il gusto amaro o dolce, aromatico o acido. Il ghiaccio amalgama e allunga leggermente la miscela.
I cocktail sono stati divisi dall’Iba. (International Bartenders Association) per categorie, ma, seguendo l’evoluzione del gusto, alcune di esse sono andate scomparendo, altre sono tornate improvvisamente di moda e altre ancora resistono inesorabilmente negli anni.
I giovani italiani, oltre al vino e alla birra, iniziano ad apprezzare molto anche aperitivi, amari e superalcolici, aumentati rispettivamente del 18,5% tra i 14 e i 17 anni, del 12,3% tra i 18 e i 24 anni e dell’1,9% tra i 25 e i 44 anni (dati Istat 2010).
Nel mercato extra vino e birra, il 26,31% è rappresentato dagli aperitivi, poi dagli amari con il 12,95%, dai liquori dolci con l’11,22%, dalla vodka con il 9,33%, dal rum con il 9,02%, dal vermouth con il 7,01%. A seguire le grappe il gin, il whisky, la sambuca, brandy e cognac, limoncello e tequila (0,5%). Oltre il 33,5% dei consumi di alcolici avviene nella fascia serale dell’after dinner. La quota dei consumi nelle ore dei pasti è del 33,1%, l’aperitivo si attesta intorno al 12%, mentre il 14,2% dei consumi avviene in altri momenti della giornata (metà mattina o metà pomeriggio). Eppure quello che manca in Italia sembra essere una vera e propria cultura del bere, messa in luce anche dalla scarsa incidenza dei cocktail sui consumi di alcolici fuori casa: la loro quota supera infatti di poco il 17% (dati Consorzio distributori alimentari).
Gli alcolici (compresi vino e birra) producono in Italia il 63,8% del fatturato dei distributori di bevande: oltre 2,7 miliardi di euro su un totale di circa 4,3 (dati 2006).
Non serve uscire di casa per poter gustare un cocktail come si deve. Con pochi ingredienti e qualche accorgimento si possono preparare drink anche per gli ospiti delle nostre serate.
L’Iba ha fissato, nel 1993, il limite massimo d’ingredienti a cinque, comprese gocce e correzioni: oltre questo limite, si rischierebbe di creare troppa confusione di sapori e aromi. consigliabile usare liquori di buona marca, anche se meno economici.
Le regole di base valgono per la preparazione di tutte le ricette, così come gli strumenti necessari:
- uno shaker (per mescolare le sostanze più dense);
- un pestello (per lavorare alcuni ingredienti come zucchero di canna, menta, lime ecc.);
- un tritaghiaccio (ne esistono di vari tipi e prezzi, da quelli manuali a 20 euro agli automatici professionali. Il ghiaccio, in alternativa, può essere ridotto in scaglie con il pestello);
- un cucchiaio (per miscelare);
- i bicchieri tumbler (i cocktail, come i vini, andrebbero serviti in bicchieri diversi che ne esaltino le caratteristiche, ma il tumbler, largo in cima e capiente, con base stabile e di vetro spesso, si adatta bene nella sua versione media alla maggior parte dei drink);
- un tagliere (per la frutta e le decorazioni);
- un misurino (è un bicchierino graduato per regolare le parti d’ingredienti che compongono il drink).

• Come preparare un Negroni
Ingredienti:
- 3 cl di Bitter Campari;
- 3 cl di Vermouth rosso;
- 3 cl di London Dry Gin.
Esecuzione:
Versare direttamente nel bicchiere con ghiaccio e mescolare. Guarnire con una fetta d’arancia.
«Il Negroni rappresenta gli anni Sessanta, l’Italia vera, viva e felice. Lo zio complice che ti portava al bar e ti offriva da bere, rimirando la ragazza alla cassa» (Ivo Germano, sociologo).
Il Negroni, uno dei cocktail pre-dinner più in voga, nasce al bar Casoni di via Tornabuoni a Firenze intorno al 1920. Il conte Camillo Negroni era solito chiedere al barman di allora, Fosco Scarselli, il suo ”Americano con un’aggiunta di gin” (per l’Americano: 1/3 di Bitter Campari, 1/3 di Vermouth rosso e 1/3 di soda). Il drink ebbe sempre più successo sino alla codificazione con il nome del conte.

• Come preparare un Mojito
Ingredienti:
- 4,5 cl di rum bianco;
- 1/2 lime;
- 3 germogli di menta;
- soda (q.b.);
- due cucchiaini di zucchero di canna.
Esecuzione:
Mettere nel bicchiere le foglioline di menta fresca, 2 cucchiaini di zucchero e il lime tagliato in cubetti, pestare leggermente il tutto, riempire il bicchiere con ghiaccio a schegge e con il rum bianco, completare con soda water o gassosa. Decorare con un ramoscello di menta e servire con cannucce corte (le cannucce possono essere acquistate e poi tagliate con un coltello della misura che più si adatti al bicchiere).
L’origine della bevanda è cubana e sarebbe dovuta ad Angelo Martínez, un barman che gestiva La Bodeguita del Medio a L’Avana.
«Mi mojito en La Bodeguita» (Ernest Hemingway).

• Come preparare un Cosmopolitan
Ingredienti:
- 4,5 cl di vodka;
- 1,5 cl di Cointreau;
- 1,5 cl di succo di lime;
- 3 cl di succo di mirtillo.
Esecuzione:
Dopo aver raffreddato lo shaker e il bicchiere con del ghiaccio, eliminare i cubetti e l’acqua in eccesso e mettere il succo di lime, il mirtillo, il Cointreau e la vodka nello shaker, miscelare delicatamente e versare nel bicchiere. Guarnire con fetta di lime.
Il Cosmopolitan, uno dei cocktail più bevuti negli Stati Uniti, si sta diffondendo in tutto il mondo grazie al successo del telefilm Sex and the City: le protagoniste sorseggiano sempre questo drink nei locali più trendy di New York.

• Come preparare una Caipirinha
Ingredienti:
- 5,25 cl di cachaça;
- 1/2 lime;
- 2 cucchiaini di zucchero di canna.
Esecuzione:
Mettere nel bicchiere il lime a cubetti, 2 cucchiaini di zucchero di canna e pestare lo zucchero sulla buccia del lime per poterne estrarre l’olio essenziale, aggiungere il ghiaccio tritato e la cachaça, miscelare bene e servire con cannucce.
Varianti: le più celebri sono la Caipirinha alla fragola, che prevede l’aggiunta di fragole fresche da schiacciare con il lime e lo zucchero e la Caipiroska, nella quale la cachaça viene sostituita dalla vodka.

• Come preparare un Long Island Iced Tea
Ingredienti:
- 1,5 cl di vodka;
- 1,5 cl di tequila;
- 1,5 cl di Cointreau;
- 1,5 cl di gin;
- 3,0 cl di succo di limone;
- 3,0 cl di sciroppo di zucchero:
- Coca-cola q.b.
Esecuzione:
Si mettono le parti direttamente nel bicchiere con ghiaccio e si aggiunge la cola fino a riempire il bicchiere e si mescola. Servire con una spirale di limone.
Sembra che sia stato inventato durante i tempi del proibizionismo negli Stati Uniti: reso simile al tè grazie all’aggiunta di cola, il Long Island Iced Tea dava l’impressione a chi osservava che si stesse bevendo un drink analcolico.

• Come preparare uno Sparkling
La categoria degli Sparkling, mix di spumante e frutta, si adatta bene a un aperitivo estivo ed è di rapida esecuzione. I tre più diffusi sono il Mimosa (6/10 di champagne o prosecco e 4/10 di spremuta di arancia non rossa), il Bellini (7/10 di prosecco e 3/10 di succo di pesca bianca) e il Rossini (7/10 di prosecco e 3/10 di frullato di fragole). I bicchieri (preferibilmente flûte) e i liquidi devono essere sempre ben freddi.
Non bisogna dimenticare i cocktail analcolici, molto dissentanti e adatti anche a chi ha un occhio di riguardo per la linea. Qui la fantasia può aiutare, ma ecco qualche idea per iniziare:
Agua (1/3 di succo di arancia, 1/3 di succo di ananas, 1/3 di frullato di fragole. Preparazione: mescolare gli ingredienti nello shaker, servire con ghiaccio nel bicchiere o in un ananas svuotato);
Strange love (4/10 di succo di mela, 1/10 di sciroppo di lamponi, 2/10 di succo di lime, 3/10 di succo di arancia. Mescolare con lo shaker e servire nel tumbler con frutta fresca a pezzettini);
Carrot snap (4/10 di succo di carota, 2/10 di succo di limone, 4/10 di ginger ale. Servire nel bicchiere con ghiaccio a scaglie e una fettina di carota).