Frammenti, 23 luglio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "COLLOTTI
ENZO"
Repubblica ha proposto anche un’inter vista allo storico Enzo Collotti il quale dice: «I Guf non solo non furono "covi di antifascismo", ma ebbero un ruolo politico e culturale centrale per il regime, almeno nelle aspirazioni dei protagonisti». Collotti invita - giustamente - a non fare il processo a quella generazione, ma conclude: «(I Guf) costituivano un prezioso trampolino di lancio. Sarebbe interessante verificare gli esiti di questi percorsi. Dove sono finiti quei giovani? Che cosa è rimasto di quella formazione nella classe dirigente italiana del dopoguerra?». (Antonio Socci, Libero 3/4/2008)
LA VICENDA
Sabato Repubblica ha pubblicato un articolo sul saggio "Lo spirito gregario" di Simone Duranti (Donzelli, pp. 400, euro 27). Nel volume, il giovane storico smentisce il luogo comune secondo cui i Guf (Gruppi universitari fascisti) furono una palestra di antifascismo, e mostra come invece furono organici al regime mussoliniano. Anche Enzo Collotti, uno dei massimi studiosi viventi della Resistenza, ribadiva in un’intervista che i Guf furono a tutti gli effetti fascisti (Libero 3/4/2008)
Tutta la rievocazione (che non risparmia strali contro Giorgio Napolitano e salva solo Claudio Magris e gli storici al vertice dell’Insmli come Enzo Collotti) è fatta presentando antifascismo anticomunista e nazifascismo come un blocco unico. Conseguentemente il negazionismo su foibe e esodo investe anche la strage di Porzûs compiuta dai comunisti italiani uccidendo a tradimento i partigiani della Osoppo che non volevano mettere la divisa jugoslava. (Ugo Finetti, Il giornale 1/2/2010)