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 2010  luglio 22 Giovedì calendario

SVELATO IL MISTERO SE NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA

Con l’estate e il caldo anche gli scienziati hanno meno da fare. In attesa delle vacanze la loro mente- di solito concentrata su neutrini, bo­soni di Higgs e supernovae- pare lasciarsi anda­re a domande vecchie come il mondo, a questio­ni tradizionalmente insolubili, paradossali e quasi teologali, e oramai, diciamocelo, anche un po’ eccentriche, del genere se sia nato prima l’uovo o la gallina.
Ma appunto. nato prima l’uovo o la gallina? Qualcuno - è evidente - non riusciva a dormirci su. Oppure era alla ricerca della risposta definitiva per mettere ai propri piedi la stampa mondiale (l’ego degli scienziati talora non è minore di quello delle star hollywodia­ne) e soprattutto per sedurre la commissione finanziamenti accademici (si sa come vanno queste cose:fai parlare dell’ate­neo ed eccoti un altro pezzo di laboratorio gratis). Sia come sia, il biologo Colin Freeman e i suoi collaboratori delle Univer­sità di Sheffield e Warwick, in Gran Bretagna, hanno preso di petto la faccenda e ora abbia­mo la risposta. Spiace per l’uo­vo, ma è nata prima la gallina.
La ricerca di Freeman e soci pare non lasciar dubbi: con l’aiuto di Hector (High end computing terascale resource, supercomputer di Edimbur­go) il gruppo di scienziati ha or­ganizzato una simulazione che ha reso inconfutabile co­me la proteina ovocledidina17 (OC-17), presente solo nella parte più dura del guscio delle uova, aiuti le particelle di cal­cio a trasformarsi in cristalli di calcite, i quali, stratificandosi l’uno sull’altro e abbandonan­do allo stesso tempo il proprio legame con la proteina stessa, velocizzano l’indurimento del guscio, che nel giro di una not­te è bell’e pronto.
Traduzione: senza la protei­na OC17 (che vien dalla galli­na) non ci sarebbe nessun uo­vo. Quindi, la gallina esisteva prima dell’uovo. «Affermare questo è un po’ tirato per il rot­to della cuffia - ha detto Colin Freeman ai mass media, con aria sorniona e divertita - , ma il nostro risultato è un punto di partenza molto valido. In real­tà la questione risale ai tempi in cui i dinosauri, antenati de­gli uccelli, hanno imparato a fa­re uova con il guscio duro». In­somma, Mr. Freeman non ci metterebbe la mano sul fuoco, anche se è lui che ha fatto esplo­dere il caso, complice la fame estiva di scoop dei giornalisti.
«C’è di che schiantarsi dalri­dere - ci dice Edoardo Bonci­nelli, uno dei più celebri biolo­gi italiani, che si è a lungo occu­p­ato anche di questo argomen­to - ma la questione, se trattata con serietà, è intellettualmen­te e scientificamente feconda. Ovvio che per avere un uovo, per così dire, funzionante, que­sto deve uscire da un organi­smo che abbia messo tutte le cose nella giusta posizione. Ma questo è solo un aspetto della faccenda. Il guscio non è tutto l’uovo. solo una parte. In li­nea generale, quando si stu­dia la nascita di una specie si pensa anche che tutto sia av­venuto per una serie di muta­zioni genetiche. Si arriva a concludere, cioè, che ci sia stato prima l’uovo, e ancora prima i gameti, e soltanto do­po un nuovo organismo, in questo caso la gallina. Se par­liamo del guscio, però,c’è sta­ta prima la gallina. Ma se par­liamo dell’uovo intero, c’è stato prima l’uovo. Chiaro, no?». Forse. Sta di fatto che ieri i mass media (da Focus a Fox­news) hanno cavalcato la «so­luzione Freeman» a una del­le domande più antiche dell’ umanità (se la ponevano già Aristotele e Plutarco) e i blog­ger li hanno seguiti a briglia sciolta su Internet, rinfoco­lando il dibattito tra evoluzio­nisti e creazionisti. Sul Web, ieri, si poteva leggere di tutto a proposito: dal fatto «certo» che Allah ha creato tutte le co­se, uovo compreso, senza bi­sogno di proteina OC17, a proclami di gloria eterna per Freeman e collaboratori. Glo­ria spicciola, ma negli ultimi tempi molto ricercata dagli scienzati, che per raccogliere attenzione (e finanziamenti) intorno alle loro serissime ri­cerche, non esitano a «rispon­dere » a domande un po’ ba­lorde. Del tipo cosa accadreb­be­se la terra smettesse di gira­re, perché l’orgasmo delle donne è così raro, come mai agli spettacoli si applaude, quanti angeli danzano posso­no danzare sulla capocchia di uno spillo. Quest’ultima, ovviamente, l’abbiamo mes­sa per provocazione. Si sa, in­fatti, che Dio e i suoi angeli so­no nati dopo gli spilli e le galli­ne.