Mario Pappagallo, Corriere della Sera 21/07/2010, 21 luglio 2010
GIU’ IL PREZZO DELLA PILLOLA DEL SESSO PER LA CONCORRENZA DEL MERCATO NERO
Un cittadino europeo su cinque mette a rischio la propria salute acquistando su Internet, senza ricetta, medicinali etici. Quelli con obbligo di prescrizione medica. Le web-pharmacy stanno spopolando. Ancor più da quando c’ è la crisi economica. Alcuni prodotti, per esempio quelli per la disfunzione erettile, si possono acquistare anonimamente e a prezzi stracciati. Il blu Viagra, il giallo Cialis, l’ arancione Levitra (le tre pillole per la disfunzione erettile), online, arrivano a costare anche un quarto del prezzo in farmacia. Spesso però si tratta di pericolose contraffazioni. E per la prima volta un’ azienda farmaceutica, nell’ intento di contrastare il fenomeno, ha preso una storica decisione: abbattere il prezzo del suo prodotto. Lanciando una sfida ai moderni discount virtuali. I clic effettuati quotidianamente sui motori di ricerca in tema di salute sono ben 12 milioni al giorno. Il 27% degli italiani - secondi in Europa per l’ acquisto di farmaci online senza ricetta, dopo i tedeschi (rispettivamente 37% e 38%) - si affida a Internet poiché lo ritiene una modalità di acquisto comoda, pratica, veloce ed anonima, mentre il 21% perché le web-pharmacy fanno risparmiare denaro. Secondo i dati forniti dal Comando dei carabinieri per la tutela della salute, tra il 2009 e il primo semestre del 2010 sono stati sequestrati in Italia 1,75 milioni di farmaci, il 20% dei quali illegale. stato inoltre accertato che la maggior parte di questi medicinali presenta una minore quantità di principio attivo, o addirittura non ne contiene affatto. E che in parte sono anche fabbricati con materie prime scadenti e potenzialmente tossiche per la salute umana. Ne sono stati sequestrati, infine, di scaduti. Rientrano, insomma tra i farmaci contraffatti. L’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) da tempo ha allertato le autorità dei vari Paesi: il fenomeno dell’ acquisto senza ricetta online riguarda soprattutto i farmaci etici nuovi e costosi, i cosiddetti life style products (anabolizzanti, ormoni della crescita, glucocorticoidi, prodotti contro la disfunzione erettile e alcuni psicotropici). Avvertendo anche che ben sette su dieci sono contraffatti. Il giro d’ affari? Oltre 3 miliardi di euro l’ anno soltanto in Italia, pari a un terzo del valore complessivo (10,5 miliardi di euro) in tutta Europa. Secondo Pharmachecker, sito certificatore statunitense, le principali motivazioni che portano a rivolgersi alle farmacie virtuali sono di natura economica (prezzi bassi, sconti per grossi quantitativi, possibilità di accesso a farmaci generici che nel proprio Paese sono solo farmaci di marca), di carattere psicologico (possibilità di superare l’ imbarazzo legato all’ acquisto di certe tipologie di farmaci, come appunto quelli per la disfunzione erettile), nonché la possibilità di avere accesso a farmaci «innovativi» non ancora autorizzati nella propria nazione. Incidono anche il cambio euro-dollaro vantaggioso e lo sviluppo di sistemi sicuri per le transazioni con carta di credito. Ma da dove arrivano i medicinali online per il mercato italiano? Dall’ Est Europa, in particolare Romania e Moldavia, dall’ India e, in misura minore, dalla Spagna. Tornando ai farmaci per la disfunzione erettile, rappresentano la fetta più importante del mercato in Rete (e anche di quello non in Rete: il 16% degli uomini di età compresa tra i 20 e i 75 anni ha problemi di erezione). E per la prima volta un’ azienda farmaceutica, Bayer Schering Pharma, ha deciso di ridurre i prezzi del suo prodotto (il vardenafil o Levitra) in farmacia. Da luglio 2010, la confezione di compresse da 5 milligrammi con quattro compresse scende di due terzi, da 40,30 euro a 13,10 euro, mentre quella da 10 milligrammi si riduce della metà, da 47,30 a 26,20 euro. Due le motivazioni dietro a una decisione da definire storica: spostare clienti dal pericoloso commercio online ed evitare errori di cura legati alla tendenza (anche questa dovuta al risparmio) di dividere le compresse. Ciò comporta, infatti, il rischio di sbagliare dosaggio. Ridurre di più il prezzo delle pillole da 5 milligrammi dovrebbe servire a contrastare anche quest’ altra errata tendenza.
Mario Pappagallo