Corriere della Sera 21/07/2010, 21 luglio 2010
I NOMI DEGLI EBREI
Nomi di luoghi - Tra il Quattrocento e Cinquecento si fissano i nomi legati ai luoghi di residenza tipici di molti ebrei italiani. Quelli che lasciano le persecuzioni nello Stato Pontificio spesso sono Da o Della Pergola. Si abbandona l’uso antico di riferirsi al nome del padre per fissare il luogo: Modena, Ancona, Perugia, Milano, Pitigliano.
Nomi lavorativi - I nomi derivati dalle attività lavorative si delineano verso il Risorgimento: Funaro sono i cordari; Astrologo; oppure i nomi dei mercanti nel Lazio: Sermoneta, Di Castro, Di Cori, Di Porto…. I Cohen diventano Sacerdoti in Italia, e Pristen nelle regioni austriache passate all’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale.
L’italianizzazione - Durante il fascismo si insiste sulla italianizzazione (una campagna che non colpisce solo gli ebrei ma anche le minoranze tedesche in Alto Adige e quella slovena nella Venezia Giulia, i cui cognomi vengono in massa italianizzati). E’ durante il ventennio che molti ebrei triestini, città di frontiera contesa, cambiano nome, i Capsali diventano Casali.