vanity, 22 luglio 2010
PER LUCA P. DA J
Fratello Silvio e la P3
Dal ruolo di Carboni agli elenchi della P2 ancora inediti: un massone rivela i segreti delle Logge
rii Francesco Esposlto
Parlare di P3 è vero e falso allo stesso tem-
po». Sorride sornione il Venerabile Gioele
( Magaldi, 38 anni, leader del Grande
Oriente Democratico (www.grandeoriente-
democratico.com), una corrente della mas-
soneria in aperto contrasto con il Gran Maestro del Grande
Oriente d’Italia (Goi, la maggiore obbedienza italiana, con
oltre 21 mila «fratelli»). Gustavo Raffi, accusato di «filo-
berlusconismo».
Può spiegarci in che senso parlare di P3 è falso?
« falso perché, in senso stretto, le Logge Propaganda 1
e Propaganda 2 sono storicamente esistite in seno al Goi,
mentre il nome P3 è una creazione giornalistica. Ma la realtà
cui allude il nome è vera, anzi sin troppo vera, se ci si riferisce
a una specifica vicenda della Massoneria italiana negli ultimi
28 anni, dal 1982 in avanti».
Berlusconi dice che sono solo dei «pensionati sfigati».
«Definire Marcelle Dell’Utri, Denis Verdini, Flavio Carboni
e altri nomi molto importanti - tanti ancora da scoprire
- come "pensionati un po’ sfigati" è troppo anche per un
barzellettiere come il Fratello Silvio Berlusconi».
Fratello? Ma i rapporti del Cavaliere con la massoneria non
si erano chiusi con la fine della P2?
«Il tempo della P2 non è mai finito. Raffi non ha fatto nessu-
na pulizia: solo proclami retorici e mistificatori. E nessuna
realtà massonica rilevante, in Italia, può sfuggire al "con-
trollo" del Grande Oriente. Diciamo che la P2 ha assunto
nuove maschere, senza alcuna effettiva soluzione di conti-
nuità rispetto all’opera di Licio Gelli, che era perfettamente
organico ai vertici del Goi».
vero che gli elenchi della P2 scoperti erano incompleti?
«Ci sono alcune copie degli elenchi completi, con migliaia
di nomi. Roba abbastanza esplosiva, anche a quasi trent’an-
ni dalla scoperta degli elenchi incompleti di Castiglion
Fibocchi. Ho avuto modo di visionarli di persona e so che, se
fosse necessario e opportuno, chi li custodisce li renderebbe
pubblici, con conseguenze piuttosto traumatiche per tanta
gente. Anche perché non si tratta di meri elenchi di nomi, ma
di una documentazione piuttosto corposa e articolata...».
Ci sono documenti anche su Berlusconi?
«Sui rapporti di Berlusconi con il mondo massonico, basti
dire che il "pensionato" Flavio Carboni è stato il tramite
dei costanti e reiterati rapporti del Fratello Berlusconi con
il Fratello Armando Corona, Gran Maestro del Grande
Oriente d’Italia dal 1982 al 1990. Flavio Carboni è sempre
stato anche grande amico di Giuseppe Pisanu, già ministro
dell’interno nel secondo e terzo governo Berlusconi (2002-
2006). Giuseppe Pisanu, e soprattutto il Gran Maestro
Armando Corona, ebbero anche il "merito" di facilitare
incontri e rapporti del Fratello Berlusconi con l’allora presi-
dente della Repubblica Francesco Cossiga ( 1985-1992)».
Sono affermazioni forti: ne ha le prove?
«Sfido chiunque a smentirmi. E sui rapporti di Silvio
Berlusconi con il mondo massonico italiano e internazionale
negli anni successivi al 1990 è di prossima uscita un libro
molto interessante, di cui sono co-autore».
Che cosa ne esce, in sintesi?
«Che è sempre più difficile non riconoscere la deriva berlu-
sconiana che Raffi vorrebbe imprimere al Grande Oriente
d’Italia da lui guidato. Di più: Raffi assomiglia molto al
Fratello Silvio Berlusconi. Entrambi non tollerano il dis-
senso, amano solo i cortigiani obbedienti e sognano un
potere elitario che manipoli la volontà popolare. Entrambi
mostrano disprezzo per la Costituzione e le leggi. L’esatto
contrario degli ideali costitutivi della Libera Muratoria: li-
bertà, democrazia, tolleranza, laicità delle istituzioni e soli-
darietà. I valori dei nostri padri, che dal ’700 in avanti hanno
rivoluzionato e modernizzato il mondo».