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 2010  luglio 21 Mercoledì calendario

I GIOIELLI DI SILVIO VALGONO 350 MLN

L’ultimo acquisto risale ai primi mesi di quest’anno. L’iniziativa è stata presa dalla società Idra, ovvero la cassaforte immobiliare del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che ha rilevato un lotto di terreno di 50 mila metri quadrati ad Arcore, intorno alla proprietà su cui sorge villa San Martino. Qualche mese prima, ancora nel 2009, la società aveva provveduto ad acquistare per 4 milioni di euro altri 67.500 mq di terreno dalle parti di Porto Rotondo, dove sorge villa Certosa, il buen retiro estivo del premier. A quest’ultima operazione, poi, va aggiunta quella che era stata perfezionata sin dai primi mesi del 2009, ovvero l’aggiudicazione, per 2 milioni di euro, sempre a Porto Rotondo, dei 400 mq più parco di Villa Barbagli, rilevata appunto dalla famiglia Barbagli. Il tutto completato più tardi con l’incorporazione nell’Idra della società Il Nuraghe srl, che è appunto il veicolo nella cui pancia era sistemata la villa medesima.
A questo punto, come certifica l’ultimo bilancio approvato dell’Idra, quello chiuso il 31 dicembre del 2009, i gioielli immobiliari del premier alla fine dell’anno scorso sono arrivati a valere circa 350 milioni di euro. Per l’esattezza di tratta di 346.652.496 euro, aumentati di circa 16 milioni rispetto ai 330 milioni stimati nel bilancio al 31 dicembre del 2008. Come spiega la nota integrativa, all’incremento hanno contribuito le acquisizioni di terreni e immobili dell’anno scorso, ma non solo. In effetti, se si tolgono i 4 milioni spesi per i 67.500 mq nei paraggi di Proto Rotondo e i 2 mln necessari a rilevare villa Barbagli, rimangono ancora 10 mln di euro. Questo incremento residuo, si legge, è costituito «esclusivamente da migliorie agli immobili già in patrimonio, dovute a manutenzioni straordinarie o ristrutturazione edilizie».
A tal proposito va ricordato che l’Idra non custodisce soltanto i più famosi immobili del premier. Accanto a villa San Martino ad Arcore e a villa Certosa in Sardegna, infatti, ci sono villa Belvedere a Macherio (residenza di Veronica Lario), villa Miramare e la residenza I Ginepri in Sardegna, più una serie di immobili a Milano 2 e a Roma (vedi anche ItaliaOggi del 2 settembre 2009).
Come spesso è avvenuto negli ultimi anni, anche nel 2009 si è registrata l’impennata di alcune spese legate ai vari fabbricati. Dal bilancio vengono fuori 421 mila euro in più impiegati per impianti di allarme e sicurezza, 105 mila per impianti di telecomunicazione e 789 mila di nuovi mobili e arredi. Crescono anche i debiti della Idra per finanziamenti ricevuti dalla società controllante, ovvero la Dolcedrago spa (di fatto quasi completamente in mano a Berlusconi): dai 118 milioni del 2008 si è passati ai 142 mln del 2009, grazie all’aumento di 24 mln della componente finanziamento infruttifero (sul quale cioè non maturano interessi).

Infine la performance di esercizio. L’Idra ha fatto segnare una perdita 2009 di 7.623.543 euro, coperti attraverso l’utilizzo dell’abbondante riserva di rivalutazione che era stata accumulata l’anno precedente.



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IMMOBILI A fine 2009 l’Idra, società immobiliare del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha comprato ad Arcore un terreno da 50mila metri quadrati nei pressi di villa San Martino. Qualche mese prima aveva acquistato per quattro milioni di euro 67.500 mq di terreno dalle parti di Porto Rotondo, dove sorge villa Certosa. A queste operazioni si aggiungono l’aggiudicazione, per due milioni di euro, sempre a Porto Rotondo, dei 400 mq più parco di Villa Barbagli, rilevata dall’omonima famiglia, e l’incorporazione nell’Idra della società Il Nuraghe srl. A fine 2009, si legge nell’ultimo bilancio approvato dell’Idra, le proprietà immobiliari del premier valevano 346.652.496 euro, circa 16 milioni in più rispetto ai 330 milioni stimati nel bilancio al 31 dicembre del 2008 (Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 21/7).