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 2010  luglio 20 Martedì calendario

SUPERENALOTTO, LA LOTTERIA POP FA 13

 ormai uno dei «giochi più tradizionali del panorama mondiale», ma anche «un prodotto», assimilabile «a un bene di largo consumo». Un motivo in più perché i suoi numeri abbiano dimensioni da capogiro. Domani il Superenalotto, il gioco lanciato da Sisal nel 1997, mette in palio 101 milioni di euro, il jackpot più alto del mondo in questi giorni, il terzo montepremi in termini assoluti della sua storia, che dura ormai da 13 anni. Può contare «su una base regolare di oltre 10 milioni di giocatori», spiega a ItaliaOggi Francesco Parola, l’inventore del Superenalotto e attuale direttore dei giochi numerici Sisal, fra cui il recente Win for Life, che garantisce una rendita ventennale di 6 mila euro mensili. «Il Superenalotto era nato per rilanciare il segmento dei giochi popolari numerici, introducendo il jackpot, incontrando fin dal primo anno una forte accettazione dell’idea, che poi è quella di far sognare le persone». Niente di maniacale: «Si tratta di un gioco sereno, tranquillo, come dimostra il fatto che la giocata media, negli anni, si è mantenuta sui 2,50 euro», sostiene Parola dati alla mano, «non è facile vincere, ma è bello provarci. una festa».
Il gioco piace, ha un retaggio popolare, come si è detto, ma occorre saperlo alimentare nel modo adeguato e distribuirlo, appunto, come un bene di largo consumo: a questo servono i «30 mila punti vendita» che rappresentano già di per sé il primo veicolo pubblicitario, insieme alle «oltre 30 piattaforme di gioco a distanza (internet, ndr)» e agli «oltre 100 modi diversi per giocare, dalla semplice schedina ai sistemi», elenca il direttore.
A supporto della rete di vendita, «una comunicazione che non abbandona mai il mood del divertimento, che non trasmetta cioè ansia da gioco». A livello d’investimento annuale, il budget «supera i 10 milioni di euro», spalmati su tutti i media, organizzati «in un piano integrato».
Ma un altro elemento fondamentale per continuare ad appassionare i giocatori e ottenere raccolte che vanno «dai 2,5 miliardi di euro nel 2008, ai 3,3 miliardi nel 2009 e 1,6 miliardi nel primo semestre 2010» è rappresentato dall’innovazione: «Il Superenalotto è un prodotto da migliorare sempre. Per questo si mantiene giovane e in testa alle preferenze degli italiani. Il pubblico, infatti, è molto attento alle proposte innovative» e ogni volta che è stato introdotto un elemento nuovo, come per esempio «il numero Superstar (da abbinare alle giocate Superenalotto puntando 50 centesimi in più, ndr)», l’effetto è stato positivo per Sisal. Nel senso che i volumi delle giocate sono tornati a salire. Lo stesso fenomeno che si registra in presenza di un jackpot particolarmente alto come quello di domani, «che fa aumentare il numero dei giocatori, ma non la spesa media», sottolinea Parola.
L’immagine, a sua volta, non può essere trascurata: «I punti vendita devono essere tutti sostanzialmente identici», in una rete in cui «i bar tabacchi rappresentano il core channel», aggiunge il direttore dei giochi numerici Sisal, «gestiti da imprenditori competenti e appassionati. Ci portiamo dietro questo tessuto dal Dopoguerra, anche se nel tempo si sono affacciate nuove realtà, come i negozi adibiti a sola ricevitoria». Parallelamente, i biglietti del Superenalotto, anche istantaneo, si possono acquistare ormai al supermercato, o in edicola, secondo una logica di «prossimità» associabile a qualsiasi prodotto di largo consumo, come potrebbero essere le patatine. Solo che a volte il pacchetto riserva una sorpresa più grande del solito.