(a. aq.), la Repubblica 20/7/2010, 20 luglio 2010
BP, LA TRAGEDIA INFINITA NUOVA PERDITA DI PETROLIO ANCORA ALLARME NEL GOLFO - NEW YORK
Che cos´è quella perdita avvistata accanto al pozzo Macondo? Vuoi vedere che - adesso che funziona - il tappo della Bp tappa troppo e la pressione nel sottosuolo rischia di creare un disastro peggiore del più grande disastro della storia d´America? Gli interrogativi si rincorrono nell´ultima puntata della marea nera: interminabile come quei "Cent´anni di solitudine" in onore del quale fu intitolato il pozzo che si sarebbe trasformato in una maledizione. E le nuove schermaglie tra l´amministrazione di Barack Obama e la compagnia inglese gettano nuove ombre sulla prima visita ufficiale che il premier David Cameron compirà oggi a Washington. I due leader si sono già chiariti telefonicamente meno di un mesetto fa: nessuna guerra Usa-Inghilterra. Ma oggi in più c´è da discutere la vicenda Lockerbie: che ruolo ha avuto la Bp nella liberazione del libico Baset al Megrahi riconsegnato a Tripoli perché "malato"? Un senatore repubblicano ha chiesto al ministro della Giustizia Eric Holder di aprire un´inchiesta: la Bp avrebbe fatto pressione sul governo inglese in cambio di accordi per lo sfruttamento del petrolio libico. E la Casa Bianca ha confermato che oggi Obama chiederà conto anche di questo.
E pensare che Cameron pensava di arrivare con una buona notizia: la Bp è finalmente riuscita - o così almeno sostiene - a tappare la falla. Ma c´è un ma. Il contenimento è avvenuto grazie all´inserimento di un Bop, uno di quei Blowout preventer che non avevano funzionato quel tragico 11 aprile. Il petrolio insomma non viene più raccolto da una cappa: e la Bp ha chiesto di poter chiudere il rubinetto sottomarino. Ma il Bop è come un dito puntato su una pompa sotto pressione. E i tecnici del governo hanno trovato delle perdite vicino al pozzo: "sfoghi" naturali o del risultato della troppa pressione sul tappo? Il timore è duplice: che la soluzione tpossa causare una fuga di petrolio ancora più grande. E che tutta l´operazione possa distrarre Bp dall´obiettivo fissato insieme al governo: kill the well. Uccidere il pozzo. Chiudere completamente Macondo iniettandolo di cemento grazie ai due pozzi alternativi in via di scavo.
Ci sarebbe poi un altro problemino: se il rubinetto non viene riaperto non si potrà conoscere la quantità esatta della perdita, tra i 35mila e i 60mila barili al giorno. E il New York Times si chiede se non possa essere un modo di Bp - con cui già si litiga sui rimborsi - di sfuggire alle responsabilità. Non si riesce d´altronde a capire perché un nuovo Bop non sia stato inserito da subito. Per di più, Bp voleva montarci su uno presente sui pozzi paralleli in costruzione. E no, ha risposto il governo, quelli non si toccano. Il luogotenente di Obama nel Golfo, Thad Allen, ha dato adesso altre 24 ore per gli esperimenti ma ha richiesto un impegno scritto: riaprire le valvole se i segnali negativi perseguono. Tutti appesi a quell´altra goccia. La maledizione di Macondo continua.