Varie, 20 luglio 2010
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Carioni Leonardo
• Turate (Como) 13 dicembre 1952. Politico. Della Lega Nord. Presidente della Provincia di Como (dal 2002, rieletto nel 2007) • «Il suo cavallo di battaglia è L’emozione non ha voce, una hit di Adriano Celentano, quella che inizia con il verso: ”Io non so parlar d’amore…”. Piace tanto a Umberto Bossi, ma non solo: ”Cantiamo anche La fisarmonica di Gianni Morandi, Una carezza in un pugno di Celentano, Io vagabondo dei Nomadi e al capo piace anche Massimo Ranieri…” [...] votatissimo presidente leghista della provincia di Como, con incarichi importanti nella fiera milanese, nell’Expo e nell’autostrada pedemontana. ”[...] Umberto [...] ogni volta mi presenta con la stessa battuta, dice che sono un bravo politico ma più bravo ancora come cantante. E così mi fa salire sul palco. Lui la Lega la vuole così, che soffre e si arrabbia, ma anche che canta e sa stare col popolo”. Carioni è un po’ il bardo del pop melodico leghista, l’uomo che spesso chiude i comizi di Bossi, nel triangolo Milano, Varese, Como, con la sua voce potente e intonata: ” un dono che ho fin da giovane – racconta ”. Iniziai da ragazzo suonando la batteria con gli Small Kings, un gruppo del mio paese, Turate, facevamo le cover dell’Equipe 84, dei Dik Dik e dei New Trolls”. I suoi artisti preferiti sono Fausto Leali e Al Bano [...] Rosy Mauro, la vicepresidente del Senato, un’altra fedelissima dell’entourage bossiano [...] ogni tanto lo affianca: ”Gli amici ci chiamano il duo Leo & Rosy” conferma Carioni. E ricorda che fu proprio la Mauro la sua talent scout: ”Eravamo a una cena con Bossi, al casinò di Campione d’Italia, e Rosy mi chiese di salire sul palco, perché il cantante del gruppo che stava suonando era un po’ fiacco. Il sindaco Salmoiraghi mi presentò dicendo al pubblico che poteva anche tirarmi i pomodori se stonavo, e invece cantai per una buona ora e mezza”. Attaccò con A chi di Fausto Leali e gli portò fortuna. Bossi si divertì tantissimo e da allora lo vuole sempre sul palco. Dopo la vittoria elettorale del 2008, in un comizio a Varese, Carioni cantò per mezz’ora i classici del Molleggiato, stonò un po’, ma Bossi lo perdonò. [...]» (Roberto Rotondo, ”Corriere della Sera” 11/7/2010).