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 2010  luglio 06 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "COLOMBO

EMILIO"

•2010
La prima vettura alla quale lavorano fior di progettisti, viene presentata nel 1971 al Salone di Torino. Lo stabilimento è inaugurato solennemente da Emilio Colombo e Antonio Gava.
Stefano Cingolani, Il Foglio 19/06/2010

’Due soli presidenti del Consiglio italiani erano scapoli: Emilio Colombo e Mariano Rumor. Ma il loro interesse per le donne era modesto”.
Camillo Langone, Il Foglio 11/02/2010

Tra i senatori più assenteisti: Rita Levi Montalcini (Misto), Sergio Pininfarina (Misto), Oscar Luigi Scalfaro (Misto) che non hanno mai votato; Francesco Cossiga (Udc-Svp) che ha votato una volta sola; Emilio Colombo (Udc-Svp) che ha registrato il 6,36 per cento di presenze; Emma Bonino (Pd) il 21,78 per cento.
Sandro Orlando, Oggi, aprile 2010 pag. 28

•2009
A Scalfaro, che è un moralista di tre cotte, non sono mai piaciuti i vizi privati di Colombo. E la loro rivalità si ferma qui.
Giancarlo Perna, Il Giornale 12/2/2009

Il senatore a vita Emilio Colombo si ribella all’etichetta più cruda: «E’ macchiettistico dire che pensavamo soltanto ad arraffare e distribuire cariche: il compromesso, quando non incide sui principi, è una grande arte che abbiamo imparato da De Gasperi»
Fabio Martini, La stampa 13/3/2009

E quando Roberto Speranza, il giovane dalemiano lucano che gli sta affianco, ricorda i record di Emilio Colombo, il presidente di ItalianiEuropei replica all’istante: «Però ai tempi del mio amico Colombo c’erano i numeretti. Era più facile».
Tommaso Labate, Il Riformista, 27/6/2009

[BERTOLASO, NDR] Conobbe Emilio Colombo nel 1981 quando era ministro degli esteri. Doveva visitare per cinque minuti il suo ospedale in Thailandia. L’elicottero si ruppe, si fermò di più e Bertolaso gli parlò per cinque ore. Fu così che Colombo un anno dopo lo chiamò a Roma per dirigere gli interventi della cooperazione sanitaria italiana nei paesi in via di sviluppo. Quando Giulio Andreotti sostituì Colombo alla Farnesina, gli raccontarono per prima cosa che Bertolaso non andava bene perchè era un comunista travestito.
Andrea Mercenaro, Panorama, 12 agosto 2009, pag. 52

Balestrero era l’uomo di fiducia del pre­sidente Emilio Colombo. E il cambio della guardia vero alla guida dell’Istituto infatti arriva solo quando, un anno più tardi, la Cei riesce a sostituire la presidenza del se­natore Colombo – nel frattempo finito al centro di altri scandali a base di cocaina – con quella tuttora in corso: affidata al cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi. Sarà Tettamanzi a portare Boffo nel Co­mitato, pochi mesi dopo. E a quel punto tutta la vecchia gestione Colombo finisce in minoranza: il 9 novembre 2004, addirit­tura nella prima frase del discorso di aper­tura dell’Anno accademico, il rettore Or­naghi può ufficialmente rivolgere i suoi «sentiti ringraziamenti» al direttore Bale­strero, ultimo erede dell’epoca Colombo, e augurare buon lavoro al suo successore Lorenzo Cicchetti.
Paolo Foschini, Corriere della Sera 5/9/2009

Non appena le agenzie batterono la notizia delle dimissioni di Scotti, Forlani telefonò ad Amato per dare il nome di Emilio Colombo come nuovo ministro degli Esteri e, dopo un flebile tentativo di mantenere l’impegno con Scotti, Amato accettò le sue dimissioni: in serata salì sul Colle nominando Colombo ministro degli Esteri. Come spesso capita, chi voleva bastonare rimase bastonato. Questa è la verità vissuta da noi in prima persona, perché fu lo stesso Amato a mostrarci a Palazzo Chigi la lettera di dimissioni di Scotti e l’accordo sottostante.
Geronimo, Libero, 21/10/2009

Certo è che quando nel 2000, segnalato da Pietrangelo Buttafuoco, Langone si presentò al Foglio con un ritratto portentoso di Emilio Colombo
Marina Valensise, Il foglio 19/11/2009

•2008
La sintesi della politica estera di Aldo Moro a proposito della questione araba è riassunta in un telegramma classificato segreto a firma Moro del 26 settembre 1969, spedito da Tunisi, alle ore 22, per il presidente del consiglio Emilio Colombo e quello della Repubblica Giuseppe Saragat intitolato "posizione Tunisia".
Alberto Custodero, la Repubblica 9/8/2008

•2007
Dalle dichiarazioni dei redditi dei politici italiani risulta che il senatore a vita più ricco è Sergio Pininfarina con 1.007.004 euro l’anno, seguito da Carlo Azeglio Ciampi con 752.389 euro. Terzo Giulio Andreotti con 505.792 euro, quarta Rita Levi Montalcini con 238.231 euro, seguita da Oscar Luigi Scalfaro (232.655) ed Emilio Colombo (172.962)
La Stampa 18/4/2007

•2005
La storia della radio lo ricorda [JADER JACOBELLI,NDR] come la ”voce” che raccontò le cronache dell’Assemblea costituente. […] Ecco un suo personale ricordo: ”Allora dovevamo stare attentissimi, non si poteva sgarrare. Eppure c’era sempre l’imprevisto. Il giornalista Mangione che rinfacciava a Pajetta la barbarie del codice penale sovietico, Luigi Pintor che dava del ladro a Emilio Colombo.
Paolo Conti, ”Corriere della Sera” 21/3/2005

Gli altri avevano imparato perfino a difendersi dalle intromissioni curiali: "Non conviene lasciarsi deviare o influenzare, bisogna essere duri è l´unico modo d´agire che capiscono" si legge attribuito a Moro in quella miniera di ricordi illuminanti che sono le memorie dell´ambasciatore presso la Santa Sede Gianfranco Pompei ("Un ambasciatore in Vaticano", Il Mulino, 1994). Intanto il cardinal Benelli, discretamente, protestava per la proiezione de "I diavoli" di Ken Russel a Venezia; ma altrattanto riservatamente Emilio Colombo si disperava perché "Il Decamerone" di Pasolini era anche peggio.
La Repubblica 31/05/2005, Filippo Ceccarelli

A provocare la distruzione del "Sempione" è stato Emilio Colombo, patriarca dello sport milanese, direttore della Gazzetta dello Sport. A Colombo le debolezze verso la "pista" da parte di Gira e degli altri davano maledettamente sui nervi.
La Repubblica 17/07/2005, pag.26 Mario Fossati

•2004
E poi Emilio Colombo, tanto serafico da stare ancora su piazza all’età di 84 anni.
Giampaolo Pansa la Repubblica, 16/07/2004

Se è per questo neppure nella Dc la amavano.
BUZZANCA: «Nel film All’onorevole piacciono le donne, del 1972, c’era un politico ossessionato dal sesso che ricordava il ministro Emilio Colombo. Che ancora oggi ce l’ha con me».
Andrea Scarpa Vanity Fair, 23/12/2004

Le maggiori case ciclistiche avevano dato forfait, per questioni di denaro, e sarebbero mancati allo spettacolo i maggiori campioni, a partire da Girardengo e Brunero. Poiché il piatto piangeva, Emilio Colombo e Armando Cougnet, responsabili della Gazzetta, decisero di puntare sull’atout imprevedibile, imbarcando, fra i 90 corridori, una corridora (o «corridrice», come allora si disse).
Giorgio Calcagno, "La Stampa" 25/2/2004 pagina 25.

1.740.646 di euro l’anno. l’ammontare complessivo dei contributi erogati dal ministero degli Esteri a enti e associazioni per il triennio 2004-2006. Le cifre più alte sono quelle assegnate all’Istituto Affari Internazionali di Stefano Silvestri, alla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, guidata dall’ambasciatore Umberto La Rocca, e all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale presieduto dall’ambasciatore Boris Biancheri (rispettivamente 250mila, 275mila e 270mila euro l’anno). Tra gli altri beneficiari: […] il Comitato Atlantico Italiano presieduto dal senatore a vita Emilio Colombo (22 mila euro),
G.S., L’espresso 4/11/2004

Covate. "In quarantacinque anni a Montecitorio e tredici a Palazzo Madama ho conosciuto alcune migliaia di parlamentari, dei quali due soltanto oltre al sottoscritto, della covata del 1946, sono tuttora in servizio: Emilio Colombo e Oscar Luigi Scalfaro".
Notizie tratte da: Giulio Andreotti, Nonni e nipoti della Repubblica, Rizzoli, 2004

•2003
Piccoli gesti invece a Palazzo Madama, Emilio Colombo piega la nuca candida all’orecchio di Oscar Luigi Scalfaro, una maschera di cera, Giulio Andreotti curvo su certe carte si fa bocciare una mozione ultrapacifista, Francesco Cossiga ottiene il pentimento di Occhetto («io che ne chiesi l’impeachment ora sono al suo fianco»), i grandi vecchi democristiani che fecero trangugiare la Nato prima ai socialisti poi ai comunisti sono compatti contro la guerra, e a loro si unisce il vicepresidente del Senato professor Fisichella, tra i fondatori di An.
Aldo Cazzullo La Stampa, 20/03/2003

•2000
Don Arturo Paoli, 88 anni, da quaranta in missione in America Latina, tra i suoi «ragazzi» Umberto Eco, Gianni Vattimo, Toni Negri, Emmanuele Milano, Enzo Scotti, Emilio Colombo
Alain Elkann, La Stampa 6/2/2000

•SENZA DATA
"Forse se mi mettessi a raccogliere firme con un banchetto, anch’io potrei essere scambiato per nuovo" (Emilio Colombo sul ”Corriere della Sera” di lunedì 19 luglio).

"Non illudiamoci che la democrazia possa ridursi a un fatto mediatico" (Emilio Colombo sulla ”Stampa”di martedì 19 gennaio).