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 2010  luglio 05 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CALIMANI, RICCARDO"


nel 1413: «L’attacco della chiesa nei confronti dell’ebraismo fu totale», ricostruisce Riccardo Calimani in Storia dell’ebreo errante, «Non si voleva più convincere, ma sradicare». Di qua c’erano i dottori cristiani guidati da Jeronimo di Santa Fé. Di là una serie di rabbini, tra i quali spiccavano Zaccaria di Saragozza, Vidal de la Cavalleria e Yosef Albo. Costretti a battersi quasi a digiuno («Jeronimo sosteneva che ciò favoriva la concentrazione», accusa Calimani) (Gian Antonio Stella Corriere della Sera, 15/01/2003)

Riccardo Calimani, studioso di storia ebraica che ha dedicato fra l’altro un importante volume proprio ai Destini e avventure dell’intellettuale ebreo (Mondadori), è ad esempio molto diffidente. Anzi, ritiene che la genetica non c’entri per nulla col fatto che "la cultura europea è stata creata in gran parte da intellettuali ebrei assimilati". E visto che si partiva da Freud, torniamo a Vienna. "Alla fine dell’800 nei licei il 70 per cento dei ragazzi erano ebrei, come l’80 per cento dei medici, avvocati, giornalisti, benché gli ebrei rappresentassero il 10 per cento della popolazione; ma non per un fattore genetico. C’erano precisi motivi storico sociali". Calimani porta altri esempi, alcuni persino sconcertanti [...] (La Stampa 05/06/2005, pag.25 Mario Baudino)

[Andrea Miglioranzi, dell’Msi, rappresentante del consiglio comunale di Verona nell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza] ”Sconcerto è il minimo che si possa provare”, aggiunge Riccardo Calimani, scrittore e studioso di ebraismo. (Alessio Corazza, ”Corriere della Sera” 21/7/2007).

Riconfermata la partecipazione [nella giuria del premio Campiello] di Riccardo Calimani, scrittore e storico (Il Giornale 24/01/2008, pag.33)

Riccardo Calimani, presidente del Museo della Shoah di Ferrara, «dipende dal ministero». (Alessandro Gnocchi, il Giornale, 23/5/2010)