Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 02 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CHIA, SANDRO"


[…] Ogni volta che Saatchi vende un autore il prezzo delle sue opere e la considerazione artistica crollano: nel ’92 comprò 28 opere di Sandro Chia facendone salire le quotazioni alle stelle e le rivendette quasi subito, facendone crollare il valore […].

Antonio Polito, la Repubblica 22/10/1998

***
CLEMENTE Francesco […] Roma resta il luogo dove incontra il suo primo gallerista, Gianenzo Sperone, si fa conoscere da Achille Bonito Oliva che vede subito in lui un artista pieno di talento ed entra in contatto con altri due italiani, Enzo Cucchi e Sandro Chia: è il terzetto della Transavanguardia. Con l’inizio del successo, una mostra a Colonia nel 1979 insieme a Cucchi e Chia, la capitale italiana diventa solo un punto di passaggio per Clemente […].

Antonio Carlucci, ”L’Espresso” 20/5/1999 – Scheda Parrini su CLEMENTE Francesco

***
NOTARGIACOMO Gianfranco. Pittore • « [...] artista romano che ha studiato la filosofia per conoscere la pittura e che non ha mai smesso di aprire strade e sperimentare cammini diversi. La prima volta fu nel 1969 […]. Due anni dopo fu il momento di Le nostre divergenze, alla Tartaruga di Plinio De Martiis, un omaggio al Che fare? di Lenin: duecento sculturine in pongo si impadronirono della galleria stando in piedi oppure stese sul pavimento, arrampicandosi sul davanzale della finestra in un sit-in che intendeva dare espressione al pensiero originale di ogni singolo individuo. [...] due ritratti, Giacomo Balla e Wittgenstein, che danno conto del ”ritorno alla pittura” che Sandro Chia e lui intrapresero nel 1973 […].

Pico Floridi, ”la Repubblica” 18/6/2007 – Scheda Parrini su NOTARGIACOMO Gianfranco.

***
[…] Un altro protagonista della Transavanguardia come Sandro Chia s’affaccia anch’egli con un figurativo Buon Pastore e un’inattesa tempera sulle Tentazioni di Gesù […].

Il Sole 24 ore 10 febbraio 2008, Gianfranco Ravasi

***
[…] Marella Caracciolo di Castagneto, moglie di un artista di fama, Sandro Chia, […].

Marco Neirotti, La Stampa 4/5/2008

***
[…] Garavicchio è oggi il centro della ramificata famiglia Caracciolo. Lì c’è una minuscola cappella, affrescata dalla nipote Margherita, figlia di Marella e Gianni Agnelli. A Garavicchio vivono la figlia Jacaranda, il genero Fabio Borghese e i nipoti Alessandro, Sofia e India. Hanno casa Nicola, sua moglie Rossella Sleiter e i loro figli Marella (sposata con Sandro Chia e con le figlie Costanza e Teodora) e Filippo, destinato a portare il nome della casata, con la moglie Fabrizia. […].

Gianluigi Melega, L’Espresso, 23 dicembre

***
BIENNALE 2009. […] Sandro Chia si segnalava come uno dei grandi protagonisti internazionali della Transavanguardia […].

Luca Beatrice, Libero, 19/2/2009

***
Il ministero per i Beni culturali ha annunciato ieri i nomi degli artisti che esporranno nel Padiglione Italia alle Tese delle Vergini dell’Arsenale nella prossima 53ma Biennale di Venezia (7 giugno – 22 novembre). La mostra, intitolata «Collaudi», a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, sarà un omaggio alla poetica di Marinetti nel centenario del Futurismo. Tra i venti artisti che lavorano su materiali diversi figurano nomi noti (come Sandro Chia, Aron Demetz, Daniele Galliano e Marco Lodola) e giovani come Sissi […].

Pierluigi Panza, Corriere della sera 19/2/2009

***
[…] Passando all’Italia, chi rischia una brutta caduta è la Transavanguardia, nonostante le buone performance alle ultime aste di Mimmo Palladino ed Enzo Cucchi. In particolare il terzo protagonista del movimento, Sandro Chia, pare abbia superato il suo momento di gloria […].

Milo Goj, Libero, 21/2/2009