FRAMMENTI, 28 giugno 2010
Tags : Ascanio Celestini
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CELESTINI
Ascanio"
Serena Dandini ha trovato la sua postazione ideale seduta su un divano rosso, la domenica notte su RaiTre, e da lì parla di tutto con ospiti selezionati e presenze fisse come Dario Vergassola, la Banda Osiris, Ascanio Celestini e Andrea Rivera.
Fonte: Rita Celi, ”la Repubblica” 26/4/2008
Un altro appassionato di storie minori è senza dubbio Ascanio Celestini, autore e attore teatrale, legato al vasto patrimonio della tradizione orale, dove la storia dei manuali viene vissuta in prima persona e poi raccontata. Con il monologo Radio Clandestina, ad esempio, Celestini fa rivivere attraverso oltre duecento testimonianze orali il clima delle tragiche giornate del 23 e 24 marzo del ’44, tra l’attentato partigiano di via Rasella e l’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine (335 vittime), avvalendosi del libro L’ordine è già stato eseguito di Sandro Portelli (Donzelli Editore, 18 euro): il complesso di questi racconti personali riesce a fornire un quadro complessivo di un evento realmente accaduto. Un esempio chiaro di come la storia dei singoli possa arricchire la storia universale scritta nei manuali. lo stesso Ascanio Celestini a confermare i pregi e i limiti di questa fonte: «Le prospettive individuali sono fondamentali per conoscere la storia nel suo complesso, ma al tempo stesso non la esauriscono. Esprimono un punto di vista parziale di ciò che è stato visto e vissuto». Il racconto orale, quindi, non fa altro che «allargare il campo d’indagine della storia. Quest’ultima così risulta estremamente complessa, a volte perfino casuale. Quando sposto lo sguardo dal grande evento alla prospettiva del singolo, dal generale al particolare, posso arrivare a dire che la storia non è ricostruibile nella sua interezza, o almeno è ricostruibile soltanto fino a un certo punto».
Fonte: MACCHINA DEL TEMPO NOVEMBRE 2004
Se penso alla scena dei giorni nostri, questa elementarità di storie sgorga dalle epopee popolari montate in forma di monologo da uno come Ascanio Celestini (anche se il suo è un linguaggio solo apparentemente elementare), abituato a una confidenza col pubblico che alla lontana somiglia al rapporto diretto di Petrolini con la platea.
Fonte: La Repubblica 18/06/2006, pag.31 Gigi Proietti
«Qui [all’Ambra Jovinelli]ho scoperto Ascanio Celestini, ci ho suonato diverse volte», ricorda il premio Oscar Nicola Piovani.
Fonte: Giuseppe Videtti, la Repubblica 19/11/2008
Un articolo di Paolo Rumiz sotterra mille pagine di Ascanio Celestini.
Fonte: Pietrangelo Buttafuoco, il Giornale 08/08/2009