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 2010  giugno 28 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE ”CHIAPPUCCI

CLAUDIO”

Ai ciclisti veri, le scene in bicicletta della fiction su Bartali non sono piaciute. Claudio Chiappucci: «Se bastassero 5000 km, sarebbero tutti campioni. Le scene di corsa mi sono parse un po’ una farsa. Erano tutti troppo lenti, sembravano un cartone animato». Tommaso Pellizzari, ”Corriere della Sera” 29/3/2006;

Alla prossima edizione dell’Isola dei famosi (su Rai 2 dal 13 settembre) parteciperà l’ex ciclista Claudio Chiappucci (secondo al Tour nel ’90 e ’92, secondo al mondiale ’94) Gian Luca Pasini, ”La Gazzetta dello Sport” 19/7/2006;

Il guerriero Claudio Chiappucci, detto El Diablo, esclamava drammaticamente: «Darei il cielo per vincere a Sanremo». Gli facevano notare che il cielo non era suo. Si incavolava. Nel 1991 vinse. Aveva sempre sognato un titolo enorme sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport. Vinse il giorno dello sciopero dei giornalisti. Il giorno dopo non c’era nulla sulla Gazzetta, non c’era neppure la Gazzetta. « stato Bugno - sibilò -. Scommetto che la colpa è sua». Gianni Bugno, il pedalatore dalla squisita figura, era il suo sommo rivale. Aveva brindato a Sanremo l’anno prima.
Pratolini, Buzzati, Campanile con il monocolo, Billi e Riva, Aldo Fabrizi. Auto ammiraglie traboccanti non soltanto di tecnici e tattici, ma anche di celebrità. L’infantile entusiasmo della folla da Voltri al traguardo dava la sveglia ai ricordi. Anno 1939, Gino Bartali. E poi ancora Bartali nel 1940 e ancora Bartali 7 anni dopo. E ancora Bartali nel 1950: undici anni dopo lo sparo iniziale! Bisognava vederlo allo sprint: una furia. Ma non era un grimpeur? A Sanremo, si convertiva al velocismo.
Il percorso della Milano-Sanremo era elementare. Oggi con gli zampellotti finali emette qualche ruggito. La principale difficoltà della Classicissima stava proprio nel fatto che si svolgesse sopra un tracciato elementare. Non c’erano particolari punti scoglio per organizzare l’attacco. Chiappucci partì alla lontana, alla vecchia maniera, fece del ciclismo eroico. Fu un misto di Lucien Petit Breton e Raymond Poulidor. Sorprese tutti. Alla conferenza stampa dichiarò: «Non ci volevo credere». El Diablo all’attacco sin dal Turchino, una pazzia. Gianni Ranieri, La stampa 16/3/2009

Più che dai posti strani, per mia natura, sono sempre stato attratto dalle sfide impossibili. Una delle più piacevoli è stata la volta che mi sono fatto prestare la palestra da un amico per provare se sarei riuscito a fare l’amore anche chiuso nella sauna ad ottanta gradi. Dopo un po’ di pesi e due vasche in piscina, verso sera mi sono fatto raggiungere da mia moglie... Per chiunque il caldo soffocante della sauna è micidiale perchè abbassa la pressione, aumentando incredibilmente ogni sforzo e la fatica. Nel mio caso, invece, tutto ha funzionato a dovere. Anzi, ho resistito per ben un quarto d’ora! gian maria aliberti gerbotto su vanity fair