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 2010  giugno 28 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE ”CIONI

GRAZIANO”

2007
Graziano Cioni, ex senatore, prende un vitalizio mensile di 6.590 euro (L’Espresso 08/02/2007, Primo Di Nicola)

APERTURA FOGLIO DEI FOGLI 3 SETTEMBRE 2007. Il diessino Graziano Cioni, assessore alla Sicurezza del comune di Firenze, ha firmato un’ordinanza che qualifica l’attività di lavavetri come «mestiere girovago», non previsto dall’amministrazione e quindi vietato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale (punisce le inosservanze agli ordini con 206 euro di multa o tre mesi d’arresto). [2] L’autore del provvedimento, noto in città come ”lo sceriffo”: «Negli ultimi tempi c’è stata un’impennata di segnalazioni e reclami da parte dei cittadini, perché i lavavetri sono diventati aggressivi, non chiedono permesso: ti mettono direttamente la spugna sul parabrezza e a volte nascono discussioni e alterchi, che nel caso di donne sole in auto possono diventare pericolosi». [3] Tutti i sondaggi fatti nei giorni successivi alla notizia dell’ordinanza hanno mostrato un enorme consenso popolare (sul corriere.it, per fare un esempio, quelli d’accordo erano l’88%. Risultati analoghi per i sondaggi di Repubblica, Stampa, Sky ecc.). [4]
[2] Francesca Schianchi, La Stampa 1/9; [3] Massimo Vanni, la Repubblica 28/8; [4] Corriere della Sera, 29/8;

«... La santa messa dell’onnipotenza fiorentina si celebra dal Fabio Picchi, ovvero al Cibreo, il ristorante sancta sanctorum, ci vanno per intrattenere conviviali intese, i papabili del futuro, per esempio Luca Mantellassi, presidente della Camera di Commercio, e poi i papabili di sempre, come lo «sceriffo». Graziano Cioni, assessore alla Polizia Municipale. Sceriffo appunto per la sua capacità di travestirsi da semaforo. Travestendosi da elenco affisso al muro ne ha approfittato per rendere pubblici i nomi dei massoni, danneggiando soprattutto a sinistra, succubi come sono i fiorentini della ricca e veramente potente Siena. Cioni ovviamente non fa solo multe, in una città come Firenze dove i carrozzoni s’inventano per garantire il riciclo degli assessori trombati, ha messo su anche la «Società della salute», l’ennesimo ente che nelle benemerite intenzioni soccorre i deficit organizzativi delle Asl, nelle maliziose interpretazioni soccorre i deficit di consenso. Cioni poi fa anche le «Cene di Cioni», sterminati banchetti organizzati al parco dell’Anconella o al Palasport perfino dove tra mille e più invitati si capisce chi sale e chi scende» (Marco Gasperetti, Corriere della Sera 28/8/2007)