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 2010  giugno 25 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CELATI

GIANNI"

In un recente film-documentario girato nella Pianura padana dallo scrittore Gianni Celati, Case sparse, dedicato alle case abbandonate dai contadini, Berger è seduto in riva al Po. Si appoggia a un tavolo e parla con alcuni fogli davanti. Riflette ad alta voce sul rifiuto dell’uomo contemporaneo del tempo che passa, delle rovine, di quella rovina vissuta che diventa, con il trascorrere degli anni, il volto dell’uomo. Più avanti nel film Berger è in piedi dentro un edificio semicrollato. Indica fuori dalla finestra una piantagione di pioppi. Gli alberi sono perfettamente allineati lungo linee parallele, così da creare naturali prospettive in tante direzioni.
Fonte: Marco Belpoliti, ”La Stampa” 27/4/2004

A quasi quarant’anni di distanza dal telegramma di Calvino, la scorsa edizione, è stato premiato il più calviniano degli scrittori italiani, Gianni Celati: "Celati aveva fortissimi ed entusiasti sostenitori, ma a me il suo libretto sembrava un po’ imperfetto, un libro mancato, troppo esile: avrebbe potuto fare uno sforzettino in più... Ciò non toglie che si tratti di uno scrittore di grande talento e forse il premio è stato assegnato più alla carriera che a quel libro".
Fonte: Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 9/1/2007

CELATI GIANNI Scrittore. Ha denunciato: «La disgrazia della letteratura è di essere stata presa in mano violentemente dai cosiddetti esperti, i quali hanno l’idea che essa esista in generale, come fenomeno, e non come fatto vario e sempre indecidibile. Gente come Magris o Umberto Eco incarna quello che sarà l’assassinio della letteratura».
Fonte: Giorgio Dell’Arti&Massimo Parrini, Panorama 6/12/2007;