Frammenti, 19 giugno 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CAZZULLO
Aldo" –
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2009
Nel saggio «L’Italia de noantri - come siamo diventati tutti meridionali» Aldo Cazzullo sostiene che «il sentimento impaurito e nel contempo tronfio di appartenenza» è ciò che unifica gli italiani, per i quali la famiglia conta più della comunità, della libertà e anche dell’etica.
Fonte: Massimo Gramellini, la Stampa 31/12/2009
Per Aldo Cazzullo la Lega di Alberto da Giussano è «un partito de noantri».
Fonte: Costanza Rizzacasa, ItaliaOggi28/11/2009
Aldo Cazzullo, autore di L’Italia de noantri (Mondadori): è una constatazione. «I miei nonni non avrebbero mai mangiato una pizza. Non soltanto hanno chiuso gli occhi senza mangiarla; non l’avrebbero mai mangiata, per quanto verso la fine della loro vita, nel centro di Alba, quasi sotto casa, una famiglia di immigrati dal Sud avesse aperto una (ottima) pizzeria, con i tavolini fuori».
Aldo Cazzullo, piemontese, inviato del Corriere della sera, nel suo vivace «L’Italia de noantri - Come siamo diventati tutti meridionali», uscito in questi giorni da Mondadori (gli ho contestato il titolo, noantri è romanesco, non terrone). Secondo Cazzullo l’Italia sarebbe immersa nel sugo di pomodoro, cioè allagata dal sud.
Fonte: Marcello Veneziani, Il Giornale 17/10/2009
2007
CAZZULLO Aldo - Outlet Italia. Viaggio nel paese in svendita. Mondadori, Milano 2007. Contiene: La storia Italia raccontata attraverso gli outlet e i centri commerciali FleetStreet
Di quale collega non si perde mai un pezzo? "Esclusi i presenti? Aldo Cazzullo. Ma per la scrittura il più grande giornalista italiano è Stefano Malatesta. Che però non è governabile, deve andare per conto suo, un po’ come Lorenzetto"
Fonte: Il Giornale 19/11/2006, Stefano Lorenzetto
«Agli ultimi Mondiali io non c’ero, Aldo Cazzullo sì, e nel Catalogo lascio parlare lui» Giorgio Dell’Arti.
Fonte: Vanity Fair 9/12/2006, Candida Morvillo
Incontinenza. Sulla ”terrazza romana”, per esempio, Aldo Cazzullo ha scritto (pur includendo Vattimo tra i trentatré ”grandi vecchi” italiani): "L’intelligenza straordinaria di Vattimo andrebbe protetta da se stessa. Bisognerebbe imporgli di dire qualche no ai numerosi interlocutori. Invece lo sventurato risponde sempre". "La prossima volta dirò di no a te, caro Cazzullo. Eccomi qui, il vecchio incontinente che parla a vanvera, dell’Iraq come delle Olimpiadi a Torino, di Talete come di Paolo Bonolis, scrive sempre Cazzullo facendo intendere che per me sono la stessa cosa".
Fonte: Gianni Vattimo con Piergiorgio Paterlini, Non essere Dio, Aliberti editore, 2006, 202 pagine, 15 euro.
2003
CAZZULLO Aldo - L’Italia de Noantri. Come siamo diventati tutti meridionali. Indice dei nomi. Boroli, Novara 2003. Dedica: «A Giorgio e Lauretta con grande stima. Aldo» Contiene: Saggio FleetStreet
2002
Sebastiano Messina, la [sua] preferita, quella su «Pizza Lolita»: «Quando Previti fece causa ad Aldo Cazzullo, bravissimo collega della "Stampa", sostenendo di non aver mai detto a un comizio che loro avrebbero fatto piazza pulita. Allora scrissi: credo a Cazzullo, ma forse ha capito male, forse Previti aveva detto "Saremo una razza pudica". Oppure "Daremo una mazza a Lorica".O magari "Sanremo, una chiazza pulita". O addirittura "Faremo la pizza Lolita"».
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti, "Sette", 7/11/2002 numero 45, pagina 83.