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 2010  giugno 11 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "MEIR, GOLDA"


- Stalin, preoccupato anche dalle manifestazioni di massa organizzate al di fuori del Pcus in occasione dell’arrivo di Golda Meir a Mosca, individuò negli ebrei il potenziale nucleo di un’identità autonoma (Ugo Finetti, il Giornale 8/6/2010, pagina 29)

- Lo Knesset, il Parlamento israeliano. Tutto quasi a mantenere nell’ambito del familiare i momenti e i personaggi che hanno cambiato la storia: la dura asimmetria di Golda Meir, la composta gravitas di Rabin, perfino l’incedere di Sadat verso il… (Filippo Maria Pontani, http://www.ilpost.it/2010/06/03/gerusalemme-e-una-donna/)

- 1973 Guerra del Kippur tra Israele e una coalizione composta da Egitto e Siria. Israele vince ma le polemiche suscitate dall’impreparazione delle forze armate provocano le dimissioni del governo di Golda Meir (Schedone di Marzia su Israele, giugno 2010)

- A suo modo, con il Mossad. Sotto il benestare del premier Golda Meir, prese il via l’operazione Wrath of God. Bombe nei telefoni, esplosivi nel letto, veleni. Molti furono eliminati in pochi anni. Mancava, però, l’asso di cuori: Riad Salameh (Roberto Bongiorni, Il Sole-24 Ore 19/2/2010)

- ”Golda Meir era brava ma non era un capo carismatico, così la signora Bandaranaike” (Francesco Alberoni) (Catalogo dei viventi)

- 1969. Mentre l’uomo sbarca sulla Luna, il presidente nordvietnamita Ho Chi Min muore e Golda Meir diventa primo ministro (Il Sole-24 Ore 15/8/2009)

- nel 1969 Golda Meir ottenne il suo trionfo nella roccaforte dei patriarchi in Israele (Chi ha cucinato l’ultima cena? storia femminile del mondo, Rosalind Miles (traduzione di Luisa Pece), Elliot Edizioni, marzo 2009, Roma)

- Soprannominata ”Mrs. Clean” (signora Pulizia) per la reputazione integerrima, «più empatica di Condoleezza Rice e più bella di Golda Meir», il 18 gennaio 2006 la Livni divenne ministro degli Esteri (Elisabetta Rosaspina, Corriere della Sera 14/1/2006)

- Alla Livni, che aspira a diventare la nuova Golda Meir, gli israeliani rimproverano di non aver saputo come ministro degli Esteri strappare al mondo abbastanza tempo per portare a termine l’offensiva (Guglielmo Sasinini, Libero 8/2/2009)

- Per parafrasare Golda Meir, forse verrà un giorno in cui perdoneremo gli arabi per aver ucciso i nostri figli, ”ma sarà molto difficile perdonarli per averci costretto a uccidere i loro’” (Internazionale n.777 9-15 gennaio 2009)

- I suoi immediati successori, nonostante le loro manchevolezze, erano mossi come lui dall’ardore sionista e dalla ricerca del bene comune. Moshe Sharett (laburista), Levi Eshkol (laburista), Golda Meir (laburista) e Menachem Begin (del Likud) morirono tutti senza ricchezze e, in vari modi, schiacciati sotto il peso delle circostanze avverse e delle loro pesanti responsabilità (Indegni eredi di Ben Gurion di Benny Morris, Il Sole 24 Ore, 4/1/2009, pag. 29)

- forse, perché se uno pensa che persino Golda Meir è stata l’amante di Ben-Gurion, nemmeno Rosy Bindi è al di sopra di ogni sospetto (Vanity Fair 7 maggio 2008, Sara Falliaci)

- (Molotov. nel 1948 Stalin) mandò al confino nel Kazakistan sua moglie, l’ebrea Polina Semionovna Zhemchuzhina, membro del Comitato centrale e ministro della Pesca. Era colpevole di avere avuto un incontro fraterno con Golda Meir, da poco ambasciatore d’Israele a Mosca, e di averle detto in yiddish: «Sono una figlia del popolo ebraico» (Sergio Romano, Corriere della Sera 13/4/2008)

- Il 10 aprile si dimette il primo ministro israeliano Golda Meir. Suo successore è Rabin (Corriere della Sera Magazine 15/02/2007, Aldo Grasso)

- Certo: la sorpresa dell´attacco sferrato da Egitto e Siria nel ’73, aveva acceso forti polemiche sugli errori dei servizi d´intelligence, culminate poi nel ritiro di Golda Meir (Sandro Viola, la Repubblica 14/8/2006, pagina 1)

- La svolta, dopo le inutili giostre diplomatiche dell’estate, ebbe luogo il 21 ottobre. La scena fu un padiglione del castello di Sèvres, nei pressi di Parigi, scelto probabilmente per la sua vicinanza all’aeroporto militare di Villacoublay. A un tavolo rettangolare sedevano due piccoli gruppi di persone: tre francesi e quattro israeliani. I francesi erano Guy Mollet, il ministro degli Esteri Christian Pineau e il ministro della Difesa Maurice Bourgès-Maunoury. Gli israeliani erano il miglior quartetto che il loro Paese abbia messo in campo dal giorno della sua nascita: Ben Gurion, Golda Meir, Moshe Dayan, Shimon Peres. La riunione, convocata nella massima segretezza, era stata chiesta dagli israeliani e cominciò con un intervento di Ben Gurion (Sergio Romano, Corriere della Sera 4/8/2006, pagina 35.)

- Il film (Monaco ”72. I giorni della vendetta) mostra infatti una riunione cui partecipano ministri e comandanti militari, durante la quale Golda Meir annuncia che il Mossad avvierà una serie d´esecuzioni mirate contro i probabili organizzatori dell´impresa terroristica di Settembre nero. E lì un alto ufficiale interviene a mezza voce, perplesso: chiede se la risposta militare in Siria e Libano, che ha già provocato tanti morti, non possa considerarsi sufficiente. Obbiezione cui la Meir, se ricordo bene, non risponde. La cosa certa è che il 14 settembre, dopo quasi una settimana di bombardamenti, il primo ministro annunciò alla Knesseth che Israele avrebbe reagito all´eccidio dei suoi atleti «con misure mai prese» sin allora (La Repubblica 25/01/2006, pag.1-18 Sandro Viola)

- INTERVISTA A SPIELBERG Crede che tutta l’ Operazione «Ira di Dio» ordinata da Golda Meir sia stata un errore? «Il primo ministro israeliano doveva reagire alla provocazione di Monaco: degli ebrei venivano uccisi in Germania, durante i Giochi olimpici. Non poteva consentire che un atto di tale portata storica, l’ azione di rottura del gruppo terrorista del settembre nero, passasse impunito. Per Israele, Monaco rappresentò un trauma nazionale. In linea di principio ritengo anch’ io che allora il primo ministro abbia agito bene». In «Munich», fa dire a Golda Meir che in circostanze estreme «ogni civiltà deve scendere a compromessi con i propri valori fondamentali». Una frase centrale del film. « così» (Corriere della Sera 24/01/2006, pag.15 Lars-Olav Beier, Erich Follath)

- in Italia alcuni giornalisti che cercano di far filtrare nei due maggiori quotidiani del paese, il ”Corriere della Sera” e ”La Stampa”, ambedue ferreamente pro-israeliani, le prime obiezioni alla politica del governo di Golda Meir. Alla sua deliberata indifferenza per la sorte dei palestinesi, alla sua presunzione d’invincibilità: gli errori da cui sono poi derivate, così come aveva previsto Adams, tante sventure (Sandro Viola la Repubblica, 09/11/2004)

- Alle Olimpiadi, a quanto pare, c’è posto anche per uomini come Shabtai e per le sue ambizioni. Ecco, allora, la storia delle Olimpiadi di Shabtai, negli anni 70 advisor di Golda Meir e negli anni novanta advisor e amico di Vladimir Putin (Carlo Bonini, Giuseppe D’Avanzo la Repubblica, 24/08/2004)

- (Negli anni 70) Dalla memoria di Hammad: ”A Roma c’era stato il fallito attentato di Ostia dove i palestinesi di Al Fatah avevano cercato di colpire con un missile l’aereo di Golda Meir. E gli attentatori furono arrestati.

- "Possiamo perdonarvi che uccidiate i nostri figli. Non possiamo perdonarvi che ci costringiate a uccidere i figli vostri" (Golda Meir a Anwar Sadat) (Corriere della Sera 17/8/2005)

- "Sharon è il quindicesimo generale a guidare lo stato ebraico fin dalla sua fondazione, (unica eccezione fu Golda Meir) e rovesciando una massima di De Gaulle si può dire che la peggiore disgrazia dopo un generale intelligente sia un generale sciocco". (Giancesare Flesca, ”l’Unità” 30/3/2002).

- Anne Bancroft. Per Golda viaggiò in Israele per conoscere di persona e studiare Golda Meir, incontrandola poi di nuovo quando Golda venne in America (Silvia Bizio, ”la Repubblica” 9/6/2005)