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 2010  giugno 06 Domenica calendario

CONFESSIONI LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE C’è una rossa tutta lentiggini, stile Pippi Calzelunghe, che ha sconfitto per ben due volte in tv il mattatore di Annozero, Michele Santoro

CONFESSIONI LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE C’è una rossa tutta lentiggini, stile Pippi Calzelunghe, che ha sconfitto per ben due volte in tv il mattatore di Annozero, Michele Santoro. Contrariamente a Pippi, lei non porta le calze. Né le scarpe. Gironzola a piedi nudi nel giardino pensile in cui vive nel cuore di Roma, in quartiere Coppedè. Come Pippi, anche lei è una ragazza nature: non un filo di trucco né di botulino sul viso dell’ispettrice di polizia Lisa Milani, al secolo Lucrezia Lante della Rovere, classe 1966. lei la protagonista del serial tv ”Donna detective” che ha battuto Annozero sullo share per due giovedì consecutivi, il 20 e il 27 maggio, 20,22% a 19,55% e 21% a 18,64%. Tant’è che l’ultima puntata, che ha totalizzato il record di ascolti (23%), è stata anticipata a martedì 2 giugno per non infliggere l’ennesima batosta a Santoro. Che solo così, giovedì, è riuscito a raggiungere quota 24,75%. Figo battere Santoro, eh? «Io non sono una ossessionata dagli ascolti, anche perché basta che Berlusconi e Fini litighino e vince ”Annozero”. La riuscita di un telefilm dipende dall’attualità, soprattutto quest’anno, in cui la realtà politica ha superato la soap opera». Vuole far credere che non ha goduto come un riccio quando ha visto gli ascolti? «Beh...sì». Le piace Santoro? «Sì. ”Annozero” è un programma che terrei. giusto che ci sia una voce fuori dal coro». La Rai invece ha offerto al suo conduttore un tfr milionario pur di sbarazzarsene. «Mi sembrano francamente un po’ troppi dieci milioni, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Se Santoro accettasse, non credo che ne uscirebbe tanto bene».  vero che è Santoro il leader dell’opposizione? «A me sembra che lui sia un giornalista di opposizione. Ma spicca come un capopopolo perché forse non ci sono questi grandi leader all’opposizione. Anzi, togliamo il ”forse”». Chi è il suo leader politico? «Nessuno. Dico sempre che non voto, perché sono sfiduciata. Ma poi alla fine vado». Per chi ha votato alle ultime elezioni? «Per Emma Bonino». E alle Politiche? «Centrosinistra. Ma non ci credo più. Stanno sempre lì a demonizzare Berlusconi ma, dai tempi in cui c’era D’Alema a Palazzo Chigi, loro non hanno fatto mai niente per risolvere il problema chiave, che è il conflitto d’interessi. E poi, mica ce l’ha solo Berlusconi. il Paese intero che fa sia l’arbitro che il giocatore». Che le pare di Pier Luigi Bersani? «L’ennesimo non leader. Tutto chiacchiere». Walter Veltroni? Dario Franceschini? «Molli». Non sarà diventata di destra... «Accetterei l’idea di una destra, ma non con a capo Berlusconi». E chi? «Spero che Fini prenda il suo posto. Berlusconi è carismatico, un leader vero, ma poco democratico, proprio com’era Bettino Craxi». Craxi era molto amico di sua madre, Marina Ripa di Meana. Lei che rapporto aveva con lui? «Non mi ispirava simpatia proprio perché era l’incarnazione del potere. Una volta venne a casa mia a pretendere di fare le veci del padre che non avevo. Io avevo 21 anni, stavo assieme a Giovanni Malagò, il futuro padre delle mie due figlie. Mia madre voleva a tutti costi che lo sposassi, e Craxi venne a darle manforte mettendoci in soggezione con la forza della sua figura istituzionale. ”Allora vi sposerete, vero?”. Se è il presidente del Consiglio a dirti così, ti incute un certo timor reverenziale, non è come stare a tavola col portiere di casa. D’altronde, mia madre lo aveva fatto venire apposta per metterci in imbarazzo». In un’intervista a Libero, Marina ha raccontato che Craxi le toccò il sedere quando lei andò all’Hotel Raphael a presentargli Carol Alt, l’attrice che interpretò la Ripa di Meana nel film ”I miei primi quarant’anni”, dicendole che preferiva l’originale. vero che faceva il tombeur con sua madre? «Con uno schianto di donna com’era lei, sfido chiunque a non fare il tombeur». A Libero Marina ha raccontato anche che a 37 anni la sua cameriera le disse che doveva farsi cambiare il sangue perché era ninfomane. Com’è stato crescere con una madre così? « stata una scuola di vita. Dovermi sempre rapportare con i suoi paradossi e le sue provocazioni mi ha temprata, mi ha fatto conoscere precocemente certi aspetti della vita». I ricordi d’infanzia più belli che ha di sua madre? «Le passeggiate che facevamo dopo pranzo a villa Borghese, dove io camminavo piegata in due dal dolore per le fitte alla milza perché lei avanzava con passo da sergente. E le spedizioni che facevamo quando lei era stilista per andare a scegliere assieme i campioni di stoffe per i suoi abiti». Che tipa era lei da piccola? «Un bimba magra magra e spaurita. Mi usciva sempre il sangue dal naso e mi veniva la febbre. Il poeta Francesco Serrao, che flirtava con la mia tata, quando mi ha rincontrata è rimasto sorpreso che fossi diventata un’attrice e non una scrittrice con tendenze suicide, come Virginia Woolf». Lei era gelosa degli uomini di sua madre? «No. Io sono gelosa dei miei uomini». Marina andava d’accordo con Luca Barbareschi, il suo ex più vip? «Figuriamoci se non andavano d’accordo. Anzi, si divertivano da matti ed erano molto complici». In che rapporti è rimasta con i suoi ex? «Ottimi. Ma c’è voluto tempo. Giovanni per me è un pezzo di famiglia, un fratello, un padre. Come Giampaolo Tescari, che ho molto amato ed è stato il mio compagno per tanti anni». E Barbareschi? «Luca è stato molto importante, una grossa fetta della mia vita, una parte di me». Perché non ha funzionato tra voi? «Perché siamo troppo irrequieti tutti e due». Lui ha detto che avete rotto «per il troppo amore, perché tra noi correva sangue». « vero, c’era una grande passione. Era tutto tanto troppissimo. Struggente e faticoso da vivere in una storia normale. Quindi è finita». Anche per colpa della competizione? «Lui è stato il mio maestro. Ma a un certo punto senti anche il bisogno di staccarti da uno che ti guarda sempre dal di sopra». Lei ha detto «facevano parte dell’amore anche le perversioni, la sessualità dell’altro». «Eravamo molto giovani, io avevo 27 anni, il sesso era tutta una scoperta. Tra noi c’era una passione senza freni, un erotismo travolgente. A quarant’anni desideri un altro tipo di amore». In un’intervista lei ha detto: « successo anche a me di vivere esperienze promiscue. Mi piacciono gli uomini ma non vedo perché dovrei negarmi il piacere che una donna esperta può procurare». Le donne sanno dare più piacere degli uomini? «Non so, non ho mai fatto sesso con una donna. Ma mai dire mai, tutto può succedere». Che effetto le fece dover apprendere dai giornali che lui aveva frequentato una prostituta? «Fu tutta una montatura dei giornali, che sbatterono in prima pagina una foto di Luca con questa tizia all’uscita di un teatro. Io presi le sue difese». Come ha fatto a stare con un uomo così infedele? «Io non me ne sono mai accorta, forse ero troppo innamorata. Ma ero molto gelosa». Anche la sua nuova compagna, Elena Monorchio, si è molto ingelosita quando, al ”Barbareschi Sciock” su La7, avete inscenato un revival della vostra storia su un lettone, alla Vianello e Mondaini. «Le chiedo scusa e le sono molto solidale, sia in quanto ex di Luca, sia perché, da compagna e figlia di personaggi pubblici, so cosa vuol dire quando il gossip e lo spettacolo calpestano la tua sensibilità e la tua vita privata». Barbareschi e la Monorchio hanno appena avuto una figlia. Li ha chiamati per fargli gli auguri? «Certo. E sono molto felice per loro». Lei cosa provò quando scoprì di essere incinta di due gemelle a 22 anni? «Ebbi una vera crisi isterica, mi abbandonai a un pianto irrefrenabile. Ma al tempo stesso sentii che avevo trovato il mio centro di gravità permanente. A quell’età, in cui si è in preda a una perenne crisi d’identità, pensavo: intanto sono una mamma». Che rapporto ha con le sue figlie? «Bello. Ma ogni tanto mi devo ricordare che sono la madre, non l’amica». Che rapporto hanno con nonna Marina? «Altalenante». Si è mai sentita giudicata da loro sugli uomini che ha avuto dopo loro padre? «No. Ma ho sempre fatto molta attenzione a non ferirle. Non è un caso che a 44 anni sono alla mia prima convivenza». Con il pittore Marco Tirelli. Ha finalmente trovato l’altra metà della mela? «Sì, io penso che sia per sempre». Progettate di sposarvi? «Non ho mai sognato l’abito bianco. Perché sposarsi? Tanto poi si finisce dagli avvocati». Quindi anche per lei l’amore è eterno finché dura. «No, io credo nell’amore per sempre e quando mi innamoro sogno questo». Come avrebbe reagito se le sue figlie avessero voluto fare le veline? «Non mi avrebbe fatto piacere». Eppure lei da ragazza ha avuto la sindrome della velina. A 15 anni già faceva la modella. «Erano altri tempi, c’erano dei grandissimi fotografi e delle bellissime riviste. Non è che stavo a Canale 5, viaggiavo moltissimo. stato un lavoro che mi ha fatto conoscere il mondo. E guadagnavo molto bene. Ma già quando sono nate le mie figlie scalpitavo per fare altro». Ma perché ogni modella pensa di essere un’attrice in nuce? «Non è vero, la maggior parte delle ex modelle sono delle pessime attrici». Lei, invece, ha talento? «Sono sempre stata molto critica con me stessa ed ero spaventatissima all’inizio, soprattutto perché ero stata osannata dopo il mio primo film ”Speriamo che sia femmina”, di Mario Monicelli». Una con un cognome come il suo non poteva che fare il suo primo film con Monicelli... «Non ero raccomandata. Fui ”acchiappata” a liceo da un assistente di Monicelli che mi fece un colloquio con una telecamera e mi scelse perché conoscevo le lingue e sapevo andare a cavallo. Ricordo che mi offrirono 5 milioni, che io da modella guadagnavo con una passerella. Ero in palla totale. Tale era la paura che speravo di schiantarmi con il motorino piuttosto che andare in scena». Ha mai fatto uso di droghe per placare l’ansia? «La mia ”droga” è stato lo Xanax». E da ragazza? «Sono stata una ragazza incosciente. Ma chi non ha provato?». Canne o droghe pesanti? «Ho provato di tutto. Ma sono talmente sana dentro che in me la droga non ha attecchito». Ha mai fatto ricorso alla chirurgia plastica? «No. E mi piacerebbe arrivare alla vecchiaia con una faccia che racconti la mia storia, anche se non metto la mani sul fuoco che lo farò. Piacciamoci per quelle che siamo, senza diventare...». «Mostri ambulanti» e «donne canotto». Sua mamma si è molto arrabbiata quando lei ha apostrofato così le donne rifatte. «Mi spiace, non intendevo assolutamente riferirmi a lei, che anzi ha dovuto affrontare interventi di chirurgia tutt’altro che estetica e un periodo molto doloroso di malattia. Mia madre è una donna bellissima e spero di arrivare alla sua età con la sua forza, la sua energia e la sua bellezza per poter fare ancora cinema e tv». Le piace questa tv? «La guardo poco, mi fa sentire intossicata. Il tempo narrativo della tv è troppo veloce, non ti permette mai un minuto di silenzio senza provocare il cambio di canale, quindi il panico per gli investitori pubblicitari. Ti manda ai pazzi». Che fa, sputa nel piatto in cui mangia? «No, è che mi piace di più andare al cinema e a teatro. E spesso in tv si vedono delle grandissime porcherie che fanno male agli occhi e all’anima. Prima di arrivare al tg devi subire pacchi, contro pacchi, bambini prodigio che urlano, spogliarelli. un’ossessione: se non stai col culo e le tette di fuori è come se non interessassi. Sulle copertine potranno metterci anche le attrici brave? O solo quelle di vent’anni col capezzolo che ammicca?». Fa tanto la bacchettona, ma anche lei ha posato nuda sul set e sui giornali. « vero, ma perché ho ceduto anch’io al ricatto di chi mi chiedeva di stare più scollacciata. E poi, io non sono una che ha pudore del proprio corpo». Si è spogliata per spirito di emulazione nei confronti di sua madre o di competizione? «Mi sono spogliata perché da giovane sei più suscettibile alle pressioni delle riviste e della tv». Quali programmi le fanno cambiare canale all’istante? «I Grandi Fratelli e le Isole varie». Non sarà contentissima sua madre, che ha partecipato alla Fattoria. «Della Fattoria non ho perso neanche una puntata». Com’è messo il cinema in Italia? «C’è una crisi profonda, un appiattimento totale. Il cinema somiglia sempre di più alla tv, mentre dovrebbe volare più alto». Il suo modello di attrice? «Meryl Streep». Il regista con cui sogna di lavorare? «Woody Allen!». Il personaggio che le piacerebbe interpretare? «Spesso noi impersoniamo personaggi ”da tinello”. Invece io, che sono ”tanta”, vorrei anche incarnare caratteri forti, come Oriana Fallaci». La Rai sta preparando una miniserie di due puntate sulla Fallaci. Vero che lei è andata a proporsi al direttore di Rai Fiction, Fabrizio Del Noce? «E lei come fa a saperlo? Quando ho saputo che la Rai aveva questo progetto ho esultato e ho detto a Del Noce che mi piacerebbe molto fare la Fallaci. L’unico problema è che dovrei ricominciare a fumare... Ma dipende da cosa vogliono raccontare. Se la Fallaci a venti, trent’anni, io ormai, come dicono a Roma, c’ho ”na certa. A me piacerebbe interpretare la Fallaci segnata dall’eye liner e dalle rughe, con quella sua faccia arcigna che aveva carattere, raccontava tutto, anche la sua cattiveria». C’è rimasta male quando Antonello Grimaldi ha scelto Isabella Ferrari al suo posto per ”Caos calmo”? «Quando fai un provino e non scelgono te è ovvio che ci rimani male. Poi quando ho visto il film con gli occhi strabuzzati mi sono detta: meno male che non l’ho fatto. Quella scena di sesso era del tutto gratuita, messa lì giusto per fare scandalo. Ho riso molto pensando alla Lante della Rovere sotto le grinfie di Moretti». Qual è stata l’esperienza più mortificante della sua carriera? «Dover dimostrare che avevo bisogno di lavorare. pur vero che gli aristocratici nella storia hanno fama di fannulloni che non hanno mai alzato il culo, e forse anche i miei antenati sono stati così perché della mia famiglia non mi è rimasta neanche una forchetta. Quindi mi sono sempre dovuta dar da fare. Ma questa è stata la mia rivalsa sulla mia famiglia». Ha detto che il suo sogno è fare un film ispirato al libro di Marco Lodoli, ”Sorella”, su una ragazzina che prende i voti. Strano sogno per un’atea... «Infatti, quella ragazzina non ha il dono della fede, anche se vorrebbe, come me. Anch’io vorrei credere. Tutti siamo alla ricerca di Dio. Ma alla fine sono convinta che sia questa vita ciò in cui dobbiamo credere». Se dovesse rinascere, preferirebbe reincarnarsi in Moana Pozzi o in madre Teresa di Calcutta? «Moana Pozzi. Anzi, Aretha Franklin, una negrona con due tette così».