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 2010  aprile 05 Lunedì calendario

2 articoli – ARCHITETTI NELLA RETE. PER RISPARMIARE - Una laurea in architettura al Politecnico di Torino, un master all’Istituto europeo di Design di Milano, una lunga esperienza all’estero

2 articoli – ARCHITETTI NELLA RETE. PER RISPARMIARE - Una laurea in architettura al Politecnico di Torino, un master all’Istituto europeo di Design di Milano, una lunga esperienza all’estero. E poi? E poi Paola Lorenzoni, architetto milanese d’adozione, si è guardata allo specchio. «Ho capito dove sta il problema’ dice ”: la gente ci vede come beni di lusso, professionisti costosi». così che è cominciata l’avventura di LCA, Low Cost Architetti: un gruppo giovane, qualificato, con una missione: rimettere a nuovo le case senza «svenare» il cliente. Non sono i soli. Da almeno due anni, complice la crisi che frena commissioni e progetti, gli studi di architettura stanno mutando pelle. Tariffe più basse, tagli alle spese, sopralluoghi virtuali per abbattere i costi. «Diciamo che si taglia dappertutto ma non sulla qualità del lavoro», spiega Paola. Sì, ma dove si «sforbicia»? «Per esempio sulle spese di affitto – continua l’architetto ”: noi non abbiamo proibitivi studi in centro, ci appoggiamo a una struttura che ospita professionisti. Insomma, abbiamo una stanza. Ma possiamo anche lavorare da casa, basta un pc. Così costiamo meno». E se anche il cliente ci mettesse del suo? Se si sfruttasse l’istinto del fai-da-te, ormai da anni appannato dalla tentacolare società dei servizi? «Per esempio, noi consigliamo i materiali, ma poi il cliente può acquistarli da sé’ spiega Paola ”. Prendiamo il caso dei rivestimenti: noi indichiamo quali piastrelle o parquet scegliere e dove comprarli. Così si evita il sovrapprezzo della ditta». La filosofia Ikea applicata all’architettura? Valeria Bongini, milanese, ideatrice di Interior Relooking, specializzata in arredamento d’interni, va oltre: «Noi sfruttiamo la rete. Per un consiglio sulla disposizione dei mobili o sui tessuti, per esempio, spesso non servono sopralluoghi. Basta inviarci foto e planimetrie della casa e noi mandiamo il progetto in e-mail. Per cinquanta euro». Se il cliente poi vuole interventi più «pesanti» sulla casa o sull’ufficio, scatta il secondo passo: «Facciamo un sopralluogo e cerchiamo di conoscere meglio gusti e predisposizioni – spiega Bongini, forte dei 25 mila contatti online a dieci mesi dal lancio di Interior Relooking ”. Ma facciamo risparmiare anche qui, perché consigliamo ditte fidate e a costi bassi». Risparmio vero? Si parla del venti, trenta per cento. «Guardi, la nostra filosofia è quella di rendere l’architetto una figura familiare, alla portata di tutti – dice ”. Quando mi sono laureata, al Politecnico di Milano, ho capito che questa professione deve diventare più elastica, flessibile e aperta a tutti». Anche le società di costruzioni si adeguano ai tempi. Come la Real Erif Estate di Legnano, che da meno di un anno propone Ristrutturazioni low cost. un servizio che promette molto: preventivo online e primo sopralluogo gratis, poi un risparmio del venti per cento sui lavori. «Il nostro punto di forza – spiega Gianluca Lazzaroni, responsabile del progetto’ è che siamo una ditta con trent’anni di esperienza e che ha al suo interno tutte le figure professionali richieste. Dall’imbianchino all’idraulico al progettista, quindi il cliente non deve appoggiarsi a ditte esterne con i relativi costi aggiunti». La clientela è mista: si va dalle giovani coppie senza posto fisso, a personaggi come l’ex calciatore José Altafini, che si è fatto rimettere a nuovo la casa. «Spesso incontriamo persone che desiderano rinnovare la casa ma non osano farlo, spaventate dalla spesa’ continua Paola Lorenzoni ”: ebbene, non sanno che invece basta poco. Il bello è aiutarle a capire che mondo vogliono, che gusti hanno». Arredy (www.arredy.com), il portale di consulenza in interior design creato dal marchigiano Gianluca Baroni, propone una scelta tra classico emoderno: si inviano le foto della casa e si sceglie lo stile su cui lavorare. Non è tanto una brutale tendenza al risparmio ma piuttosto ottimizzazione di scelte e interventi. Un architetto a misura di persona. E in rete nascono negozi di arredamento con pezzi belli ma convenienti. Come Dammi design o Mobili Abitando, dove divani e lampade hanno stile e costano (relativamente) poco. Filosofia Ikea? Forse. O forse è solo voglia di una casa che ci assomigli di più. Roberta Scorranese LESSICO CASALINGO - Stucco veneziano Rivestimento murale, diffuso a partire dal XIV secolo nelle case della Serenissima, a base di calce spenta con polvere di marmo e pigmenti naturali. Diventò «di moda» nel 1500-600. La lavorazione prevedeva la stesura di almeno sei strati di intonaco, per uno spessore di circa 2-3 centimetri. Gli ultimi venivano trattati con acqua saponata e calce, infine cerati. Il risultato era un rivestimento resistente all’umidità, traspirante e di lunga durata. Oggi questa tecnica estremamente onerosa, lascia il posto a intonaci premiscelati che semplificano la posa e ne riducono i tempi. I moderni prodotti industriali sono noti anche come spatolato, stucco lucido, stucco antico. Marmorino Variante dello stucco veneziano (al quale si aggiungevano polvere di marmo e altri minerali) in cui la particolare tecnica di lucidatura superficiale conferiva all’intonaco l’aspetto di una pietra di marmo come indica, appunto, il nome «marmorino» attribuito ai tre strati superficiali del materiale. Anche in questo caso, esistono prodotti industriali premiscelati che assicurano risultati di grande effetto. Encausto Antica tecnica pittorica murale in cui i pigmenti venivano mescolati a cera. Mantenuti liquidi dentro un braciere, erano successivamente stesi sul supporto con una spatola e fissati a caldo con utensili di metallo chiamati cauteri. Marco Vinelli