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 2010  giugno 03 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CANFORA, LUCIANO"


SETTIS Salvatore. Storico dell’arte. Direttore della Normale di Pisa. […] non è un devoto della diplomazia, col risultato che di tanto in tanto gli si rovesciano addosso polemiche di fuoco, come è accaduto per il ”Papiro di Artemidoro”, la più antica carta geografica al mondo. Lui ne aveva avallato l’autenticità, datandolo al primo secolo. Venne contestato da Luciano Canfora, secondo il quale il documento, acquistato dalla torinese Compagnia di San Paolo, è un falso. Ne è venuto fuori [...] uno scontro furioso. [...].

Mario Baudino, ”La Stampa” 6/6/2007 - Scheda Parrini su SETTIS Salvatore

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«D’Alema? Mi è anche simpatico, ma è un professore universitario mancato, considerato il suo grado di permalosità. In un consiglio di facoltà farebbe un figurone. Come politico? Mi sembra ingenuo. Gli hanno spiegato che doveva essere atlantico e si è messo in testa l’elmetto di cartapesta» (Luciano Canfora, intellettuale di sinistra).

Agostino Gramigna su Sette del 04/10/01 a pagina 68

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Trentatré storici di diverso orientamento (ci sono Luciano Canfora e Rosario Villari, progressisti; Ernesto Galli della Loggia e Francesco Perfetti, liberali; Francesco Traniello e Francesco Malgeri, cattolici) hanno firmato il "manifesto dei 33", un documento col quale propongono due percorsi di studio storico-cronologico di cinque anni ciascuno.

P.C. sul Corriere della Sera del 25/2/2001 a pagina 31.

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[…]"La sinistra se sapesse fare il suo mestiere se ne dovrebbe andare dal potere" (Luciano Canfora sul ”Corriere della Sera” di venerdì 26 marzo).

Fonte: ? – Uscite: Ipse dixit 2-8 aprile 1999

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[…] Non c’entra con l’Alessandro-criminale di guerra dei Maccabei e dello storico cristiano Orosio, che, come ricorda Luciano Canfora nell’introduzione al Romanzo di Alessandro appena uscito per Sellerio (180 pp., 9 euro), lo descrisse come "una belva assetata di sangue". […]La fascinazione del potere è l’elemento fondante del mito di Alessandro, sosteniamo con Canfora […].

La Stampa 30/04/2005, pag.26 Silvia Ronchey

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Cambiare il proprio volto con quello di un altro. Un bel trapianto di faccia come promettono alcuni chirurghi americani dell’Ohio per vedersi riflessi nello specchio con l’immagine di un personaggio della storia, magari, oppure di un attore o anche del proprio vicino di casa. […] «Mi dispiacerebbe perdere la mia faccia – sta al gioco lo storico Luciano Canfora ”, anche perché mi viene in mente Vitangelo Moscarda, il personaggio di Uno, nessuno e centomila di Pirandello: una mattina si guarda allo specchio e scopre un nuovo particolare del suo volto». Ecco, sorride Canfora, «questo mi induce a pensare che nella mia faccia ci siano ancora tante cose da scoprire, quindi aspetterei per cambiarla...». Però lo storico confida di amare molto il volto di Socrate, «o quello che ci fanno credere sia lui: più di chiunque altro incarna l’ironia», come anche «Gérard Philipe, uomo dal volto divertentissimo» […].

Claudia Voltattorni, Corriere della Sera, 28/07/2005

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[…] Luciano Canfora, ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari […]. […] Grande sostenitore del dovere di studiare il latino: «Senz’altro. Nel mio libro Noi e gli antichi (Rizzoli, 7 euro), citando un pensiero di Gramsci, ribadisco che lo studio del latino è indispensabile perché è duro, difficile. Il latino è una magnifica disciplina per imparare a imparare. È, per la mente umana, come il cadavere per lo studente di anatomia: una lingua morta, a differenza di una lingua viva, si può vivisezionare. Il cervello s’impossessa dei suoi meccanismi sfruttando tante facoltà come la memoria e la capacità di connessione».

MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005

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[…] Luciano Canfora, nel suo ”Giulio Cesare. Il dittatore democratico” (Laterza 1999, titolo tutto un programma per il libro di uno storico così ”di sinistra) […].

Il Foglio 19/11/2005, pag.VI-VII Siegmund Ginzberg

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[…] All´Auditorium di Roma, primo appuntamento di una serie intitolata «Lezioni di Storia», organizzata dall´editore Laterza e dalla Fondazione Musica per Roma (dopo Carandini, sarà la volta di Luciano Canfora, Andrea Giardina, Alessandro Barbero, Antonio Pinelli, Anna Foa, Vittorio Vidotto, Emilio Gentile e Alessandro Portelli: ciascuno prenderà in esame una giornata simbolo nella storia di Roma) […].

La Repubblica 28/10/2006, pag.58-59 Francesco Erbani

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[…] Il 15 aprile 1944 Giovanni Gentile viene assassinato a Firenze. E fra gli enigmi connessi al delitto se ne profila uno con al centro, appunto, la figura di [CONCETTO ] Marchesi. Per tentare di decifrarlo, lo storico dell´antichità Luciano Canfora scriverà assai più tardi, nel 1985, edito da Sellerio, un libro affascinante, una sorta di noir dal vero. S´intitola La sentenza. L´autore percorre l´intero arco delle ipotesi che accompagnano la morte di Gentile (se alla base dell´attentato ci sia un ordine emanato dal Pci, se si debba invece pensare a un´iniziativa "dal basso", e così via). Ma Canfora esamina soprattutto il ruolo che svolse, all´interno del «caso», Concetto Marchesi. Ne ripercorre la carriera di militante comunista. Ricorda le roventi accuse che egli rivolse a Gentile. Esclude che quella variante finale, in cui si parla esplicitamente di morte, apposta da Li Causi al testo di Marchesi, possa essere passata senza la sua approvazione.
Canfora definiva comunque quell´attentato un «fotogramma sfocato». Tale forse è destinato a rimanere. Offuscando, di scorcio, la biografia - che si vorrebbe luminosa - d´un grande umanista.

Nello Ajello, la Repubblica 5/2/2007

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VARI ARTICOLI E APPUNTI VARI: I DIARI DI MUSSOLINI VISTI DA DELL’UTRI [che non ha dubbi sull’autenticità]. . L’ULTIMO ARTICOLO - DI LUCIANO CANFORA - DIMOSTRA INCOFUTABILMENTE CHE SONO FALSI

[…] Le reiterate scoperte che ci portano ogni tanto – era già accaduto nel 1994 – brani dal diario del 1939 rischiano di muoversi sul terreno della fantasia. […] Sembra superfluo fantasticare di cattura partigiana dei diari avvenuta a Dongo (Luciano Canfora)

Luciano Canfora, Corriere della Sera 14/2/2007

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Il bravo Antonio Scurati organizza (con Alessandro Bertante) un festival dedicato alla creatività artistica italiana e convoca i migliori scrittori italiani a leggere in anteprima i brani delle opere che stanno creando (da cui il titolo «Officina Italia», dal 3 al 5 maggio alla Palazzina Liberty di Milano). […] Il bravo Antonio Scurati […] invita al suo festival molti bei nomi: Roberto Saviano, Alessandro Baricco, Luciano Canfora, […].

Il Giornale 01/05/2007, Caterina Soffici

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 UNA delle maggiori scoperte degli ultimi decenni (la più antica carta geografica, e il più lungo testo di Artemidoro al mondo), pagata quasi tre milioni di euro dalla Compagnia di San Paolo di Torino, e una querelle scientifica tra le più imponenti da tanto tempo in qua: Salvatore Settis (e un nutrito gruppo di studiosi internazionali) versus Luciano Canfora; direttore della Normale di Pisa, contro il docente di Bari che dirige la rivista Quaderni di storia. Anche con ferocia, li contrappone il Papiro di Artemidoro, 250 per 32 centimetri: per Settis, è la scoperta; per Canfora un falso, forse del greco Simonidis, vissuto nel 1800. Ora, il Papiro è esposto a Berlino, accanto a buone opere di riferimento; e sempre a Berlino, ne è stata presentata l’edizione critica: due volumoni di 4 chili, 680 pagine più le foto, 480 euro.
Canfora è assente: «Non invitato», fa sapere. Settis e chi ha lavorato con lui ritengono di aver messo la parola fine alla diatriba. «Canfora non mai studiato il Papiro; non si può giudicare un papiro dalle foto» (Claudio Gallazzi, il primo a vederlo); «un falso del 1800? E’ impossibile: nel testo, una città è chiamata con un nome trovato la prima volta su tre monete nel 1986», e «certe cifre sono scritte in un modo conosciuto 30 anni dopo la morte di Simonidis» (Settis); «le analisi chimico-fisiche, in tre laboratori, diversi e anche con il carbonio 14, datano al I secolo dopo Cristo papiro e inchiostri» (Pier Andrea Mandò, Istituto di Fisica Nucleare). Albio Cassio, uno dei massimi grecisti, e Franco Montanari, autore anche d’un vocabolario, dicono che negli idiomi, e nella grafia, tutto torna: è compatibile; e (Gallizzi) «volute, apici e trattini, spostano una grafia anche di 200 anni; poi, un falsario non inventa una grafia, ma la copia: una sola è simile a questa, sul papiro detto ”di Cleopatra”, pubblicato nel 2000 e ora in mostra» […].

Il Messaggero 13 marzo 2008, FABIO ISMAN

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Dopo l’ultima estate calda, nel 2007, passata tra polemiche sulla gestione e dimissioni di gruppo, il «Premio Viareggio-Rèpaci» (che quest’anno festeggia la 79esima edizione) cambia strada. di ieri sera l’annuncio dei nuovi membri (11 in tutto) destinati a prendere il posto dei dimissionari. Questi i nomi dei prescelti dall’attuale presidente del «Viareggio-Rèpaci» Rosanna Bettarini: Eugenio Borgna, Marisa Bulgheroni, Luciano Canfora, […].

Corriere della Sera 21/4/2008

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[SULL’ASSASSINIO GENTILE] […] un libro affascinante di Luciano Canfora («La sentenza») apparso presso l’editore Sellerio nel 1985. Canfora applicò alla lettura dei documenti (un articolo di Concetto Marchesi, un articolo di Togliatti, le notizie diramate dalla Bbc e una sorta di necrologio del filosofo apparso a Ginevra con una sconcertante preveggenza nel giorno stesso della morte) la stessa accattivante perizia filologica con cui ha letto più recentemente il papiro di Artemidoro […].

Corriere della Sera 20 giugno 2008, Sergio Romano

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[…] Chiedendo perdono per un 2008 zeppo di banalità, e formulando il proposito per un 2009 pieno di idee originali, ecco un prontuario delle cose da fare e da evitare nelle pagine di Cultura dei giornali […].
COSE DA FARE […] Paginone sulle polemiche attorno al Papiro di Artemidoro, detto non a caso «Il rotolo della discordia». Ricordarsi, come appoggio, le due interviste bilanciate a un sostenitore della teoria dell’autenticità e a uno di quella del falso, scelti a caso. L’archeologo Salvatore Settis e lo storico Luciano Canfora, ad esempio […].

Luigi Mascheroni, il Giornale 29/12/2008, pagina 24

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[…] Domani, lunedì 23 febbraio, alle ore 11 al Circolo del ministero degli Affari Esteri verrà presentato il X volume della «Storia d’Europa e del Mediterraneo» diretta da Alessandro Barbero (Salerno Editrice). Interverranno, insieme al curatore e a Luciano Canfora, il sottosegretario Vincenzo Scotti, Giulio Andreotti e Lamberto Dini […].

Alessandro Barbero, Il sole 24 ore 22/2/2009

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Chi sono i principali collaboratori [DI RAI STORIA]?
«Tutti i redattori che a suo tempo hanno animato La storia siamo noi, più la collaborazione preziosissima di Barbara Scaramucci, e di un gruppo di storici, cito Giovanni Sabatucci, Giovanni De Luna, Dino Gentile, Luciano Canfora e tanti altri ancora» [GIOVANNI MINOLI].

Raffaello Uboldi, Il Messaggero, 26/2/2009

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[…] saggio di Luciano Canfora su La natura del potere (Laterza), […].

Filippo Ceccarelli, la Repubblica, 25/03/2009

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Ha confutato l’autenticità del papiro di Artemidoro, avallata da uno studioso della statura di Salvatore Settis, col piglio diresti giocoso che è una sua maniera amabile o insopportabile - dipende dalla posizione dell’interlocutore - di evitare la pomposità accademica senza evitarne affatto l’autorevolezza, la dottrina. Luciano Canfora, filologo classico dotato di una vivacità polemica pari alla brillante capacità di narratore, accetta subito di commentare la nuova scoperta relativa alla Sindone e alla sua datazione fatta dallo studioso francese Thierry Castex e divulgata dalla storica italiana Barbara Frale nel libro I templari e la Sindone di Cristo appena pubblicato dal Mulino.
La nuova scoperta, dunque…
«Se lei la chiama scoperta, l’ammiro».
[…] Lei è sicuro che si tratti d’un oggetto realizzato molti secoli dopo la morte di Cristo, vero?
«Nel 1978 uscì un libro di Vittorio Pesce intitolato E l’uomo creò la Sindone, edizioni Dedalo. L’argomento - e la dimostrazione del titolo - vi è trattato in ogni aspetto, incontrovertibilmente. Basta rifarsi a questo libro, il resto è un inutile sofisticare».

Maria Giulia Minetti, La stampa 22/7/2009