Frammenti, 26 maggio 2010
Tags : Andrea Ceccherini
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CECCHERINI
ANDREA"
Firenze ha comunque i suoi bravi figlioli. pur sempre la città di Andrea Ceccherini, un ragazzo che nel rischio di essere solo un Dj Francesco s’è invece attrezzato per essere il Gianni Letta del futuro. Non avrà neppure trent’anni e ha già segretarie, relazioni d’altissimo livello e una quota di potere nell’editoria tale da essere il cliente numero uno del ”Corriere della Sera”, quasi il supplente dell’azionista di riferimento che non c’è. Lui è quello che ha inventato «il quotidiano in classe», ha escogitato il sistema di far comprare dalle fondazioni bancarie quarantamila copie del ”Corriere” - giusto per addolcire lo scarto con la concorrenza - e ci sguinzaglia sopra una cartata di docenti della Cattolica per indottrinare i pupi sull’arte di sfogliare il giornale.
Fonte: Pietrangelo Buttafuoco Panorama, 17/03/2005
Intervistato pubblicamente mercoledì sera a Firenze dal direttore de La Stampa Giulio Anselmi, per un incontro dell’Osservatorio Giovani-Editori - sul palco anche il presidente di Rcs Piergaetano Marchetti e quello dell’Osservatorio Andrea Ceccherini - Geronzi si propone come banchiere di sistema e al centro del sistema.
Francesco Manacorda, La Stampa 6/6/2008, pagina 28
Come ogni primavera arriva la kermesse de La Bagnaia costruita sul modello dell’avanspettacolo Dietro l’alibi dei giornali a scuola, il business delle diffusioni dopate Ogni primavera, puntuale come il polline, arriva, da troppo tempo, anche il Convegno di Borgo La Bagnaia (Grosseto) sul ”Giornalismo e i giovani”, organizzato dall’indaffaratissimo Andrea Ceccherini che, al pari di Giuliano Soria , presidente dell’ormai impronunciabile (ma solo da quest’anno) premio letterario ”Grinzane Cavour” è riuscito a costruire sul niente un’iniziativa piena d’aria che gli consente di vivere sontuosamente senza lavorare. Ceccherini, quando aveva ancora i pantaloni corti, inventò l’”Osservatorio permanente giovani” che aveva, fin dalla nascita un ”permanente” di troppo, come se un Osservatorio potesse anche essere ”occasionale”. Ma è nello stile di Ceccherini giocare sul sontuoso apparente. La finalità teorica dell’Osservatorio è quella di diffondere la lettura dei quotidiani nella scuola italiana. Invece l’obiettivo concreto dell’organizzazione che consente a Ceccherini di scorazzare per l’Italia in auto blu con autista e di sostare nelle anticamere che contano, è quello di dilatare la diffusione inventata dei grandi quotidiani generalisti, attraverso la dispersione gratuita delle copie dei quotidiani in classe. In altre parole, mentre alcuni editori regalano pile di giornali ai clienti degli alberghi (e quando si vede l’imponente non ritirato alla fine della giornata -nemmeno gratis!- viene una stretta al cuore) gli stessi editori smerciano il loro invenduto anche nelle classi delle scuole italiane. Dove, anziché pasticciare con i giornali, gli studenti dovrebbero imparare il gusto, l’abilità e il bisogno di leggere. Tutte doti, queste, che rifiutano le scorciatoie-favolistiche alla Ceccherini e che si guadagnano invece attraverso lo studio dell’ortografia, della grammatica, della sintassi, della letteratura, dell’educazione civica, della storia (quasi abolita per mancanza di tempo, si dice; vincolo, questo, che, evidentemente, non vale per Ceccherini) e della geografia (abolita del tutto ”senza se e senza ma”; sempre per motivi di tempo, per cui uno studente che ritiene che la Sicilia sia confinante con la Croazia, può essere ugualmente considerato maturo). […]Alessandro Barricco, intervenendo su la Repubblica a gamba tesa su questo tema, sia pure allargandolo a tutti i fondi pubblici sprecati per fare cultura assistita (che è un ossimoro), ha fatto tremare i parrucconi e le crinoline dei maître-à-penser della sua parte ideologico-politica ma non ha scosso le certezze da pubbliche relazioni del nulla di Andrea Ceccherini. Quest’ultimo infatti prosegue imperterrito nel suo rito basato sulle inconcludenti passerelle de La Bagnaia, costruite sul modello dell’ avanspettacolo di un tempo, in cui le attrazioni erano annunciate come ”8 ballerine 8”. Ceccherini, incurante del fatto che persino ”il Bagaglino” è stato cancellato anzitempo dai palinsesti televisivi per manifesta inutilità, scippa lo stilema nazional-popolare di un tempo e, anziché evocare le ballerine, scrive: ”8-direttori-8”, ”8-editori-8” con l’obiettivo di avere, il giorno dopo, sui grandi quotidiani, una foto con il suo sorriso a 56 denti, tipo Chlorodont, assieme a quella degli editori dei grandi giornali che cosi, grazie al pretesto-Ceccherini, si esibiscono sui loro stessi giornali, in un circuito di provinciale di do ut des che ha fatto il suo tempo, costituendo, questi comportamenti, il relitto più evidente della prima repubblica mediatica che Ceccherini vorrebbe comprensibilmente imbalsamare perché, lo riconosciamo, non è facile mettersi a lavorare a cinquant’anni, dopo aver lautamente vissuto sul nulla frenetico. Senonchè quello che sempre più stancamente e deludentemente sta facendo Ceccherini, visto che il ”vertice” de La Bagnaia e l’alluvione gratuita di giornali nelle classi italiane, non possono cessare per iniziativa del suo massimo beneficiario, queste iniziative dovrebbero essere bruscamente interrotte dalla nouvelle vague editoriale italiana (se c’è) che, anziché, ”bagnaiarsi” in quel di Grosseto, dovrebbe impegnarsi a fare dei giornali più attenti ai bisogni dei lettori del 2009, evitando ogni scorciatoia (anche perché, di scorciatoie, non ce ne sono) e soprattutto evitando il compiaciuto ma deprimente auto-incensamento.
Fonte: Sabina Rodi, ItaliaOggi 12/5/2009
[Nel bilancio 2008 della Fondazione Roma anche una donazione] il contributo da 70 mila euro all’iniziativa "Quotidiano in classe" dell’Osservatorio Giovani Editori di Andrea Ceccherini, il "Gianni Letta di domani" che ogni anno convoca a Bagnaia i direttori dei principali giornali.
Fonte: Francesco Bonazzi, Il Fatto, 15/10/09