Frammenti, 25 maggio 2010
Tags : Manlio Cancogni
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CANCOGNI, MANLIO"
In redazione c´erano gelosie?
[EUGENIO SCALFARI:] «No, sarebbero arrivate più tardi. Io di fatto ero il vicedirettore, facevo il giornale con Arrigo [BENEDETTI], Carlo Gregoretti, che l´aiutava a impaginare, e il caporedattore: al principio Antonio Gambino, poi Gianni Corbi. Gli altri erano pochi ed eccellenti giornalisti - da Manlio Cancogni a Fabrizio Dentice, da Vittorio Gorresio a Enrico Rossetti, da Mino Guerrini a Sergio Saviane, da Marialivia Serini a Giancarlo Fusco, più tardi Camilla Cederna, Sandro Viola, Andrea Barbato, Livio Zanetti, Nello Ajello. Tutti con lo sguardo fisso sulla direzione, quasi ipnotizzati: un po´ come in Prova d´orchestra, il violino non scruta cosa fa la tromba».
La Repubblica 30/09/2005, pag.58 Simonetta Fiori
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Anna Maria Rimoaldi che si occupa dello Strega […]: «Nel ´73 tutti davano per sicuro Piero Chiara. Lui si sentiva la vittoria in tasca. Ma poi Manlio Cancogni lo scavalcò. A me interessa che nello Strega ci sia l´agonismo».
Francesco Erbani, La Repubblica, 09/05/2006
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[…] Al pontile [DI FORTE DEI MARMI] Manlio Cancogni ha dedicato un romanzo, «Il latte del poeta», pubblicato da Rizzoli nel 1977. « il ricordo del primo pontile, quello di legno – racconta ”. Come in un quadro rivedo ancora le rotaie, la gru che sollevava i marmi e sulla quale i ragazzini facevano i tuffi, i barconi nerissimi» […].
Corriere della Sera 27 luglio 2007, pag.23 Marco Gasperetti
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[…] E dunque andiamo indietro di quasi mezzo secolo con le pagine del calendario. Posizionandoci in qualche punto della Versilia di allora: «in uno dei tanti formicolanti purgatori dell’estate italiana». Magari ai tavolini del Caffè Fappani di Viareggio, dove lo strabordante Fusco (spezzino di nascita, viareggino d’adozione) è l’incontestabile re: «Ci annientava con la sua meravigliosa capacità di raccontare, quando parlava era grande come Tolstoj scrittore», ricorda Manlio Cancogni che gli fu amico e ascoltatore.[…].
Stefano Ciavatta e Alberto Alfredo Tristano, Il Riformista 17/9/2009
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Con Alfredo Todisco, scomparso ieri all’età di novant’anni, ci eravamo conosciuti al «Mondo» di Mario Pannunzio, dove era arrivato nel 1949, insieme con Manlio Cancogni e Giancarlo Fusco, dall’«Europeo» di Arrigo Benedetti, nel quale aveva condiviso la stagione luminosa di Camilla Cederna, Emilio Radius e Raul Radice […].
Giovanni Russo, Corriere della Sera 09/03/2010