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 2010  aprile 27 Martedì calendario

Parigi prende Milano per la gola (un pezzo sull’alta pasticceria) - Le madeleines di Carla Bruni hanno forma tonda, guscio croccante e un morbido ripieno

Parigi prende Milano per la gola (un pezzo sull’alta pasticceria) - Le madeleines di Carla Bruni hanno forma tonda, guscio croccante e un morbido ripieno. E non si intingono nell’infuso di tiglio, come da vangelo proustiano, ma le mangi come fa Marie Antoinette nel film di Sofia Coppola: a morsi carnali. Perché i macaron sono la memoria recente di Parigi, il simbolo dolce della città delle folies e dei caffè. E da domani i dolcetti parigini di pasta di mandorle e crema sfideranno la Sacher di Cova e i tartufi di Sant’Ambroeus: Ladurée, la storica boutique della Ville Lumière, apre in via Spadari. Proprio davanti a Peck e non lontano da Cracco (e dal Panarello di Speronari). Macaron contro crema di funghi. «Per carità, non parliamo di sfide – ride Svetlana Voloshyna, imprenditrice russa milanese d’adozione, titolare della Ladurée meneghina ”. Milano è Milano e la nostra boutique è un contributo alla sua raffinatezza». Stucchi, oro e mogano Guai a parlare di pasticceria: tra i muri a stucco grigio’verde, dietro le scritte in oro, i medaglioni con «l’angelo pasticciere», simbolo della maison, o i banconi in marmo e mogano c’è una gioielleria culinaria. Niente consumazioni all’interno (per adesso, ma un soppalco è pronto ad accogliere tavolini per il the e due chiacchiere), solo scelta di dolci e confezioni di lusso. la rigida politica parigina, che guiderà tutto il cammino milanese del punto vendita, decidendo strategie e persino il colore della carta da confezione. Nell’omonimo film di Sofia Coppola, Marie Antoinette divora i macaron ma forse all’epoca non esistevano ancora nella versione attuale. Perché l’idea di unire i due gusci di pasta di mandorle con un ripieno venne a metà del Novecento da un cugino di Louis Ernest Ladurée, il fondatore della pasticceria ottocentesca. Pierre Desfontaines provò con una farcitura di cioccolato e nacque un’icona: se Karl Lagerfeld e Carla Bruni hanno confessato una macaron-dipendenza, Barbra Streisand non manca mai di fare una puntatina da Ladurée. E di recente, durante il viaggio presidenziale in Francia, le piccole Sasha e Malia Obama hanno scelto il gusto più cool: gelsomino. Dei macaron parla anche il singolo d’esordio del cantante Helmut Fritz, «a m’énerve». «La boutique punta su raffinatezza, buon gusto e un ambiente accogliente’ dice Clara Murano, la direttrice – non a caso nasce in pieno centro». E l’idea di portare un pezzo di Parigi a due passi dal Duomo scaturisce da un atto di amore materno. Sì, perché la signora Voloshyna si trovava a Parigi un anno fa e quando l’amata figlia Patrizia la implorò di portarla da Ladurée per farle assaggiare i famosi dolci nonostante il poco tempo a disposizione, notò che davanti alla boutique di Saint-Germain c’era una lunga fila. «Pensai che queste prelibatezze non conoscono crisi’ dice oggi Voloshyna’ perché più che prodotti sono dei simboli. E possono affascinare anche l’Italia». Ogni stagione un tema Non costano poco, va detto: otto euro per un etto. Però vengono direttamente da Parigi (la ricetta originale ha reso ricchi chef come l’alsaziano Pierre Hermé, detto «Le Picasso de la pâtisserie») e si «vestono» a tema per ogni stagione. «Per il debutto milanese – spiega Murano – abbiamo scelto colori e gusti delicati, ispirati alla festa della mamma». Ecco, l’italianizzazione: trasformare l’irriverenza ironica parigina nel gusto casereccio e un po’ nostalgico degli italiani? «Creeremo un ambiente familiare, senza stravolgere lo spirito originale», precisa Murano. Il personale italiano è stato selezionato per professionalità e gentilezza (una dipendente è stata «strappata» al dirimpettaio Peck). Il sorriso, si diceva. Chiunque sia stato nella boutique di Saint-Germain ricorda l’affabilità del personale che sussurra: «Chocolat ou menthe-vanille?» Già, i gusti: basilico e liquirizia, rosa e violetta... Ma tra i cardini ci sono le confezioni: alcune griffate, come quelle firmate Christian Louboutin, mentre le più antiche sono da collezione. La boutique offre anche cioccolatini e miele. E candele profumate, come da tradizione. « diversa dalle storiche pasticcerie milanesi’ conclude Voloshyna’ però questo stile è affine ai milanesi: rispecchia il savoir vivre».