frammenti, 19 maggio 2010
Tags : Pierre Carniti
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CARNITI, PIERRE"
(2009)
[Alda Merini] Così poi l’ho sposato, nel 1953. Era un operaio, è morto nel 1981, un lavoratore. Si chiamava Ettore Carniti, io sono zia del sindacalista Pierre Carniti e anche mio marito era sindacalista.
Fonte: Alda Merini, L’espresso, 12/11/2009
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Pierre Carniti, ex segretario generale della Cisl (…)
Fonte: Sergio Rizzo, Corriere della sera 21/10/2009
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[SCALIA Vito] La Cisl si spaccò verticalmente. Con Storti la sinistra, guidata da Luigi Macario e Pierre Carniti, le categorie dell’industria, le federazioni del Nord.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Infatti la parata firmaiola più spettacolare, di ben ottocento eccellenti, fu quella che dilagò sulle pagine dell’Espresso, per tre settimane, a partire dal 13 giugno 1971. Era il documento che avrei dovuto firmare anch’io, contro Calabresi «commissario torturatore» e «responsabile della fine di Pinelli». Nella parata sfilavano tanti vip della cultura di sinistra. Dai filosofi ai registi, dai pittori agli editori, dagli storici agli scienziati, dagli architetti agli scrittori, dai politici ai sindacalisti, sino a un buon numero di giornalisti. (…) Qualche firmaiolo stavolta lo cito: Norberto Bobbio, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Vito Laterza, Giulio Einaudi, Inge Feltrinelli, Gae Aulenti, Paolo Portoghesi, Alberto Moravia, Toni Negri, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Paolo Spriano, Lucio Villari, Margherita Hack, Dario Fo, Giorgio Benvenuto, Pierre Carniti (…)
Fonte: Giampaolo Pansa, Il revisionista, Rizzoli 2009
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Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha parlato di «lavorare meno per lavorare tutti», aggiungendo una preposizione che, però, non ha modificato nella sostanza la proposta. Quella che sul finire degli anni Settanta lanciò il leader cislino Pierre Carniti. Fu infatti lui a inventarsi lo slogan "lavorare meno, lavorare tutti". Era anche quella epoca di austerità. Dice Carniti: «Già allora l´Italia aveva un tasso di attività scandalosamente più basso degli altri paesi. In particolare tra le donne. Quello slogan nacque proprio con l´obiettivo di allargare il numero degli occupati e per combattere la disoccupazione». Nella logica di ripartire il lavoro disponibile. Ma quella di Carniti non si trasformò nella strategia del sindacato allora unitario, per quanto non venne contrastata. Piuttosto fu risucchiata dal tran tran contrattuale e poi travolta dalla grande "depressione" sindacale successiva alla sconfitta subita nell´80 ad opera della Fiat di Cesare Romiti.
Fonte: Roberto Mania, la Repubblica 8/2/2009
(2007)
[Giuliano Ferrara] Nel 1980, ma dopo aver consumato la sconfitta con i suoi compagni e aver salvato ”con le mani” Pierre Carniti da un linciaggio (vecchio vizio), Ferrara si dimette spontaneamente dalla segreteria della federazione e da capo del comitato cittadino (…)
Fonte: Giuliano Ferrara, Il Foglio (Dagospia)
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Prendete il professor Pedrazzi, per esempio, Gigi per il amici, che è tra i fondatori del «Mulino» e che eretico cominciò ad esserlo più di trent’anni fa, quando con Pietro Scoppola e Pierre Carniti, a casa di Luigi Macario (allora leader Cisl) buttò giù il manifesto dei «cattolici del no» al referendum sul divorzio.
Fonte: Gian Enrico Rusconi, La Stampa 29/3/2007
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Da Altissimo a Benetton. Da Gava a Zeffirelli. L’Espresso 8 febbraio 2007. Ex ministri, intellettuali, imprenditori, sindacalisti: ecco alcune pensioni eccellenti.
Sindacalisti
Pierre Carniti 3.108 (…)
Fonte: Primo Di Nicola, L’Espresso 08/02/2007
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[CAMUSSO Susanna] Folgorata sulla via del sindacato da leader cislini come Bruno Manghi e Pierre Carniti (…)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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[TONINI Giorgio] (…) pupillo di un personaggio anticonformista come Pierre Carniti (…)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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[GORRIERI Ermanno] (…)ministro del Lavoro in un effimero governo Fanfani dell’87, è stato sempre ”fermamente anticomunista e fermamente antifascista”, anche quando preferì a Berlusconi i vecchi avversari post-comunisti, portando i suoi Cristiano-sociali fondati nel ´93 assieme a Pierre Carniti in dote alla Quercia (…)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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[SACCONI Maurizio] ho lavorato a fianco di uomini come Gino Giugni e Pierre Carniti e li ho sostenuto entrambi quando si sono presentati alle elezioni nel Veneto (…)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
(1997)
[Marini] E’ in questa veste di moderato che alla fine degli anni Settanta divenne il vice di Pierre Carniti, un capo della Cisl laico, radicale, proveniente dalle file dei metalmeccanici. Carniti, già in fasce, era un bebé di sinistra. Il padre, antifascista, lo chiamò Pierre alla francese, per contravvenire all’ordine di regime di dare nomi autarchici. Carniti sdemocratizzò la Cisl, affidando i maggiori incarichi a non democristiani. Marini lasciava fare, ma lo teneva d’occhio aspettando la prima occasione per metterlo sotto tutela. Arrivò nel 1980, con lo sciopero operaio della Fiat che sfociò però nella sfilata di protesta a Torino dei quarantamila dirigenti stufi dei disordini.
Fonte: Giancarlo Perna, Il Giornale, 13/01/1997
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I tre capi sindacali Carniti, Lama e Benvenuto, capirono che era il momento di cedere e si accordarono con Agnelli. Ma al momento di spiegarlo in piazza furono dolori . Le maestranze inviperite, presero per la collottola Carniti e gli altri e furono lì lì per menarli. Pierre si spaventò a morte. Marini gli disse «D’ora in avanti ovunque andrai, ci sarò io a proteggerti. Farò un servizio d’ordine con i miei del parastato». Fu un atto di amicizia, ma anche una presa di possesso. Da allora, Carniti si mise nelle mani di Marini. Nel 1985 Pierre, logorato, si ritirò e Marini ne prese il posto.
Fonte: Giancarlo Perna, Il Giornale, 13/01/1997
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Nella Cisl i passaggi nelle partecipazioni statali sono stati numerosi. Il colpo grosso saltò perché l’ex leader Pierre Carniti rifiutò la presidenza dell’ente televisivo di Stato Rai.
Fonte: Ivo Caizzi, Corriere della Sera, 24/02/1997
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[MARINI Franco] Insieme con Carniti, Crea e Colombo frequenta l’Istituto di formazione sindacale dedicato a Giulio Pastore.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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[MARZULLO Gigi] Quando, sul finire degli anni ottanta, l’ex segretario della Cisl Pierre Carniti fu sul punto di diventare presidente della Rai, e faceva lo schizzinoso sull’’azienda delle 13 mila tessere”, molte nullafacenti o troppofacenti, Gigi si presentò a una conferenza del temibile sindacalista. Era più o meno quello di adesso, profetico blazer blu, pantaloni grigi, camicia a righe azzurre (ne ha 60) e capelli fluenti, il massimo della trasgressione allora consentita nello scudo crociato. Con il consueto garbo si presentò: ”Sono Gigi Marzullo, della Rai e del ’Mattino’...”. Carniti non lo fece nemmeno finire: ”Ah - bofonchiò allargando sconsolato le braccia - un caso lampante di doppiolavorismo!”. Però Carniti non divenne mai presidente.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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[Ottaviano Del Turco] ”Allora venne attribuita ad Epifani la tentazione di un rapporto privilegiato con Craxi per poter acquisire meriti in vista della mia successione, ma considero questa illazione priva di fondamento. In compenso posso rivelare che proprio in quelle settimane Craxi e Martelli, d’accordo con Pierre Carniti e con la Uil di Benvenuto, fecero pressioni fortissime perché noi uscissimo dalla Cgil, formando con gli altri un unico sindacato non comunista. Resistemmo”.
Fonti: varie (Massimo Parrini)