frammenti, 19 maggio 2010
Tags : Corrado Carnevale
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CARNEVALE, CORRADO"
(2010)
«Nel 1990, grazie a sue amicizie che aveva in Cassazione, mio padre riuscì a fare annullare l’ordine di custodia del gip Grillo per la vicenda mafia e appalti», ricorda Ciancimino, precisando che del caso si occupò la prima sezione penale presieduta da Corrado Carnevale.
Fonte: Francesco La Licata, La Stampa 2/2/2010
(2009)
Qualche anno fa, facciamo sei, D’Avanzo insieme con l’amicone Bolzoni seminò fiumi di veleno che concentrò poi in un libro («La giustizia è Cosa nostra») contro Corrado Carnevale, il presidente di Cassazione messo sotto inchiesta, per concorso esterno in un affare di mafia, da Gian Carlo Caselli. Carnevale fu assolto con formula piena e il libro del grande scoop venne messo un po’ più in basso, negli scaffali delle bufale. Scuse a Carnevale? Macché.
Fonte: Gabriele Villa, il Giornale 16/9/2009
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Sarà pure una maledizione, ma a rovinare le feste purtroppo ci pensa sempre la mafia. O, meglio, i magistrati che si occupano di mafia. Il primo schiaffo i due eroi lo ricevettero cinque anni fa. Avevano scritto a quattro mani un libro all’arsenico contro Corrado Carnevale, il presidente di Cassazione messo sotto inchiesta, per concorso esterno, da Giancarlo Caselli. Alla fine della giostra però Carnevale fu assolto con formula piena e il libro dei due maratoneti dello scoop – ”La giustizia è Cosa nostra” – è rimasto lì, nell’albo d’oro della Mondadori, come luminoso esempio di ciarpame giornalistico.
Fonte: Giuseppe Sottile, Il Foglio 29/05/2009
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La prima Sezione penale della Cassazione presieduta da Corrado Carnevale annulla il provvedimento di carcerazione in ordine all’accusa di associazione camorristica, e nel gennaio del 92 la Corte d’Appello assolve entrambi (Iovine ”Sandokan” e Francesco Bidognetti, ndr) anche per l’imputazione residua (…)
Fonte: Giorgio Dell’Arti e Massimo Parrini, Catalogo dei Viventi 2009
(2008)
[Michele Greco] Aveva ottantaquattro anni, a Rebibbia era sepolto vivo da ventidue.
Gli ultimi ricordi felici che gli erano rimasti lo portavano a quei tre giorni che l´eccellentissimo giudice Corrado Carnevale diciassette anni prima gli aveva regalato, una scarcerazione - per lui e per un´altra quarantina di boss - per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva.
Fonte: Attilio Bolzoni, La Repubblica 14/2/2008
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[GRECO Michele] Falcone ottenne un decreto del governo che ripristinò la detenzione per Greco ed altri 40 boss, in contrasto con i ”cavilli” del giudice Carnevale. E il padrino- papa, sguardo furbesco: ”Carnevale? Siamo in quaresima, che cosa mi andate chiedendo di carnevale...”.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
(2007)
[Antonio Di Pietro] L’estraneità alla lingua delle Pandette stava per giocargli un brutto scherzo anche nel secondo tentativo di superare il concorso in magistratura. Presidente della commissione era Corrado Carnevale, giudice severo e garantista che subì poi un calvario perché sgradito alla parte forcaiola della magistratura. All’interrogazione di Diritto romano, Tonino maltrattò il latino suscitando lo sdegno del commissario che si pronunciò per la bocciatura. Carnevale, che si era commosso leggendo il curriculum del molisano - contadino, emigrante, operaio, etc. - intervenne e gli fece un po’ di domande per metterlo a suo agio.
Su alcune fece scena muta, ad altre rispose in pittoresco dipietrese. La commissione, imbarazzata, era orientata a fargli ripetere il concorso una terza volta. Ma Carnevale, dominato dal buon cuore, mise in luce le umili origini e la buona volontà del candidato. Alla fine la spuntò e Tonino indossò la toga. Cosa ci abbia fatto, è noto a tutti. Tanto che, anni dopo, Carnevale ripensando al suo ruolo in quella risicata promozione, disse: «Non lo rifarei mai più».
Fonte: Giancarlo Perna, Il Giornale 9/10/2007
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(…) il Tar del Lazio, di sentenza in sentenza, ormai fa parte della nostra vita quotidiana. Breve rassegna stampa: il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha annullato il decreto Turco-Mastella sulla cannabis; il Tar del Lazio dà ragione al Codacons (Associazione dei consumatori, inesauribile fonte di ricorsi) e vieta ai minori di 14 anni il film di Mel Gibson «Apocalypto»; il Tar del Lazio dà torto al Csm (Consiglio superiore della magistratura): Corrado Carnevale, magistrato inquisito e poi assolto, può rimettersi la toga.
Fonte: Chiara Beria d’Argentine, La Stampa 4/4/2007
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[CALABRO’ Corrado] E ci teneva a ricordare subito che lui è sì magistrato (tra gli amici più cari del famoso giudice Corrado Carnevale) (…)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
(1997)
Gli avvocati Alessandro Scarselli e Zeno Zencovich sono autori di uno studio sul tribunale civile di Roma riguardante i risarcimenti per diffamazione a mezzo stampa. Gli indennizzi, calcolati in base al numero di lettori del giornale diffamatore, oscillano per il periodo 1984-89 dalle 10 alle 30 lire a lettore per i cittadini semplici, dalle 50 alle 80 per i politici e dalle 60 alle 340 per i magistrati. (…) Il magistrato Corrado Carnevale, accusato da ”la Repubblica” di ”favoreggiamento della mafia”, ha avuto soddisfazione con 40 milioni;
Fonte: Filippo Facci, Panorama n. 20, 1997