Frammenti, 19 maggio 2010
Tags : Giuseppe Casale
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CASALE
GIUSEPPE"
«Monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito, dice che hanno una ”attenzione ossessiva” sul tema della pedofilia. Secondo lui ”si vede il pedofilo anche dove non esiste” e ”si creano fenomeni imitativi”. Questo ”martellamento” diffonderebbe il fenomeno anche tra i sacerdoti. Dice che i preti una volta conducevano una vita semplice, austera, mentre adesso sono immersi in una società che li espone a continue tentazioni». (Claudio Lazzaro, Corriere della Sera 24/04/2002)
Non mancano naturalmente i "vescovi in pensione", da Carlo Maria Martini, ormai esiliato volontario a Gerusalemme, a Giuseppe Casale, ex arcivescovo di Foggia, che descrive così il nuovo corso: «I vescovi non parlano più, aspettano l´input dai vertici… Quando fanno le nomine vescovili consultano tutti, laici, preti, monsignori, e poi fanno quello che vogliono loro, cioè chiunque salvo il nome che è stato indicato». (Curzio Maltese, la Repubblica 28/9/2007)
Il terzo emerito, nel senso di vescovo, è monsignor Giuseppe Casale, il Williamson di Puglia, un altro che fa danni ogni volta che apre bocca. Noi di Trani lo conosciamo bene: è il classico vescovo democristiano, corrente morotea, lo ascoltavi e ti veniva voglia di diventare missino, brigatista, buddista, tutto meno che democratico e cristiano. Ha convertito all’ateismo migliaia di foggiani. ”Neanche io vorrei vivere attaccato alle macchine come Eluana, anche per me chiederei di staccare la spina”. Di che macchine parla? Non sa niente (la ragazza non viveva attaccata alle macchine!) però parla.
(Camillo Langone, Il Foglio, 10/2/2009)