Frammenti, 17 maggio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CARUSO
BRUNO"
Il pittore Bruno Caruso ha riservato una piccola stanza della sua casa a Roma a una sterminata raccolta di teschi di tutti i materiali immaginabili, di tutte le epoche, di tutte le qualità. L’ingresso è custodito da uno scheletro vestito da diavolo. «Conosco qualcuno a Londra il cui salotto è popolato di animali impagliati, alcuni di notevoli dimensioni, e così ci si trova seduti accanto ad un vitello d’epoca vittoriana mentre fra due finestre sbuca una gazzella uccisa negli anni ’20; il bagno della stessa casa è decorato con con duecentoquarantatré crocifissi; la cucina è stipata di decine di strumenti agricoli».
(Alvar Gonz·lez-Palacios, "Le tre et", Longanesi 1999)
[Enzo Sellerio] si rifugiò nella fotografia, tra una Rolleiflex e una Leica. ”Fui spinto da un amico di quei tempi, il pittore Bruno Caruso.
(Alberto Sinigaglia, ”La Stampa” 24/2/2004)