FRAMMENTI, 12 maggio 2010
Tags : Matteo Boe
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE ”BOE
Matteo”
Nell’ottobre del ’92 il Viminale mise alcune taglie sulla testa dei più importanti ricercati: 1 miliardo per Totò Riina, 800 milioni per Nitto Santapaola, mezzo miliardo per Matteo Boe.
Fonte: S.V., il Tempo, 17/12/1996
Manfredi Luisa, di anni 14. Figlia maggiore di Boe Matteo, di anni 45, ex primula rossa del banditismo sardo, era nata in Francia dopo che il padre era fuggito su un gommone dal carcere dell’Asinara e prima che fosse condannato a 20 anni per il rapimento (con taglio dell’orecchio) di Farouk Kassam. In molto somigliante alla madre, Manfredi Laura, di anni 43, lavoratrice socialmente utile dalla quale aveva preso il cognome, aveva un’aria più adulta della sua età. Frequentava il primo anno di liceo scientifico ”Fermi” di Nuoro e viveva a Rizzeddu, periferia di Lula, paese noto anche per la passata e decennale impossibilità a scovare un candidato sindaco. Poco prima delle 19 di martedì, sola in casa insieme con la sorella Marianna di anni 12, si apprestava ad uscire per la lezione di danza folk che frequentava da tempo quando fu attratta sul balcone. Appena arrivò alla ringhiera fu colpita alla tempia destra da uno di nove proiettili sparati da un fucile distante meno di dieci metri. Cadde accanto alla finestra, la sorella pensò fosse scivolata. Il Boe, rinchiuso nel carcere di Spoleto, tentò invano di partecipare al funerale. La madre rifiutò il lutto cittadino decretato dal sindaco. La Manfredi fu seppellita nel tardo pomeriggio di giovedì, sotto pioggia battente.
Uscite: Il Foglio dei fogli 01/12/2003