Frammenti, 4 maggio 2010
Tags : Urbano Cairo
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE ”CAIRO
Urbano”
2010
• Per Urbano Cairo è un momento da lacrime e sangue. Dopo aver ripianato lo scorso anno le perdite con un finanziamento soci, il presidente ha di nuovo messo mano al portafogli per chiudere l’esercizio. La serie B è un incubo a tutti i livelli (sportivo, economico e d’immagine): in serie A le perdite furono «solo» di 3,89 milioni (nel 2007) e 3,84 milioni (nel 2006).
Fonte: Gianluca Oddenino, La Stampa, 28/4/2010
• Ora che Urbano Cairo, patron granata, ha svelato i suoi umori, resta da capire se il passaggio di consegne potrà verificarsi e, se sì, in quali tempi e, soprattutto, a quali condizioni. Il Toro in vendita è la fotografia di una società penalizzata da più fattori, sportivi e non. [...] Il rumore dell’uscita di Cairo è forte ma, al momento, senza conseguenze. Voci e indiscrezioni si intrecciano, però alla porta dell’editore milanese non ha bussato nessuno. Non ancora almeno. [...]. «L’aspetto patrimoniale è determinante per poter fare una valutazione del reale valore di un club di calcio. Se è vero - continua il professor Frau - che Cairo non è in possesso della sede sociale, del centro di allenamento, di quello del settore giovanile senza contare l’assenza di uno stadio di proprietà, sul mercato il club granata si presenta non proprio in maniera appetibile...» [...] Cairo ha parlato chiaro e, leggendo fra le righe, sembra aver fissato anche in 30 milioni (i soldi da lui investiti nel club) la cifra intorno alla quale poter aprire una potenziale trattativa. Alla squadra [il compito] di riportare il Toro sotto i riflettori perché, oggi, il rumore delle parole di Cairo ha l’effetto di sgonfiarsi non appena incontra il mercato.
Fonte: G.Buc., La Stampa 27/2/2010, pagina 43
• Vedi sch. 200106 sIntervista a Cairo sulla vendita del Toro
Fonte: Massimo Gramellini, La Stampa 26/2/2010, pagina 43
• IL CALCIO, LA VERA GRANA DI CAIRO (riassunto) - Gli esercizi del Torino Calcio dal 2005 al 2008 si sono chiusi con una perdita complessiva di 13 milioni di euro e per il 2009 la perdita dovrebbe essere peggiore, causa la retrocessione in Serie B, con un passivo di 15 milioni. «Di qui a giugno devo tirar fuori una dozzina di milioni di euro per i costi di gestione, a fronte di incassi molti bassi» si è lamentato il presidente Urbano Cairo, che anche per 2010 prevede un forte rosso in bilancio. Il Torino nel 2008 ha avuto ricavi per 59,2 milioni di euro. Di questi 7,6 milioni derivano dagli incassi di abbonamenti e biglietti da stadio, oltre 10 dagli sponsor e 28,6 dai diritti radiotelevisivi. Sul fronte costi, solo i salari e i premi ai giocatori della prima squadra superano i trenta milioni di euro. Da quando Cairo ha assunto la presidenza del Torino, nel 2005, l’indebitamento della società è passato da 8,9 a 52 milioni nel 2008. Il gruppo Cairo Communication, da cui il presidente granata prende i fondi per i suoi investimenti calcistici, fattura 255 milioni di euro, con 12 milioni di utili (dati 2008).
Fonte: da Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 08/01/2010
• «Una società che riparte da zero - disse Cairo agli albori del suo arrivo -, ha bisogno di investimenti importanti. Non me la sento di chiedere ai tifosi di rimetterci dei soldi ogni anno. All’inizio preferisco che mi sostengano con gli abbonamenti allo stadio. Poi ne riparleremo con piacere».
Fonte: Gianluca Oddenino, La Stampa 23/12/2010
2009
• «Prendere il Toro a zero lire. Quella squadra, non fosse fallita, aveva giocatori di livello: Quagliarella, Acquafresca, Balzaretti, i primi nomi che mi vengono in mente. Ecco, oggi saremmo l’Udinese. E invece...». (L’errore di Urbano Cairo secondo il critico tv Aldo Grasso, tifoso granata)
Fonte: Stefano Lanzo, ”Tuttosport” 20/7/2009;
• «E poi Urbano Cairo. Sembra Napoleone. Sta sempre sul Waterloo. Una sfortuna nera con i presidenti. E’ mancato solo Al Capone. Cairo almeno ci ha salvato dalla bancarotta»
Piero Chiambretti parlando del suo Bologna
Fonte: Giancarlo Dotto, La Stampa 08/06/2009
• Diva e donna dell’editore Urbano Cairo perde un altro 6%
Fonte: Marco Capisani, Italia Oggi 20/5/2009
• Scaramanzie. Il numero uno granata in fatto di scaramanzia è Urbano Cairo. Il presidente ha modificato il rituale della visita alla squadra del giovedì, che durava da tre stagioni, da quando ha capito che l’incontro con Camolese al mercoledì era meglio. In più ora è costretto a fermarsi anche a dormire il sabato sera a Leinì ripetendo le stesse chiacchierate con il ds Foschi. Dolci obblighi per un patron che custodisce nell’armadio il gessato portafortuna (con annessa cravatta).
Fonte: ?? ?, La Stampa 9/5/2009
• Vedi Sch. 170569, 170321 su Mr. X Raffaele Ciuccariello che vuole acquuistare il Toro di Cairo
2008
• Chiudono la graduatoria dei primi sette il polo editoriale di Urbano Cairo e quello di Andrea Riffeser Monti. Cairo ha conti molto sbilanciati sul fronte pubblicitario: in particolare, il fatturato che gli deriva dalla tv (ovvero quasi esclusivamente la raccolta di La7) è di circa 91 milioni su 191 milioni di ricavi. Fondamentale, quindi, il rinnovo della concessione per la raccolta di La7, in scadenza il prossimo dicembre, al quale in queste ore si sta lavorando con i vertici di Telecom Italia Media. Indiscrezioni darebbero Cairo interessato, eventualmente, anche a qualche testata Rcs, nel caso in cui l’a.d. di via Rizzoli, Antonello Perricone, decidesse di alleggerire il gruppo di qualche settimanale o mensile con i conti in rosso.
Fonte: Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 18/11/2008
• Il presidente del Torino, Urbano Cairo, qualche grattacapo in più ce l’ha. Il titolo della sua Cairo Communication ha perso il «solito» 50 per cento nell’ultimo anno, ma in questo caso si sono ristretti anche gli utili, scesi a 4,6 milioni dai 7,2 dello scorso anno. Il caso più clamoroso è però quello di Roma.
Fonte: Gianluca Paolucci, La Stampa 8/10/2008, pagina 8
• «Siamo degli imprenditori ma non riusciamo a chiudere i bilanci in attivo. In alcuni casi ci rimetti pure e allora capisco chi si domanda se ha un senso continuare. Dobbiamo fronteggiare l’aggravio dei costi. Negli ultimi anni abbiamo pagato di tasca nostra per mettere a posto gli stadi e oltre a questo c’è il problema degli stipendi dei giocatori. Io li rispetto ma sono una categoria troppo tutelata. Se non hanno spazio in una squadra rifiutano le offerte e devi pagarli ugualmente, se fanno bene ti vengono subito a chiedere un ritocco d’ingaggio. Però nessuno ti rende un euro se accade il contrario». (Urbano Cairo, patron del Torino)
Fonte: Laura Bandinelli, "La Stampa" 5/9/2008;
• Il braccio destro di Bernabè ha detto che il palinsesto andrà modificato in senso nazional-popolare e che i contratti per la raccolta pubblicitaria con Urbano Cairo saranno ridiscussi: ”Se ha soldi da buttare nel Torino calcio, allora guadagna troppo”
Fonte: Vittorio Malagutti, ”L’espresso” 19/6/2008
• «Io volevo comprare Bianchi per fare un regalo alla curva, perché i tifosi me l’hanno chiesto a gran voce. Siamo terz’ultimi, la classifica è ingiusta ma ho capito che qualcosa andava fatto. [...] Voglio dire che vive sulla rendita dello scorso ottimo campionato. Prendere un giocatore a gennaio è sempre un rischio». (Il mancato arrivo al Torino dell’ex bomber della Reggina secondo il presidente Urbano Cairo)
Fonte: "La Stampa" 24/1/2008;
2007
• Matrimonio: Matrimonio della parlamentare padana Carolina Lussana da Bergamo con il deputato Udc Giuseppe Galati. Tra gli invitati il presidente del Torino Urbano Cairo.
Fonte: Marco Cremonesi, Corriere della Sera 24/9/2007
• «Dopo quella promozione centrata al primo colpo viaggiavamo tutti 3 metri sopra terra, ci sembrava di aver capito tutto del calcio. Invece no, questa non è una scienza esatta». (La stagione del Torino secondo Urbano Cairo)
Fonte: Roberto Condio, ”La Stampa” 7/6/2007;
• Vedi Sch. N. 132733 Lettera a Gramellini
Fonte: Urbano Cairo La Stampa 7/3/2007
2006
• «Sono convinto che nel calcio esistano le bandiere come Del Piero, e quelle sono intoccabili, tutti gli altri sono cedibili» (Urbano Cairo).
Fonte: Lorenzo Astori, ”La Gazzetta dello Sport” 6/8/2006;
• PADOVANO Michele. [...] era entrato come direttore sportivo nel Torino rilevato dall’imprenditore ciociaro Luca Giovannone, che ha dovuto cederlo all’editore Urbano Cairo per la sollevazione dei tifosi [...]»
Fonte: Edoardo Girola, ”Corriere della Sera” 11/5/2006
• «Bisogna creare giocatori, investire nel vivaio e scovare talenti. In Africa, per esempio. Il football di oggi è tecnica più forza e i calciatori africani assommano queste caratteristiche» (Urbano Cairo).
Fonte: Sebastiano Vernazza, ”La Gazzetta dello Sport” 8/3/2006;
• Giusto un anno fa a un pranzo a Milano il petroliere Gian Marco Moratti, figlio maggiore del presidente della grande Inter, Angelo e suo braccio destro in quella felice avventura, paternamente consigliava il più giovane imprenditore, Urbano Cairo, già a quell’epoca tentato da alcune offerte, di tenersi lontano dal «complesso» mondo del calcio. Passione, visibilità. Cairo, come del resto il minore dei maschi Moratti, Massimo, non ha dato retta al vicepresidente di Confindustria. Ripensavo a quella conversazione guardando in televisione le immagini di Urbano Cairo che saluta la folla di tifosi del Toro dal balcone del municipio di Torino. Auguri a lui e a una squadra che merita (lo dico da juventina) un futuro grande tanto quanto il suo passato. Il Torino acquista un presidente che non molla mai l’osso. Per un caso, vent’anni fa, ho conosciuto il futuro editore e patron granata. Andò così: nella ricca Milano, inizio anni Ottanta, mi chiesero di scrivere un’inchiesta sugli yuppie nostrani. Non ricordo chi, tra altri nomi, mi segnalò un bocconiano di bella speranza che faceva da assistente-segretario all’imprenditore più innovativo del momento, Silvio Berlusconi. In città si diceva che Urbano Cairo era tra i pochissimi a condividere la vita quotidiana del suo capo, nella palazzina di via Rovani, dove allora abitava anche la futura moglie e first lady, Veronica Lario. Un rapporto di fiducia totale che Cairo non ha mai tradito. Entusiasta mi raccontò come era arrivato a Berlusconi sfiancandolo di telefonate e la fortuna di lavorare accanto a un simile personaggio. Anche sotto la doccia mi confessò (anni dopo però l’ha negato) ripensava agli insegnamenti del suo maestro. Una spugna. Travolta da cotanta ammirazione ammetto che giudicai il giovane Cairo un aspirante clone, un tantino ridicolo. Poi, entrò nell’agguerritissimo team di Marcello Dell’Utri, Publitalia. Giocò bene per alcune stagioni fino a entrare in conflitto con il suo coach. Tangentopoli, brutta stagione per il nostro mediano. Da quei giorni un’incredibile rimonta: concessionaria di pubblicità, editoria, quotazione in Borsa. Successo&soldi. Morale: avevo sottovalutato Cairo. Sulle orme di Berlusconi adesso è sceso in campo. Di calcio, per ora. Chissà mai cosa gli avrà consigliato il suo campione del cuore, Berlusconi. Doccia. Chiara Beria d’Argentine
Fonte: La Stampa 08/09/2005, pag.25 Chiara Beria d’Argentine
• Urbano Cairo, alessandrino, figlio di tifosi granata, già assistente di Berlusconi, ora editore in proprio. Cairo che compra il Toro è come Briatore che traduce l’ Iliade, la Estrada che recita Shakespeare, Jovanotti che canta la Traviata: un uomo nuovo che scala una leggenda secolare al passo svelto e lieve dei nostri tempi [...] se entro la mezzanotte di martedì non verserà almeno 5 milioni di euro, il Toro andrà a Cairo; altrimenti non potrà più sfuggirgli.
Fonte: Corriere della Sera 28/08/2005, pag.6 Aldo Cazzullo
• «Quelli del Toro devono smetterla di buttarsi giù. Negli ultimi trent’anni abbiamo vinto appena uno scudetto in meno dell’Inter...» (Urbano Cairo).
Fonte: Massimo Gramellini, ”La Stampa” 19/8/2005;
• L’editore Urbano Cairo, in procinto di acquistare il nuovo Torino, dice che punterà sulla «razza torinese»: « speciale, grazie agli incroci avvenuti negli ultimi decenni con gli immigrati dal Sud. Una razza nuova, forte. Quanta gente c’è a Torino e dintorni? Due milioni? Togliamo gli anziani, gli adulti, le ragazze e chi non è portato per il calcio. Restano almeno ventimila giovani su cui lavorare ogni anno. Vuole che uno ogni diecimila non diventi un giocatore da Toro?».
Fonte: Massimo Gramellini, ”La Stampa” 19/8/2005;
• «Quando ho sfondato nel mercato dei settimanali popolari con Dipiù, sui giornali mi dedicarono un trafiletto. Mentre è bastato che decidessi di comprare il Torino ed ecco un’intervista di 300 righe» (Urbano Cairo).
Fonte: Massimo Gramellini, ”La Stampa” 19/8/2005;