Frammenti, 4 maggio 2010
Tags : Alberto Cairo
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE ”CAIRO
Alberto”
2010
• Kabul, Alberto Cairo della Croce Rossa internazionale, per carattere, convinzione e mandato «aziendale» si è sempre tenuto alla larga dalla politica.
Fonte: Andrea Nicastro, Corriere della Sera 14/04/2010
• Storici sono i suoi tentativi [di Emergency] di demolire il lavoro di un altro umanitarista non antiamericano come Alberto Cairo, che lavora per la Croce rossa internazionale e che è noto come ”l’angelo di Kabul” per aver fatto tornare a camminare migliaia di afghani.
Fonte: Giulio Meotti, Il Foglio 13/04/2010
2008
• Vedi Scheda 156662 Intervista a Alberto Cairo su Kabul
Fonte: Ettore Mo, Corriere della Sera 26/5/2008, pagina 5
2007
• Il chirurgo Luigi Strada, 59 anni, di Sesto San Giovanni, ex dirigente del servizio d’ordine del movimento studentesco di Milano, fondatore di Emergency, e il fisioterapista cinquantaduenne Alberto Cairo, piemontese di Ceva (Cuneo), ex avvocato, da 16 anni responsabile dei centri ortopedici del Comitato internazionale della Croce rossa in Afghanistan, sono personaggi antitetici. Che hanno in comune l’identica avversione per la guerra e uno smisurato entusiasmo per l’impegno umanitario. I due non si amano, ma si rispettano. «Con lui ho diversità di opinioni su molte questioni» dice Strada. «Però Alberto è una persona competente e appassionata al proprio lavoro: un valore che va apprezzato». A Kabul tutti conoscono il dottor Gino. E tutti i mutilati sanno dove cercare una protesi gratuita. «Qualche anno fa» racconta Cairo «mi sono visto recapitare la lettera di un bambino italiano. Sulla busta c’era scritto soltanto: Alberto, Afghanistan». Quando lo conobbi, a Kabul comandavano i talebani. Il vecchio Intercontinental era chiuso e Alberto mi ospitò nella sua casa, poco distante dal Centro ortopedico. [...] Alle 4 del mattino era già in piedi a leggere i referti degli amputati, a calcolare il numero delle protesi, a valutare i progetti di microcredito escogitati per restituire ai pazienti la dignità di esseri umani. La sera Fatah-Jan, il cuoco, si dannava per convincere «il dottore» a mandar giù un po’ di minestra. [...] «Ogni giorno visitiamo 500 disabili» racconta Cairo. «Le mine antiuomo continuano a colpire. Ma curiamo anche i paraplegici, per i quali abbiamo un programma di assistenza a domicilio».
Fonte: Panorama 26/04/2007, pag.73 Giovanni Porzio
•Alberto Cairo cura gli afghani e poi ce li raccomanda per un lavoro. [...] Alberto Cairo, il buon medico di Kabul. Li dimette, e cerca di fargli guadagnare qualcosa.
Fonte: Il Foglio 24/03/2007, pag.3 Toni Capuozzo
2005
• Vedi Sch. N. 113712
Fonte: La Repubblica 06/12/2005, pag.16 Alberto Cairo
• Vedi Sch. N. 105697 e 105 486 e 20887
Fonte: La Repubblica 31/05/2005, 02/12/2001 Alberto Cairo