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 2010  maggio 03 Lunedì calendario

GRECIA, VIA AGLI AIUTI DA UE E FMI PIANO DA 110 MILIARDI IN 3 ANNI - BRUXELLES - I

ministri economici della zona euro, nel corso di una riunione straordinaria, hanno lanciato ieri il super prestito alla Grecia. Insieme con il Fmi verseranno ad Atene fino a 110 miliardi di euro in tre anni ad un interesse del 5%: la più importante operazione di salvataggio di un Paese dalla bancarotta e la prima in aiuto di un membro dell´Unione monetaria europea.
«Questa decisione era necessaria per garantire la stabilità della zona euro», ha spiegato il presidente della Banca centrale europea, Jeanc-Claude Trichet, che ha definito «credibile» piano di risanamento greco concordato con la Commissione, la Bce e il Fondo monetario internazionale. Ma che ha anche preso nota dell´impegno di Atene a varare «misure addizionali» qualora si rendessero necessarie per raggiungere gli obiettivi del piano.
Questa dichiarazione, che pone il salvataggio della Grecia come condizione essenziale per evitare il contagio e garantire la stabilità dell´euro, ha consentito ad Angela Merkel di superare le ultime perplessità e di dare il via libera agli aiuti. Oggi il governo di Berlino approverà la propria parte del prestito bilaterale, che ammonta per il 2010 a 8,5 miliardi di euro (5,5 per l´Italia).
Venerdì prossimo i capi di governo della zona euro si ritroveranno a Bruxelles per confermare la decisione, che comunque, come ha spiegato ieri il presidente dell´eurogruppo, Jean-Claude Juncker, «è stata presa ed è irrevocabile». Sarà anche una occasione per cominciare a riflettere su una riforma dei meccanismi di governance della zona euro che si sono rivelati al contempo non abbastanza severi e non abbastanza efficienti. La Merkel, in una intervista pubblicata ieri dal settimanale Bild am Sonntag, ha confermato che intende chiedere un inasprimento delle sanzioni per chi viola la disciplina di bilancio. Ma la cancelliera tedesca è a sua volta al centro di forti critiche per le sue esitazioni nel venire in aiuto alla Grecia.
Il prestito alla Grecia sarà per un ammontare massimo di 110 miliardi su tre anni, di cui dieci miliardi andranno ad un fondo per il consolidamento del sistema bancario ellenico. I paesi della zona euro forniranno circa 80 miliardi di euro. Il Fondo monetario internazionale contribuirà con una trentina di miliardi. La decisione, annunciata ieri dal presidente del Fmi, Domininque Strauss- Kahn, sarà approvata dal board entro la settimana. Per l´anno in corso, saranno resi disponibili 45 miliardi. Il meccanismo dei prestiti, che verranno concessi su base bilaterale ma saranno gestiti a livello centrale dalla Commissione europea, sarà sottoposto e condizionato ad una verifica trimestrale.
I primi finanziamenti arriveranno ad Atene «prima della scadenza del 19 maggio», ha confermato Juncker, data entro la quale il governo greco dovrebbe rimborsare circa nove miliardi di titoli di stato. L´asta dei nuovi bond sarà verosimilmente annullata. I centodieci miliardi di euro, ha spiegato il ministro greco delle finanze George Papaconstantinou, coprono gran parte delle necessità di finanziamento del governo ellenico per i prossimi tre anni. I governi della zona euro, comunque, si sono impegnati a far pressione sulle banche dei propri Paesi perché partecipino «su base volontaria» al finanziamento del debito greco. Il commissario europeo agli affari monetari, Olli Rehn, ha confermato che sul prestito «la Grecia pagherà interessi superiori a quelli di mercato e quindi non ci saranno perdite per i contribuenti».