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 2010  maggio 03 Lunedì calendario

DA LONDRA A MANHATTAN, JIHAD «FAI-DA-TE»

Trentanove pagine nel file «Eminem2» e trovate dalla polizia pachistana in un computer sequestrato nel 2004. Trentanove pagine con le istruzioni per il «Gas Limos Project», un piano per trasformare delle vetture in bombe con l’uso di propano e benzina. A prepararlo Issa Al Britani, un qaedista indiano che voleva colpire Londra e New York. Il «Limos Project» è stato poi ripreso da terroristi amatoriali che hanno tentato di portare distruzione nelle città occidentali. Un percorso parallelo. Militanti fai-da-te – solo ispirati da vere organizzazioni – che si affidano a metodi empirici. Segno di determinazione ma anche di debolezza «militare». Nell’estate del 2007, la gang dei dottori – estremisti iracheni trapianti in Gran Bretagna – ha organizzato un doppio attacco a Londra e all’aeroporto di Glasgow. Azioni dove sono state usate vetture molto simili a quella neutralizzata a Times Square: le hanno riempite di bombole di gas e hanno provato a farle esplodere. Operazioni fallite per imperizia. E a Glasgow a perdere la vita è stato uno degli attentatori che ha lanciato la sua jeep contro le vetrate della sala partenze. Le autobomba sono una delle armi preferite dai terroristi qaedisti o europei, bande criminali’ come in Colombia – e anche da 007. Ad aprire la strada – sostiene lo scrittore Mike Davis’ è l’anarchico italiano Mario Buda, detto Nasone, originario di Savignano (Forlì) ed emigrato negli Usa. Alle 12 del 16 settembre 1920 riempie di esplosivo un carretto trainato da un cavallo e lo fa saltare a Wall Street. Quaranta morti in risposta all’arresto dei famosi Sacco e Vanzetti. Da allora tante fazioni hanno adottato le vetture-bomba perché offrono molti vantaggi: mobilità, mimetizzazione (si confondono con le altre), potenza. Il terrorista la parcheggia e se ne va. Nel tempo sono diventate firme e simboli di conflitti. Nell’Ulster con gli irredentisti dell’Ira nordirlandese e in Spagna con i baschi dell’Eta. In Libano i gruppi radicali le hanno trasformate in «bombardieri» a quattro ruote. Nel mezzo’ 1995 – la strage di Oklahoma City dell’ americanissimo McVeigh, razzista e anti-Stato, con un camioncino pieno di fertilizzante. Quindi è venuta la stagione irachena. Per costruirle bastano una somma modesta’ 400 euro’ un’officina e un artificiere. Azioni documentate sui siti jihadisti che mostrano i video di preparazione. Chi ha agito a Times Square non aveva tutta questa abilità ma come Faruk, il nigeriano delle mutande-bomba, ha riportato la paura dentro i confini americani.
Guido Olimpio