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 2010  maggio 01 Sabato calendario

LA MOSSA PER FAR SCENDERE IN CAMPO ANCHE LE BANCHE

Si annunciano molta urgenza ma anche una certa dose di populismo nella risposta che la Germania darà alla crisi greca nei prossimi giorni. A Berlino si sta cercando di fare intervenire soggetti economici privati – banche, assicurazioni, un’impresa industriale – nel pacchetto di salvataggio della Grecia. Il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha chiamato a raccolta i privati perché diano il loro contributo, in modo da rendere politicamente più accettabili gli aiuti ad Atene osteggiati dall’opinione pubblica: la risposta sembra essere stata positiva e il numero uno della Deutsche Bank, Josef Ackermann, ieri stava cercando di mettere insieme un gruppo di imprese capaci di sottoscrivere una certa quantità di titoli obbligazionari greci. Il senso politico della mossa deriva dalla richiesta fatta in tal senso dall’opposizione socialdemocratica, la quale vuole vedere il sistema bancario, nei mesi scorsi aiutato massicciamente a superare la crisi finanziaria, contribuire a un salvataggio che interessa anch’esso, dal momento che le banche tedesche hanno in portafoglio molti titoli greci e un’eventuale insolvibilità di Atene le colpirebbe nei bilanci. Lo stesso governo’ che sul salvataggio greco è stato tentennante – non vuole dare l’impressione di usare solo il denaro pubblico per affrontare la crisi. Al momento, pare che il consorzio dei privati coordinato da Ackermann abbia promesso tra l’uno e i due miliardi. Non tutti i banchieri, però, sono entusiasti all’idea di partecipare, volontariamente ma sotto la pressione del ministero delle Finanze. «Le banche non possono e non devono pagare il conto», ha per esempio detto all’agenzia d’informazioni Reuters l’amministratore delegato della HypoVereinsbank, Theodor Weimer. Altri sostengono che è assurdo chiedere alle banche di prendere un rischio così alto quando si è criticata per mesi la loro scarsa responsabilità nel valutare i rischi in passato. Fatto sta che tutti partiti tedeschi sono favorevoli a questa soluzione «di sistema»: renderà più facile scrivere, durante il weekend, la legge che autorizza l’aiuto alla Grecia e discuterla la settimana prossima al Bundestag e al Bundesrat. In parallelo, il ministro Schäuble sta cercando un modo per non caricare sul debito pubblico i miliardi da offrire ad Atene, probabilmente nella forma di garanzia statale a un’entità bancaria pubblica che li erogherebbe.
Danilo Taino