varie, 3 maggio 2010
FAI-DA-TE ONLINE, PER VOCE ARANCIO
Su Internet spopolano i siti che offrono guide per il fai-da-te in tutti i campi: dall’elettronica allo sport e fitness, dalla falegnameria al bricolage al giardinaggio, dall’alimentazione alla cura delle automobili, fino ai matrimoni, alle feste, agli abiti, ai viaggi.
Tra gli italiani che amano il fai-da-te: Enrico Brignano (si è costruito da solo alcuni armadi e pure il letto); Emilio Sofrizzi («nella vecchia casa ho costruito con le mie mani la pergola di legno in giardino»); Neri Marcoré («sono un mago dei lavandini intasati»).
Uno dei più famosi siti di fai-da-te (o ”do it yourself”) è l’americano wikiHow che ogni mese ha oltre 20 milioni di visitatori, in continua crescita.
Un cellulare incidentalmente bagnato può essere salvato depositandolo, per alcuni giorni, in un contenitore ricolmo di chicchi di riso che ne assorbirà l’umidità (per saperne di più www.wikihow.com).
La filosofia di wikiHow è simile a quella di Wikipedia. Come nella celebre enciclopedia on line, infatti, gli autori non solo possono postare una loro guida ma sono chiamati anche a modificare, correggere aggiornare e migliorare le voci degli altri. Il risultato sono circa 75 mila guide che trattano le attività più diverse: decorare i muri con linee verticali, conquistare la ragazza che ti piace, trasferire e comprimere sulla propria chiavetta Usb un film in dvd, realizzare un fiocco di neve di carta in tre dimensioni, controllare la pressione dei pneumatici con una moneta, praticare esercizio fisico stando seduti davanti a un pc, eccetera. Non mancano le facezie: la guida al ”french kiss” è la voce più visitata con un milione di clic. Altrettanto gettonato: come invecchiare senza sentirsi vecchi. Per ogni guida di wikiHow si possono trovare sia articoli scritti (simili a ricette culinarie) sia video (si caricano prima su piattaforme come YouTube e poi si importano copiaincollando il codice del filmato). Il tutto con uno staff di soli sei redattori che hanno il compito di editare e monitorare i contenuti postati dagli utenti.
A mettere in piedi wikiHow, che si finanzia con la pubblicità, è stato l’imprenditore Jack Herrick: «Mentre è agevole vendere pubblicità sulla pagina ”come ottenere un’ipoteca online”, nessun inserzionista è interessato a comparire a fianco della voce che spiega come far vivere i pesci rossi per decenni. Stiamo cercando di finanziare le voci più difficili vendendo più pubblicità per quelle di largo impatto, e poi anche eliminando alcune voci».
WikiHow esordì con un articolo su come manovrare un ascensore che si guasta: ma dopo poco, viste le insufficienti valutazioni del gradimento da parte degli utenti, questa voce è sparita.
Il leader indiscusso nel settore del fai-da-te – con un milione di guide e circa 50 milioni di utenti unici ogni mese - è l’americano eHow, che ha un approccio diverso rispetto a wikiHow. Infatti, nonostante i contenuti (anche qui scritti o multimediali) vengano prodotti dagli utenti, non c’è la possibilità di modificare quelli di altri internauti. In compenso eHow (che pure ha un modello di business solo pubblicitario) paga gli utenti che gli forniscono le guide. Uno staff valuta il materiale che arriva in redazione e, in base agli accessi che genera la guida e alla sua qualità, vengono offerte delle ricompense: secondo un’inchiesta di ”Usa Today” gli utenti di eHow possono guadagnare fino a 2 mila dollari per ogni contenuto.
Altre guide online popolari. Hoowcast.com: una sorta di YouTube del fai-da-te. Per ogni video c’è la possibilità di scegliere il fotogramma di un’istruzione particolare, saltando per esempio quello che già si conoscono. Howstuffworks.com: acquistato nel 2007 dalla Discovery Communications per 250 milioni di dollari, copre tutto lo scibile: dalla storia fino alle arti e al giardinaggio. possibile caricare video. Makezine.com: uno dei blog culto del fai-da-te. Ogni giorno vengono caricati video e articoli su questioni come: preservare lo schermo del telefonino, aumentare la potenza del proprio pc, ecc. Ha anche una versione cartacea. Howtodothings.com: grafica essenziale, anche in questo caso è possibile caricare video. Tradotto in diverse lingue (italiano compreso) il suo modello di business è la pubblicità; Instructables.com: sviluppato da alcuni ricercatori usciti fuori dal Mit di Boston, ha una versione a pagamento (40 dollari per due anni) per poter scaricare materiali di approfondimento relativi alle guide. Answers.yahoo.com: la comunità mondiale di utenti che consulta le risposte presenti sul servizio del portale americano - tradotto in 12 lingue - sono 181 milioni in tutto il mondo.
In Italia uno dei siti fai-da-te più popolare è Saperlo.it, che appartiene alla holding milanese Banzai e offre fino a 5 euro (lordi) per le guide di maggiore qualità. Il sito, diviso in varie sezioni (dalla A di Affari e finanza fino alla V di Viaggi, passando per Bellezza, Computer, Mangiare e bere, Salute eccetera) ci tira fuori d’impaccio nelle situazioni più varie. Qualche esempio: Come alleviare il prurito al cuoio capelluto con le uova; come trasformare un vecchio disco in vinile in un portafoto; come applicare il profumo per farlo durare più a lungo; come liberare lo scarico intasato; come sostituire il sedile di un’automobile; come sapere se sei protestato; come confrontare le offerte di più intermediari prima di comprare casa, eccetera.
Ultima moda importata in Italia da Germania e Olanda, l’edilizia fai da te. «Per superare l’enorme problema del caro-case, gli interessati si riuniscono in cooperative e collaborano personalmente alla realizzazione dell’opera, la qualcosa abbatte sensibilmente i costi, anche di oltre il 50%. Qualche esperienza parla di 80-90 mila euro per una casa di 90mq più posto macchina in villette a schiera. Un costo sensibilmente inferiore al valore dalla casa, pertanto, interamente mutuabile. L’opera viene realizzata con il lavoro esclusivo dei futuri residenti, attuali soci della cooperativa, che si impegnano (con la collaborazione di tutti i componenti della propria famiglia) a fornire un certo numero di ore di lavoro durante i giorni festivi, il sabato, la domenica, i periodi di ferie» (www.faidate360.com/fai-da-te/edilizia.html).
Barcheautocostruite (http://barcheautocostruite.blogattivo.com), il blog di un quarantenne siciliano che si è costruito da solo due imbarcazioni e che spiega a chiunque sia dotato di una buona dose di manualità e pazienza come farsi la barca con le proprie mani risparmiamo un sacco di soldi. Unico problema, i tempi di realizzazione: per un principiante si parla di non meno di mille ore di lavoro (anche impegnandosi quotidianamente per quattro ore, la barca non sarà pronta prima di 240 giorni). 


Moltissimi i siti che, in tempi di crisi, insegnano a fare in casa, con ingredienti naturali economici e spesso già disponibili in frigo o in dispensa, i prodotti di bellezza. Ad esempio, su Alfemminile.com, ricette per fare lo struccante con l’olio di ricino e l’antiocchiaie col tè. Su Guadagnorisparmiando.com ricette per l’antirughe alla mela, lo scrub per il viso al miele, il bagno energizzante all’arancio e limone. Su Pourfemme.it l’impacco allo yogurt per capelli fragili, quello ai fiocchi d’avena per capelli sfibrati, l’idratante per il corpo a base di burro di karitè, eccetera.
L’ultima passione delle americane è quella di farsi gli abiti con le loro mani (solo nel 2009, negli Usa, sono state vendute 35 milioni di macchine da cucire). Moltissimi i siti dove ricercare cartamodelli e nuove idee per reinventare il proprio guardaroba, ad esempio su www.threadbanger.com si possono seguire le istruzioni su come clonare gli abiti delle attrici spendendo poco. Consigli utili (come si attacca un bottone, come si fa l’orlo a un pantalone, come si prendono le misure per creare un abito, come si stira una camicia da uomo) anche nei video del sito italiano Taglioecucito-online.com.
In Italia, dal febbraio 2009, per le appassionate di ferri e uncinetto c’è Ilfilo.noiblogger.com.
Tra le star appassionate di lavoro a maglia Cameron Diaz, Julia Roberts, Monica Lewinsky. Per Daryl Hannah «il lavoro a maglia è come il lettino dello psicoanalista: è rilassante e fa riflettere». Secondo Winona Ryder esiste una vera «filosofia del dritto e del rovescio», mentre per Hilary Swank «sferruzzare ha un effetto relax tale da poter rimpiazzare lo yoga».
Russell Crowe, che per combattere la sua proverbiale irascibilità s’è dato al lavoro a maglia, sul set non si separa mai dalla borsa coi ferri e i gomitoli di lana.