p.me., Corriere della Sera, 3/5/2010, 3 maggio 2010
La prima volta che Hitchcock è apparso in un suo film è stato ne Il pensionante - Una storia della nebbia di Londra, del 1926
La prima volta che Hitchcock è apparso in un suo film è stato ne Il pensionante - Una storia della nebbia di Londra, del 1926. Ha raccontato il regista a Truffaut (nel libro Il cinema secondo Hitchcock, rieditato in italiano dal Saggiatore): «Ero seduto dietro una scrivania, nella redazione di un giornale. Non era né un gag né una superstizione, era strettamente funzionale, perché bisognava riempire lo schermo. Più tardi è diventata una superstizione e poi un gag. Comunque oggi (nel 1965, ndr) è un gag abbastanza ingombrante e per permettere alla gente di vedere il film con tranquillità, mi preoccupo di farmi notare nei primi cinque minuti». Dai tempi del Pensionante, Hitchcock è apparso 36 volte nei suoi film, come fotografo incapace ( Giovane e innocente), cowboy coi baffi ( Sabotatori), giocatore di bridge ( L’ombra del dubbio), nella foto ricordo dei compagni di scuola ( Il delitto perfetto), finto invalido ( Topaz), impacciato proprietario di un violoncello ( L’altro uomo. Delitto per delitto), «aggiustatore di orologi a pendolo ( La finestra sul cortile), lettore di giornale per strada ( Il prigioniero di Amsterdam) oppure mentre tenta di salire su un bus ( Intrigo internazionale) o tenta di far sparire una macchia dai pantaloni ( Il sipario strappato). L’apparizione più curiosa? Ne I prigionieri dell’oceano, ambientato su una barca in mezzo al mare: non potendo apparire davvero, lo si vede come testimonial di un prodotto dimagrante sulle pagine pubblicitarie di una rivista abbandonata sulla scialuppa di salvataggio. (p.me.)