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 2010  aprile 29 Giovedì calendario

I FUNERALI AGLI ANIMALI LI FA IL BABY-BECCHINO

La mattina va a scuola, il pomeriggio dopo i compiti, lavora. Normale - direte - per tanti studenti che arrotondano la paghetta di papà con lavoretti di ogni genere. Meno "normale" se il protagonista della storia ha 15 anni, frequenta l’istituto alberghiero e ha un’attività imprenditoriale di pompe funebri specializzato in animali di piccola taglia.
Già. Il giovanissimo studente organizza funerali per canarini, tartarughe, criceti, pesci rossi, insomma tutti quei piccoli animaletti che altrimenti non avrebbero degna sepoltura. Un gioco, all’inizio, quello di Nicolo Verga che dopo sei anni di attività è diventato un lavoro vero e proprio e prospettiva certa per il futuro. Proprio due giorni fa ha festeggiato il centesimo funerale dell’anno dopo una settimana convulsa in cui ne ha organizzati ben 35.
Come gli è venuta l’idea? "A dire il vero avevo solo 9 anni", racconta Nicolò, "e nella frazione dove abito (Ceresolo di Limbiate) avevo notato tante famiglie che avevano piccoli animali domestici. Così ho pensato che quando muoiono devono essere sepolti e ho iniziato a proporre il servizio dotando il cliente di una piccola cassettina di legno, poi seppellendola nel mio giardino con tanto di croce, oppure, quando preferiscono, a casa loro».
Poco a poco l’attività si è ampliata e Nicolo che ha un amico "becchino" in città, ha inventato anche la stanza del commiato dove si possono organizzare rosari serali e veglie funebri, al primo piano della villetta dove abita con i genitori. "Certo all’inizio mio padre, che fa il bancario, e mia madre, che lavora nella segreteria di una scuola, non hanno accettato questa mia scelta, ma poi si sono piegati ai miei voleri e ormai sono anche contenti".
Uno spinto certamente imprenditoriale quello del quindicenne, svolto nella totale adesione allo spirito del brianzolo lavoratore indefesso. Insieme al suo amioc-collaboratore Nicholas Ricci, 14 anni, il baby imprenditore raggiunge le case dei clienti rigorosamente in bicletta, ritira il feretro ponendolo nella cassetta e organizza il rito funebre. Senza prete, ovvio, ma comunque decoroso. "Il pomeirggio mentre studio ricevo le telefonate dei clienti, poi cerco di ottimizzare i tempi perchè devo comunque diplomarmi".
La società del giovane che si chiama Pfa, ovevro Pompe funebri animali, lo scorso anno ha guadagnato circa 300 euro, ma quest’anno andrà meglio. Il costo di un funerale? Il costo di un funerale? Dai 12 euro in su, a seconda se si vogliano fiori o altri orpelli. «Sia ben chiaro, i soldi li metto da parte e li uso per comprare le cassette e pagare il mio collaboratore». Un’ultima chicca. Come tutte le case funerarie anche la sua ha un motto e una divisa (camicia bianca, cravattta e pantaloni neri, ovvio): serietà, decoro, rispetto. Cosa vuol fare da grande? "Mi piacerebbe lavorare nella Marina Mercantile come commissario di bordo", conclude, " ma non è ecsluso che apra una vera casa funeraria...
anche se per una per cani e gatti ci vogliono 100 mila euro per le autorizzazioni".